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Il talk show di Marinella Venegoni

Divinazione e preveggenza a Crescentino

La delibera di patrocinio del Comune è stata adottata dalla Giunta solo il giorno prima dell'evento, ma già da una settimana circolavano le locandine con la scritta “con il patrocinio della Città”

Divinazione e preveggenza a Crescentino

Marinella Venegoni al talk show con il sindaco Vittorio Ferrero

CRESCENTINO. Sulla festa del cinquantenario lavorativo a La Stampa di Marinella Venegoni, evento di interesse privato in luogo pubblico, non torniamo avendo già – usiamo un eufemismo – urtato la suscettibilità di madame con il precedente articolo. Ma c'è un aspetto della vicenda, burocratico-amministrativo ma soprattutto politico, che riguarda il Comune e che non è possibile tralasciare.

Dunque: il talk show con gli amici di Venegoni era in programma, e si è effettivamente svolto, la sera di giovedì 5 settembre. Inizialmente la location scelta era piazza Caretto, ma poi il meteo instabile ha consigliato di spostarsi al Teatro “Angelini”.
La locandina gialla che annunciava l'evento ha cominciato a circolare già da fine agosto, con la scritta “con il patrocinio della Città di Crescentino”. Quindi, evidentemente, chi l'ha realizzata sapeva già di avere tale patrocinio. Per averlo, però, occorre una delibera della Giunta: che all'albo pretorio per tutta la prima settimana di settembre non c'era. E' stata pubblicata solo successivamente, verso metà mese, con la data del 4 settembre: è stato fatto risultare che il pomeriggio prima dell'evento la Giunta si è riunita (“riunita” si fa per dire: era presente in sede soltanto il sindaco Vittorio Ferrero, gli altri tutti collegati online da remoto; non sia mai che si stanchino troppo ad andare fino in municipio...) e ha deciso di «concedere il patrocinio non oneroso della Città all’iniziativa “Questa di Marinella è la storia vera (50 anni di giornalismo e guai) – talk show di Marinella Venegoni & friends”, in programma giovedì 5 settembre», di «concedere, contestualmente, l’utilizzo gratuito del Teatro Comunale “Cinico Angelini” e di dare atto che, qualora venga utilizzato il logo comunale per attività di promozione dell'iniziativa, le bozze vengano preventivamente presentate all’Amministrazione per il rilascio del nulla-osta alla riproduzione». Locandine promozionali con il logo del Comune che già circolavano – non in bozza: nella versione definitiva – ed erano state diffuse da giorni, anche sui social del Comune, da ben prima della riunione della Giunta e della data della delibera.

Potrà sembrare una questione di lana caprina, ma è invece un esempio significativo di come al Comune di Crescentino, quando si tratta di fare dei favori agli amici, si calpestino le regole che il Comune stesso si è dato. E' chiaro che Venegoni – e su questo attendiamo smentita: vediamo se anche stavolta telefona infuriata in redazione – e gli organizzatori dell'evento (formalmente gli “Amici della Biblioteca”) sapevano con largo anticipo che avrebbero ottenuto il patrocinio da parte della Giunta. E la pubblicazione ritardata dell'atto comporta ciò: che se qualcuno volesse impugnare la delibera (l'esposizione degli atti all'albo pretorio serve anche a questo: per evidenziare eventuali irregolarità o inopportunità) lo può fare solo ad evento avvenuto. Questo significa avere dei friends nel palazzo, questa è la storia vera.

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