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31 Ottobre 2024 - 15:29
Da sinistra Valentino Fresia, Antonio Rondinelli e Massimo Corbisieri
Immaginate un mondo in cui non avete più bisogno di viti, bulloni, avvitatori o chiavi inglesi. Un mondo dove ogni operazione di fissaggio si riduce a un semplice click. Sembra fantascienza, ma questa rivoluzione è già “quasi” realtà grazie al genio e all'inventiva di Antonio Rondinelli, settantenne imprenditore di Volpiano. La sua storia è l’emblema di quel “genio italiano” che da sempre ci contraddistingue, capace di trasformare un’idea semplice in un'invenzione che può rivoluzionare interi settori.
Come tutte le grandi intuizioni, l’idea di Rondinelli è nata in un momento di relax, mentre guardava una corsa di Formula Uno in televisione. Chiunque abbia mai assistito a un pit stop sa quanto ogni secondo, anzi, ogni frazione di secondo, possa fare la differenza tra una vittoria e una sconfitta. Rondinelli ha osservato attentamente quegli addetti che smontano e rimontano le gomme delle monoposto con una precisione impressionante.
Ma ha visto oltre: perché non eliminare i passaggi intermedi?
Perché non semplificare il tutto con un sistema che permetta di agganciare e sganciare una ruota con un click, senza bisogno di avvitatori e addetti specializzati?
Questo pensiero ha iniziato a lavorare nella sua mente, portandolo a una serie di riflessioni che si sono poi tradotte in un prototipo concreto. Rondinelli non si è limitato a sognare: si è messo al lavoro, sfruttando la sua esperienza e quella di chi lo ha accompagnato in questa avventura, tra cui Valentino Fresia, titolare dell’azienda Fresia Alluminio di Volpiano, e Massimo Corbisieri, con i quali ha formato una vera e propria task force. Da qui, sta nascendo Fastklak, un sistema di aggancio e sgancio rapido che, come spesso accade con le migliori invenzioni, è tanto semplice quanto rivoluzionario.
Fastklak è stato progettato per il mondo della Formula Uno e delle competizioni motoristiche in generale, ma la sua applicabilità è molto più vasta. Il sistema consente di agganciare e sganciare una ruota in modo istantaneo, eliminando la necessità di avvitatori e riducendo notevolmente le possibilità di errore.
In un contesto come la F1, dove ogni ruota richiede normalmente tre addetti per essere montata e smontata, Fastklak potrebbe ridurre drasticamente i tempi di pit stop e aumentare la sicurezza, eliminando otto possibili punti di malfunzionamento (quattro addetti e quattro avvitatori).
Ma quel genio di Rondinelli non si è fermato qui. Il sistema, infatti, può essere applicato ovunque ci sia un bullone da avvitare: dall'industria aerospaziale, con agganci per satelliti e rifornimenti in volo, al settore dei trasporti, come il carico e scarico di container sulle navi portacontainer o il cambio delle batterie nei veicoli elettrici. Il passaggio da Fastklak a Easyklak, per bulloni più piccoli, è stato immediato, aprendo la strada a una vasta gamma di utilizzi che rendono questa invenzione estremamente versatile.
“Fastklak - spiega Rondinelli - è un sistema completamente meccanico, costituito da ganci indipendenti, ognuno dei quali è sufficiente a garantire il collegamento tra i particolari connessi. Questo significa che la connessione è sicura e istantanea, e non richiede alcuno strumento esterno. La semplicità del sistema, che può essere azionato manualmente con un perno o tramite sistemi automatizzati, lo rende adatto a diversi tipi di veicoli, dai prototipi di Formula Uno alle vetture di produzione….”.
Questa invenzione, attualmente in fase di verifica e ottimizzazione, rappresenta non solo un’evoluzione tecnologica, ma anche un omaggio alla tradizione italiana dell’ingegno.
Insomma tant’è… Capita a Volpiano, in Italia, da sempre patria di inventori e creativi che hanno saputo cambiare il mondo con le loro idee. Da Leonardo da Vinci a Galileo Galilei, passando per il design rivoluzionario della Ferrari e l'innovazione tecnologica della Olivetti, il nostro Paese ha dato un contributo inestimabile al progresso mondiale.
Antonio Rondinelli si inserisce perfettamente in questa tradizione, portando avanti il mito del genio italiano con una creazione che ha il potenziale di cambiare il modo in cui concepiamo il fissaggio meccanico.
Che il suo sistema sia destinato a lasciare un segno profondo in numerosi settori industriali, grazie alla sua semplicità, alla sua affidabilità e alla sua capacità di ridurre tempi e costi di produzione è praticamente certo.
E chissà che questa invenzione non diventi il punto di partenza per nuove tecnologie capaci di migliorare ogni aspetto della nostra vita, con un click.
Un click per ricordarci che il genio italiano non smette mai di sorprendere e che, con un po’ di audacia e creatività, anche un sogno nato davanti alla TV può trasformarsi in una realtà capace di cambiare il mondo
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