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Germagnano

Abbandonata a morire: la crudele fine della gattina Criss

La LIDA denuncia: una gattina ridotta allo stremo, vittima di una crudeltà senza giustificazioni

La gattina Criss

La gattina Criss

Siamo nel 2024, eppure l’orrore dell’abbandono e della crudeltà verso gli animali è ancora una ferita aperta che si ripete. La storia di Criss, la gattina trovata in condizioni disumane, è un grido di denuncia che non può rimanere inascoltato. Era il 3 ottobre quando Sonia e Manuele, volontari della LIDA Cirié Valli di Lanzo, l'hanno scoperta, abbandonata e paralizzata, con il corpo ormai infestato da vermi brulicanti.

"Criss non era una randagia", ha dichiarato con rabbia e dolore Laura Masutti, responsabile della LIDA. Lo dimostrava il collarino che indossava, segno inequivocabile di una famiglia, un tempo, che aveva scelto di prendersi cura di lei. Ma quella stessa famiglia, che l'aveva protetta e accudita, l'ha gettata via nel momento più terribile della sua esistenza. Forse un incidente, forse percosse—la verità è difficile da sapere—ma Criss era ridotta in condizioni disperate: paraplegica, neurologicamente compromessa, abbandonata al suo destino.

I volontari della LIDA hanno tentato il tutto per tutto per salvarla. "Abbiamo sperato, per un po', che potessimo aiutarla", ha continuato Masutti. Ma i veterinari che l’hanno presa in cura hanno dovuto arrendersi all'evidenza: i suoi organi interni erano ormai devastati, irreversibilmente compromessi. Criss era giunta alla fine del suo breve e tormentato cammino.

Nel suo ultimo momento, i volontari l’hanno chiamata Criss, e l'hanno circondata di amore, baciandola e accarezzandola mentre la sua vita si spegneva. "Abbiamo cercato di farle dimenticare chi l'aveva illusa e poi abbandonata", ha aggiunto Masutti, con la voce spezzata dalla commozione.

Ma ora, questo non può finire qui. Chi ha abbandonato Criss deve rispondere delle sue azioni. C’è una responsabilità morale e civile che non può essere ignorata. La LIDA ha lanciato un appello a chiunque abbia informazioni su quanto accaduto, promettendo l’anonimato: "Se qualcuno sa qualcosa, chiami il 3281622812. Non possiamo permettere che altri animali subiscano lo stesso destino."

La storia di Criss non è solo una storia di abbandono, è una denuncia contro una crudeltà che non può trovare giustificazioni. È un richiamo forte a tutta la comunità affinché nessuno rimanga in silenzio di fronte a simili barbarie. Criss meritava amore, cura e rispetto—non l'indifferenza che l'ha condannata.

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