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Politica
01 Ottobre 2024 - 22:31
"Lo sapevate che... il mito di Cassandra ci insegna che la verità, specialmente se scomoda, resta spesso inascoltata."
Così si apre il criptico post di Caterina Greco, consigliera delegata della Città Metropolitana e, a quanto pare, appassionata di mitologia greca o forse semplicemente amante delle parabole esistenziali applicate alla politica.
Perché, diciamocelo, se si parla di Cassandra e Clitemnestra, qui non si sta mica facendo un ripasso per l'esame di storia antica, ma si sta insinuando qualcosa, un non detto che qualcuno a Settimo dice di aver capito… o almeno crede d'aver capito.
Ora, il post è piuttosto interessante: da un lato, abbiamo la povera Cassandra, condannata a predire disgrazie che nessuno vuole ascoltare; dall'altro, la scaltrezza di Clitemnestra, che con la sua parlantina affabulatoria riesce a ingannare tutti. E mentre noi ci chiediamo chi siano le Cassandre e le Clitemnestre del nostro tempo, qualcuno potrebbe anche iniziare a domandarsi: ma Caterina, non starai forse parlando della tua amica Elena Piastra?
È chiaro, Greco si lancia in grandi riflessioni esistenziali, ma qui a Settimo non siamo nuovi a certe metafore azzardate.
Infatti, leggendo tra le righe di questo post ispirato, verrebbe da pensare che la nostra Caterina stia cercando di dire: "Io sono Cassandra, quella che dice le cose come stanno, ma nessuno mi ascolta. E là fuori c'è qualcuno che, come Clitemnestra, fa il suo show con discorsi ben infiocchettati."
E guarda caso, chi è che da anni raccoglie applausi a scena aperta con i suoi bei discorsi in Comune?
La sindaca Elena Piastra, naturalmente.
Ma torniamo un attimo su Greco. La strategia è interessante: quando in politica ti senti trascurata, basta tirare fuori qualche mito greco e voilà, potresti diventare l'eroina tragica del momento.
E poi, perché limitarsi a semplici allusioni quando puoi dipingerti come una Cassandra moderna, derisa per la tua saggezza?
Qualcuno potrebbe chiedersi se, prima di postare, Greco abbia dato un’occhiata alle previsioni del tempo, visto che a furia di profezie, in questa storia di fulmini e saette si rischia di passare per la principessa sfigata del pantheon di Settimo.
E poi, chiariamo un punto: va bene usare i miti per nobilitare la propria posizione, ma il rischio è che invece di sembrare una veggente inascoltata, sembri solo un po'… come dire… "altisonante"?
Forse è giusto dire le cose con schiettezza, senza bisogno di Apollo e Troia di mezzo. Anche perché, alla fine, la nostra Caterina sembra più impegnata a suggerire un “ma chi lo sa a chi mi riferisco?” piuttosto che dirlo apertamente.
Un'abilità che nemmeno la mitica Clitemnestra potrebbe vantare.
Insomma, siamo tutti curiosi di sapere chi sia questa grande oratrice menzognera di cui parla la Greco (ammesso che non si riferisca a sé stessa per un eccesso di autoironia, ma non crediamo sia questo il caso).
Nel frattempo, le Cassandre e le Clitemnestre moderne continuano a riempire la scena politica locale.
E alla fine, forse la vera lezione del post di Caterina Greco è che, se non ti ascoltano quando parli, puoi sempre scrivere su Facebook, sperando che Apollo ti dia almeno un like.
Per il resto Caterina Greco nell'immaginario collettivo resta quel che è, almeno a Settimo.
Voleva fare la sindaca al posto di Fabrizio Puppo, le hanno riso in faccia. Vorrebbe fare la sindaca dopo Elena Piastra e l'hanno già "sfanculata". Credeva di riuscire a farsi largo sulla scena politica torinese grazie al consigliere regionale Raffaele Gallo ed è finita nelle intercettazioni raccolte dai magistrati nell'ambito dell'inchiesta Echidna che ha acceso i riflettori su un complesso sistema di corruzione e infiltrazioni criminali che ha coinvolto figure politiche, imprenditoriali e pubbliche amministrazioni.
L'indagine ha svelato legami tra esponenti della malavita organizzata e alcuni imprenditori che, attraverso favori e tangenti, avrebbero ottenuto vantaggi nell'assegnazione di commesse pubbliche. Caterina Greco con tutto questo non c'entra nulla ma c'è una parte che la riguarda quella dei voti raccolti dai Gallo e che le avrebbero permesso di essere eletta in consiglio comunale a Torino... Amen!
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