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10 Ottobre 2024 - 07:21
Quanto hanno incassato i Comuni nel 2023 da autovelox e sanzioni? Ecco i "bomber" delle multe
Qual è il Comune che ha l'X-Factor ed ha incassato di più nel 2023 con autovelox e multe?
Squillino le trombe, rullino i tamburi... Ecco chi ha il maggior talento nel guadagnare con le "famigerate", temutisissime, sanzioni per violazioni del Codice della Strada.
Nel 2023, i comuni di Venaria Reale, Borgaro Torinese, Caselle Torinese, Leini e Volpiano hanno incassato complessivamente 4.163.131,84 euro dalle violazioni del Codice della Strada. Una somma che lascia poco spazio alle interpretazioni: le multe, soprattutto quelle derivanti dagli autovelox, rappresentano una voce di bilancio sempre più rilevante per molte amministrazioni locali. Questi introiti, almeno sulla carta, sono destinati a migliorare la sicurezza stradale, la segnaletica e la manutenzione delle infrastrutture viarie. Tuttavia, l'impressione che serpeggia tra i cittadini è che queste sanzioni stiano diventando uno strumento per "fare cassa" e non solo per garantire la sicurezza.
Ogni comune ha una propria storia da raccontare, fatta di numeri, progetti di reinvestimento e, inevitabilmente, di polemiche. Vediamo nel dettaglio quanto ha incassato ciascun comune, come sono stati utilizzati i fondi e quali sono le reazioni della popolazione, soprattutto in merito ai sempre più presenti autovelox.
Autovelox sulle strade del Canavese
Il comune di Venaria Reale ha chiuso il 2023 con un incasso complessivo di 1.055.536,10 euro dalle sanzioni stradali. Di questa somma, la parte più significativa, 377.755,93 euro, è stata destinata alla manutenzione dell'illuminazione pubblica e alla segnaletica stradale. Altri 278.686,21 euro sono stati utilizzati per il potenziamento delle attività di controllo. Tra queste spese figurano il noleggio di apparecchiature per la rilevazione delle infrazioni, l'acquisto di nuovi automezzi e il miglioramento delle tecnologie per la gestione del traffico.
Nonostante le buone intenzioni dichiarate dall’amministrazione, i cittadini non sembrano del tutto convinti. Le multe sono percepite da molti come una vera e propria "tassa indiretta", più che come uno strumento per garantire la sicurezza stradale. Questa percezione si fa particolarmente acuta quando si parla degli autovelox, spesso visti come strumenti punitivi e non preventivi. Non mancano i casi di automobilisti multati per superamenti minimi dei limiti di velocità, alimentando una sensazione di ingiustizia e di accanimento.
Il comune di Borgaro Torinese ha incassato 470.376,40 euro. Di questa cifra, 224.042,91 euro sono stati destinati a interventi di manutenzione delle strade, della segnaletica e al potenziamento delle attività di controllo. In particolare, 56.011,34 euro sono stati utilizzati per sostituire e ammodernare la segnaletica stradale, mentre 56.439,97 euro sono stati investiti per migliorare l’efficacia dei controlli.
Anche a Borgaro, però, le lamentele non si sono fatte attendere. I cittadini notano con crescente frustrazione che le multe per le infrazioni stradali stanno diventando una costante, tanto che molti si chiedono se questo aumento sia effettivamente legato a una maggiore sicurezza o se dietro non ci sia piuttosto un tentativo dell’amministrazione di rimpinguare le casse comunali. I borgaresi vedono crescere ogni anno l’importo delle sanzioni, e questo sta iniziando a creare malcontento tra chi si sente perseguitato dai controlli, soprattutto in determinate zone della città.
Se Venaria e Borgaro fanno registrare numeri consistenti, Caselle Torinese si distingue per essere il vero e proprio colosso delle multe nel 2023. 1.675.279,17 euro è il totale incassato dal comune, una somma che non può passare inosservata. Gran parte di questi fondi è stata investita in interventi di manutenzione e sicurezza stradale: 418.819,79 euro sono stati utilizzati per potenziare la segnaletica e migliorare l’illuminazione stradale, mentre ben 837.639,59 euro sono stati destinati alla manutenzione delle strade.
Tuttavia, nonostante queste cifre apparentemente destinate a migliorare la sicurezza del territorio, il malcontento tra i cittadini di Caselle è palpabile. Gli autovelox installati nelle zone strategiche della città sono diventati il bersaglio delle critiche. Le multe sono percepite come uno strumento per fare cassa, più che per garantire la sicurezza stradale. E non manca chi ha scelto di protestare in modo ironico ma efficace, come Fleximan, un attivista locale che si diverte a posare in modo scherzoso vicino agli autovelox, trasformando ogni foto in un’occasione per ridicolizzare un sistema che ritiene ingiusto.
I più noti sono i due autovelox attivati nel 2018 vicino all’aeroporto “Sandro Pertini”. Si trovano sulla Sp2 in direzione Torino e sulla Sp13 verso San Maurizio. Ed hanno fatto decine di migliaia di vittime.
Il comune di Leini ha registrato un incasso di 633.288,71 euro. Di questa somma, 152.947,92 euro sono stati destinati alla manutenzione della segnaletica stradale e al potenziamento delle attività di controllo. Un’altra quota importante, pari a 305.895,87 euro, è stata utilizzata per la manutenzione delle strade e per garantire la sicurezza degli utenti deboli, come pedoni e ciclisti.
Nonostante l’impegno dell’amministrazione nel migliorare la sicurezza stradale, anche a Leini le proteste non mancano. I cittadini sono sempre più insofferenti verso quella che considerano una vera e propria "guerra alle auto". Le multe, soprattutto quelle derivanti dagli autovelox, sono considerate eccessive, soprattutto perché si concentrano nelle aree più trafficate del paese.
Il comune di Volpiano ha incassato 329.650,46 euro nel 2023, destinando la maggior parte dei fondi alla manutenzione della segnaletica e al potenziamento dei controlli. Anche se il totale non è così elevato come quello registrato da Caselle o Venaria, rappresenta comunque una somma significativa per un comune delle dimensioni di Volpiano. Gran parte degli investimenti è stata destinata alla segnaletica stradale, con 126.971,33 euro spesi per il miglioramento della sicurezza sulle strade.
Tuttavia, come negli altri comuni, anche qui i cittadini si lamentano del sistema di sanzionamento. Molti automobilisti percepiscono le multe come un accanimento nei loro confronti, e non pochi hanno denunciato quella che considerano una "caccia alle streghe" contro gli automobilisti.
Gli autovelox sono diventati il simbolo delle proteste contro le multe stradali. Se da un lato le amministrazioni giustificano la presenza di questi strumenti con la necessità di garantire la sicurezza stradale, dall’altro molti automobilisti li vedono come una trappola per fare cassa. Il malcontento è particolarmente forte nei comuni dove le multe sono più frequenti, come Caselle e Venaria, ma anche a Settimo Torinese non mancano le polemiche.
A Settimo, i cittadini si sono organizzati in gruppi di protesta contro gli autovelox. Le installazioni di questi dispositivi, soprattutto in zone dove il traffico è intenso e il rispetto dei limiti di velocità diventa quasi impossibile, hanno generato un'ondata di scontento che ha portato a numerose manifestazioni. Anche in questo caso, la percezione comune è che gli autovelox servano più per "fare cassa" che per garantire la sicurezza stradale.
Uno degli episodi più noti e particolari legati alle proteste contro le multe e gli autovelox in Italia è quello che ha per protagonista Fleximan, un attivista che ha deciso di combattere il sistema con l'ironia. Fleximan ha "decapitato" un bel gruppetto di autovelox in giro per il Paese: la sua azione è diventata virale sui social, suscitando l’ilarità di molti e la riflessione di altri, per quanto sia un reato penale e in alcuni casi sia stato perseguito, almeno là dove l'autore degli atti vandalici è stato individuato, come nel biellese.
Fleximan comunque resta un'icona del malcontento di chi si sente perseguitato dalle multe e dalla presenza sempre più invasiva degli autovelox nelle strade urbane.
Una domanda che molti cittadini si pongono è: dove vanno a finire tutti questi soldi? In teoria, gran parte dei fondi raccolti tramite le sanzioni stradali dovrebbe essere reinvestita per migliorare la sicurezza delle strade e delle infrastrutture. Manutenzione stradale, segnaletica, illuminazione pubblica, potenziamento delle attività di controllo: queste sono le principali destinazioni dei fondi incassati dalle multe.
Tuttavia, la percezione comune è che una parte di questi fondi venga utilizzata per fini meno nobili. Molti cittadini sospettano che le multe servano semplicemente a riempire le casse comunali, senza che ci sia un reale beneficio in termini di sicurezza stradale. Anche se i bilanci comunali mostrano che gran parte dei fondi viene effettivamente reinvestita in progetti di pubblica utilità, la sensazione diffusa è che le multe siano diventate uno strumento per fare cassa, e non solo per garantire la sicurezza.
In conclusione, gli incassi derivanti dalle sanzioni stradali stanno diventando una voce sempre più importante nei bilanci comunali, ma dietro questi numeri si cela l'amarezza di chi si sente preso di mira da un sistema che punisce con eccessivo rigore. Le multe sono percepite come uno strumento di oppressione più che come un incentivo alla sicurezza stradale, e il malcontento tra i cittadini è destinato a crescere se le amministrazioni non troveranno il modo di spiegare con maggiore trasparenza come vengono utilizzati questi fondi.
Sarà davvero solo una questione di sicurezza? O forse, dietro le numerose sanzioni, si nasconde una strategia per incrementare le entrate dei comuni? La risposta, probabilmente, sta nel mezzo, ma di sicuro le multe continueranno a suscitare polemiche e malcontento tra i cittadini, mentre le casse comunali continueranno a riempirsi di euro derivanti dalle infrazioni stradali.
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