Cerca

Attualità

Tari, morosità in aumento: crisi economica e "furbetti" sotto la lente del Comune

Tra difficoltà economiche, cambi di residenza e "furbetti", l'amministrazione comunale cerca di recuperare i crediti

Mazzè

L'amministrazione comunale di Mazzè è al lavoro per recuperare i crediti

La morosità nei confronti della Tari, la tassa sui rifiuti, continua a crescere a Mazzè. Un fenomeno che, sebbene ancora gestibile, preoccupa l'amministrazione comunale. Quali sono le cause che portano i cittadini a non pagare la Tari? Il sindaco Marco Formia, che guida la città da 11 anni, ci ha offerto una visione chiara della situazione: “La morosità legata alla Tari è di natura tecnica. Da qualche anno, infatti, il pagamento del tributo spetta sia ai proprietari di casa sia agli affittuari. Quando queste persone cambiano residenza, diventa più difficile recuperare il credito, soprattutto se si trasferiscono in un’altra città.”

Al momento, il comune ha riscosso solo i due acconti della Tari, in attesa del saldo finale, per cui la morosità si attesta intorno al 24%. Tuttavia, come sottolinea il sindaco: “Il dato definitivo non potrà essere quantificato fino alla fine dell'anno, quando molti cittadini potrebbero regolarizzare la loro posizione.” 

Mediamente la morosità definitiva si aggira intorno al 10-12%. Il rischio, però, rimane. Perché così tanti ritardano nel pagamento?

Problemi economici e furbetti: la morosità si divide in tre categorie

La crisi economica degli ultimi anni ha colpito molte famiglie, creando difficoltà nei pagamenti. Ma è solo la povertà a frenare i cittadini di Mazzè dal versare la Tari? Non proprio.

Il sindaco spiega che circa il 33% dei non paganti è in difficoltà economica, un 30-40% dimentica semplicemente di pagare e si mette in regola dopo un sollecito, mentre il restante 20-30% approfitta delle agevolazioni fiscali.

TARI  e morosità: un fenomeno diffuso.

“L’introduzione della rottamazione delle cartelle esattoriali sotto i 1000 euro ha favorito chi è in difficoltà, ma ha anche offerto uno spiraglio a chi potrebbe pagare, ma sceglie di non farlo,” aggiunge Formia.

Come può il Comune recuperare i crediti dovuti? “Collaboriamo con l'Agenzia delle Entrate per effettuare accertamenti entro cinque anni dal mancato pagamento. La velocità degli accertamenti è cruciale: prima si interviene, maggiori sono le possibilità di recuperare il credito,” sottolinea Formia. Grazie a queste operazioni, il Comune riesce a recuperare mediamente il 30% dei mancati versamenti.

Misure di supporto per chi è in difficoltà

E per i cittadini che davvero non riescono a pagare? L’amministrazione di Mazzè ha attivato una collaborazione con il C.I.S.S.A.C. di Caluso, che interviene a sostegno delle famiglie in base all’indicatore ISEE. “Il nostro obiettivo è quello di aiutare chi si trova in difficoltà reale, distinguendo tra chi non può pagare e chi sceglie di non farlo,” spiega il sindaco Formia.

Il fenomeno della morosità Tari, dunque, non riguarda solo Mazzè, ma è una realtà diffusa che interessa molti comuni del territorio. Riuscirà l'amministrazione comunale a invertire questa tendenza?

“Anche se al momento non si tratta di una morosità grave, è un fenomeno che non va sottovalutato. La situazione richiede un monitoraggio costante e una risposta adeguata,” conclude Formia.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori