Cerca

Rivarolo

Auto elettriche: opportunità o disastro per l'industria del Canavese? Il sindaco di Rivarolo lancia l'allarme

Martino Zucco Chinà denuncia l'impatto della transizione elettrica sull'economia locale e invita a una strategia industriale più sostenibile

Transizione Elettrica: Opportunità o disastro per l'industria del Canavese? Il sindaco di Rivarolo lancia l'allarme

In un periodo di grande cambiamento per il settore automobilistico, il Canavese, storicamente legato all'industria automotive e alla produzione di motori endotermici, si trova a dover affrontare sfide che potrebbero trasformare radicalmente il tessuto produttivo locale. Il sindaco di Rivarolo, Martino Zucco Chinà, esprime le sue preoccupazioni e le sue riflessioni riguardo a questi temi, sottolineando la necessità di una strategia mirata che tuteli le competenze acquisite nel settore, senza compromettere il futuro economico del territorio.

"Il Canavese è da sempre una terra che punta sull'automotive, e il motore endotermico ha rappresentato il cuore pulsante della nostra economia", esordisce Zucco Chinà. Tuttavia, l'avanzare del mercato delle auto elettriche sta creando incertezze e problemi significativi. "La propensione all'elettrico nell'immediato sta causando perdita di posti di lavoro, e nel lungo termine rischiamo di vedere una perdita di competenze, interrompendo quel flusso formativo che ha sostenuto il nostro tessuto industriale per decenni".

Il sindaco Martino Zucco Chinà

Per il sindaco, la questione non si limita alla semplice sostituzione di una tecnologia con un'altra: "Il problema ambientale non può essere risolto semplicemente chiudendo una porta per aprire una finestra, i cui effetti sono ancora incogniti. La transizione ecologica è necessaria, ma deve essere fatta con un ragionamento più ampio e ponderato, tenendo conto delle ricadute economiche e sociali".

Nel suo ruolo di sindaco, Zucco Chinà ha a cuore il futuro di Rivarolo, e da tempo lavora per rilanciare le aree produttive dismesse: "Già in campagna elettorale avevo promesso di fare il possibile per recuperare le aree dormienti e riattivarle. Sto cercando interlocutori che siano disposti a investire in produzione industriale e tecnologica, puntando su piccole realtà capaci di progettare e produrre su scala mondiale. La mia esperienza è a disposizione della comunità per attirare queste opportunità e creare nuove occasioni di lavoro".

L'attenzione del sindaco è anche rivolta al mantenimento del ruolo di Rivarolo come capitale del commercio: "Non posso pensare che Rivarolo perda il suo ruolo di capitale del commercio. Dobbiamo capire che dove c'è un'industria, è facile che nasca un supermercato, ma dove c'è solo un supermercato, non nascerà mai un'industria".

Il settore dell'automotive sta attraversando una fase di profonda trasformazione, principalmente a causa della transizione verso l'elettrificazione dei veicoli. Questa transizione, pur necessaria per fronteggiare le sfide legate al cambiamento climatico, sta avendo un impatto significativo sui territori fortemente legati alla produzione di motori endotermici, come il Canavese.

Il problema principale è che la produzione di auto elettriche richiede un numero di componenti e di operazioni decisamente inferiore rispetto a quella dei veicoli tradizionali. Questo significa che molte delle competenze legate alla lavorazione di parti meccaniche, alla produzione di motori e all'assemblaggio rischiano di diventare superflue. Di conseguenza, aziende e lavoratori del settore devono confrontarsi con una crisi occupazionale senza precedenti.

In particolare, la formazione professionale legata all'industria automobilistica, costruita attorno alla produzione di motori endotermici, potrebbe subire un colpo mortale. Le scuole tecniche e i centri di formazione del territorio, che hanno per decenni formato i lavoratori del settore, rischiano di diventare obsoleti se non si riesce a rinnovare i percorsi formativi in vista delle nuove esigenze produttive.

Ma il sindaco Zucco Chinà avverte: "Non possiamo permettere che questa transizione porti solo effetti negativi. Dobbiamo lavorare per riqualificare i lavoratori, offrendo loro nuove competenze che li rendano protagonisti della transizione verde, senza sacrificare il nostro patrimonio industriale. Il Canavese ha una storia di eccellenza nella produzione industriale, e dobbiamo trovare il modo di integrare questa tradizione con le nuove tecnologie, senza perdere di vista il benessere economico della nostra comunità".

Il problema non riguarda solo Rivarolo, ma l'intera area del Canavese e altri territori a forte industrializzazione. I dati della Regione Piemonte e della Città Metropolitana di Torino dimostrano che, senza interventi concreti, la crisi dell'automotive potrebbe lasciare migliaia di lavoratori senza prospettive. Zucco Chinà sottolinea l'importanza di una collaborazione tra pubblico e privato: "Il confronto quotidiano con l'assessora alle attività produttive Sandra Ponchia e con Confindustria ci permette di allineare le strategie per la ripresa industriale. Non possiamo prescindere dalla ripresa degli spazi industriali dismessi, e dobbiamo essere in grado di generare progettualità che coinvolgano attivamente il settore privato".

L'assessora alle Attività Produttive, Sandra Ponchia, appartenente alla famiglia Ponchia, è un'imprenditrice con una lunga esperienza nel comparto meccanico e informatico, e il suo contributo all'interno della giunta guidata da Zucco Chinà è fondamentale. "Lei è imprenditrice e mi aiuta a sviluppare strategie con interlocutori del territorio".

L'assessora Sandra Ponchia

La necessità di un nuovo modello di sviluppo

L'avvento delle auto elettriche pone sfide significative, ma può anche rappresentare un'opportunità per il Canavese di rinnovarsi. Tuttavia, questo rinnovamento non può avvenire a discapito della competitività industriale e della qualità del lavoro. La transizione deve essere pianificata con attenzione, evitando che intere aree produttive restino abbandonate e che i lavoratori si trovino senza una prospettiva.

Il futuro del Canavese e di Rivarolo dipenderà dalla capacità di attrarre nuovi investimenti, rilanciare le aree industriali dismesse e fornire ai lavoratori e alle imprese gli strumenti per affrontare le sfide della transizione ecologica. Il settore automotive è in crisi, ma con una strategia lungimirante può ancora rappresentare il motore di crescita per il territorio.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori