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04 Ottobre 2024 - 15:03
Elena Piastra e Domenico Vai
Da un lato ti piazzano un defibrillatore salvavita, dall’altro ti fan morire d'infarto con le bollette dell'elettricità.
Benvenuti a Mezzi Po, piccola frazione di Settimo Torinese, dove la realtà sta superando di gran lunga la fantasia e una piccola associazione rischia di finire in arresto... cardio-economico.
Sulla carta tutto perfetto: un defibrillatore nuovo di zecca, montato con grande orgoglio dall’amministrazione comunale guidata dalla sindaca Elena Piastra, proprio nella vecchia scuola elementare, ora sede dell’associazione "Gruppo Spontaneo Mezzi Po".
Un gesto encomiabile, un passo avanti per la sicurezza dei cittadini, perché, si sa, il cuore può sempre avere bisogno di un piccolo aiutino. Peccato che qui, più che il cuore, adesso a soffrire è il portafoglio.
Domenico Vai, presidente dell’associazione, ha scritto nero su bianco il suo grido d’aiuto al Comune il 10 settembre.
"Defibrillatore ok, ma chi paga il conto?".
Già, perché l’aggeggio, oltre a prevenire la morte improvvisa, sembra essere dotato di una funzione meno nota: il collasso finanziario. Da quando è stato installato, i consumi elettrici sono schizzati alle stelle, con un aumento di ben 89-90 euro al mese. Fatto un rapido calcolo se continua così si potrebbe arrivare a più di 1.000 euro l'anno.
Un salasso. Una disgrazia. Una conto insostenibile buono solo per Pantalone.
"Tutta colpa, pare, di una ventolina che gira in continuazione, come se dovesse tenere in vita non solo i futuri pazienti, ma anche lo stesso defibrillatore...", ci spiega Vai.
E l’Amministrazione comunale?
Beh, il 1° ottobre – sì, avete letto bene, ci hanno messo quasi un mese – ha risposto con la solita, rassicurante calma olimpica: "Manderemo un tecnico, ci dev’essere una dispersione... Non è possibile che consumi tanto così!".
Un’attesa lunga, troppo lunga. E nel frattempo il presidente Vai, con le mani in mano e a volte sulla testa, prega...
“Siamo una piccola realtà – ci racconta – non possiamo permetterci di pagare bollette così salate”.
C'è da stupirsi? No, perché se c’è una qualità che spicca nella giunta guidata da Elena Piastra è la straordinaria capacità di promuovere ogni "cagata" che si fa con una velocità social da speedy gonzales e per contro l'incapacità vera a risolvere un problema che sia uno, a rispondere ai cittadini, a dare delle spiegazioni vere... Succede per l'erba alta, per le luci, per le buche, per i furti, per il commercio, per tutto.
Insomma una città fuori da qualsiasi controllo politico amministrativo. Una terra di nessuno!
Morale della favola? Quella che doveva essere una nobile iniziativa si è trasformata in una vicenda grottesca.
Il colmo del defibrillatore? Farti morire di infarto forse già con la seconda o terza bolletta...
La speranza, che è poi sempre l'ultima a morire? Un contributo all'Associazione, indispensabile per pagare la bolletta.
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