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18 Ottobre 2024 - 21:31
All’inizio di questo mese il Comune di Ciriè e l’Università degli studi di Torino hanno siglato una convenzione per l’attivazione di tirocini curriculari presso gli uffici comunali. Lo apprendiamo in una delibera di giunta pubblicata il 3 ottobre.
Questa decisione costituisce senza dubbio un passo importante per il futuro della città e dei suoi giovani talenti.
Ma andiamo nello specifico. Cosa significa questo nuovo accordo? Innanzitutto, significa che gli studenti universitari potranno svolgere parte del loro percorso di studi direttamente presso gli uffici comunali, mettendo in pratica quanto appreso sui libri e acquisendo così competenze spendibili nel mondo del lavoro.
Infatti, molti percorsi di laurea propongono all’interno del piano carriera la possibilità, in alcuni casi l'obbligo, di maturare dei crediti formativi attraverso le attività di tirocinio.
Nel caso specifico della convenzione con il Comune di Ciriè, l'esperienza del tirocinio darà la possibilità di svolgere un’attività lavorativa non retribuita in diversi settori dell’amministrazione comunale, a seconda del corso di studi e delle attitudini degli studenti e delle studentesse che faranno richiesta. Gli studenti saranno così coinvolti in progetti concreti e, in teoria, dovrebbero essere affiancati da tutor che li guideranno in questo percorso di crescita e di esplorazione del mondo del lavoro.
Ma i benefici non finiscono qui: anche il Comune trae vantaggio da questa collaborazione. Infatti, gli studenti potranno portare nuove idee e un punto di vista giovane all’interno dell’amministrazione, contribuendo a rendere i servizi più efficienti e innovativi.
Sebbene questa possibilità sia importante per applicare le conoscenze teoriche che si imparano nelle aule universitarie, c’è anche da dire che a volte i tirocini lasciano un po’ a desiderare.
Innanzitutto, sono molte le testimonianze di studenti che si sono trovati a lavorare in contesti lavorativi dove mancava personale e dove la figura del tirocinante era funzionale a riempire i buchi delle organizzazioni. Altre storie raccontano l’immagine opposta: tirocinanti impiegati in mansioni ripetitive e meccaniche (il classico “fare le fotocopie”), da cui c’è davvero poco da imparare. Infine, ricordiamo che questi lavori non sono pagati, che lascia sempre un po’ di amaro in bocca.
In ogni caso, con questa convenzione il Comune di Ciriè manifesta la volontà di creare un ponte tra il mondo accademico e quello del lavoro. Speriamo che i rischi sopra citati non interessino l’amministrazione. Al contrario, crediamo nella necessità di offrire ai giovani opportunità concrete di inserimento nel tessuto socioeconomico del territorio.
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