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Il Consiglio approva la delibera: ecco come rinasce l'ex ospedale

Approvata la variante al piano regolatore: un progetto ambizioso, reso possibile anche grazie a un contributo di 800mila euro

Rondissone

Un vecchio ospedale. Il recupero dell'ex Paolina Bosio è cruciale per la comunità

Si respira aria di cambiamento a Rondissone. Durante l'ultimo Consiglio comunale è stata approvata una delibera che potrebbe segnare un nuovo capitolo per la comunità: la rinascita dell'ex ospedale Paolina Bosio. Un progetto che, dopo anni di attese e tentativi falliti, sembra finalmente prendere forma concreta.

L'ex ospedale Paolina Bosio, un tempo simbolo di cura e assistenza, era stato classificato come "zona a capacità insediativa esaurita" a seguito della variante strutturale numero 2. Questa decisione, adottata per facilitare la messa all'asta dell'immobile, non ha però portato ai risultati sperati. Il sindaco Antonio Magnone ha spiegato come "questo tentativo non ha prodotto i risultati sperati, rendendo necessario un nuovo intervento". Un intervento che, con la variante numero 10, ha trasformato l'area in una "zona a servizi", aprendo così la strada alla sua futura ristrutturazione.

La variante numero 10 rappresenta un passaggio cruciale per il futuro dell'ex Paolina Bosio. Grazie a questa modifica al piano regolatore generale comunale (PRGC), l'immobile potrà essere recuperato e destinato a nuove strutture scolastiche.

L'ingresso dell'ex ospedale Paolina Bosio

Un progetto ambizioso, reso possibile anche grazie a un contributo di 800mila euro, ottenuto come compensazione ambientale dalla committenza che realizzerà un impianto di batterie nelle vicinanze della stazione Terna Spa. Inoltre, un finanziamento di 100mila euro, ottenuto partecipando a un bando statale, ha ulteriormente facilitato il processo di trasformazione.

Con l'approvazione definitiva della variante 10, si conclude l'iter burocratico necessario per avviare i lavori di ristrutturazione. Non sono state sollevate osservazioni né dalla Città Metropolitana di Torino né da altri enti coinvolti, segno di un consenso unanime verso il progetto. L'ultimo passo sarà la trasmissione delle delibere agli enti competenti e la pubblicazione della variante sul Bollettino Ufficiale Regionale (BUR), atto conclusivo che permetterà di avviare i lavori.

La trasformazione dell'ex ospedale in una struttura scolastica rappresenta non solo un'opportunità di sviluppo urbanistico, ma anche un simbolo di rinascita per la comunità di Rondissone. In un'epoca in cui le piccole comunità lottano per mantenere i servizi essenziali, questo progetto offre una nuova speranza. La scuola, infatti, non è solo un luogo di istruzione, ma anche un centro di aggregazione sociale, un punto di riferimento per le famiglie e un investimento nel futuro delle nuove generazioni.

Il progetto di recupero dell'ex Paolina Bosio è un esempio di come la collaborazione tra enti pubblici e privati possa portare a risultati concreti. La capacità di attrarre finanziamenti e di superare le barriere burocratiche dimostra che, con la giusta visione e determinazione, è possibile trasformare le sfide in opportunità.

Rondissone, con la sua storia e le sue tradizioni, si prepara così a scrivere un nuovo capitolo, guardando al futuro con ottimismo e fiducia.

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