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09 Settembre 2024 - 20:01
Fabrizio Sandretto è soprannominato il "pianista del buio"
E’ tornato ad esibirsi a Pont il “pianista del buio” Fabrizio Sandretto. E’ la terza volta che offre un concerto agli abitanti del paese da cui proviene la sua famiglia e lo ha fatto sempre in luoghi di grande bellezza e prestigio: la prima volta ai piedi della Torre Tellaria, la seconda nella parrocchiale di San Costanzo; stavolta nella pieve di Santa Maria di Doblazio.
L’evento si è svolto nel pomeriggio di sabato 31 agosto per iniziativa dell’associazione “IJ Canteir” ed ha ottenuto il patrocinio del Comune. L’associazione era rappresentata dalla presidente Marina Balagna e da numerosi soci in costume. Anche grazie alla giornata serena e al clima mite, molti sono stati gli estimatori del pianista saliti lassù per ascoltarlo e, com’era prevedibile, non sono rimasti delusi: il ricco programma è stato portato avanti con la consueta abilità di esecuzione e con quel tanto di sensibilità aggiuntiva che gli deriva dal dover fare a meno del senso della vista.
Il Maestro Sandretto, nato a Torino nel 1980, è infatti cieco dalla nascita ma, come scritto nel Programma di Sala “non avendo mai guardato il mondo attraverso la vista, non ne sente la mancanza”. Ha saputo invece sfruttare al meglio gli altri quattro sensi. Lo ha sottolineato il sindaco Paolo Coppo: “Se da un lato Madre Natura prende, dall’altro dà. Penso che a Fabrizio abbia preso dalla sinistra ma dato dalla mano destra perché in effetti ha avuto tanto. Nel suo curriculum mi ha colpito la frase <Il mondo è di tutti. Le cose basta volerle>.”
Il pianista Fabrizio Sandretto
In tema di detti, una massima giapponese anch’essa riportata nel dépliant recita: “Quando nasci, ti imbatti in una valigia con dentro tutte le tue facoltà. Se ti manca qualcosa, fatti bastare ciò che hai!”.
Non è un caso che Fabrizio Sandretto la conosca: il giapponese è una lingua a lui ben nota. Oltre al diploma di Pianoforte presso il Conservatorio di Cuneo ed al dottorato in Musicologia, ha infatti conseguito la Maturità Linguistica per poi intraprendere lo studio della lingua giapponese alla Bocconi di Milano. All’attività concertistica affianca quella di traduttore.
Molto noto nel mondo musicale, ha all’attivo più di 190 concerti: ha anche partecipato ad Eurovision.
Nello scorso mese di aprile è stato protagonista di un lungo servizio nella trasmissione di Rai Tre “O anche no” che affronta i temi della disabilità dal punto di vista di coloro che la vivono, senza pietismi ed anzi con un piglio autoironico assai gradevole ed efficace.
Nel concerto di Santa Maria il musicista ha presentato da sé, volta per volta, i brani che si accingeva ad eseguire. Ha proposto un programma che spaziava dal Barocco al contemporaneo, partendo da Bach ed Handel per terminare con l’armeno Khacaturjan, amatissimo dal pianista ed alquanto impegnativo da eseguire.
Di Bach ha proposto la celeberrima ”Musica degli Angeli” e di Haendel “Passacaglia”, una forma musicale di origine spagnola il cui nome significa <passare la calle> ovvero la strada: musica quindi di chiara origine popolare elevata nel periodo barocco a genere colto. Dopo la sonata “Alla turca” di Mozart, lo spazio maggiore è stato offerto a Chopin, che ha concluso la prima parte del concerto, e a Beethoven, che ne ha aperto la seconda, seguito da Brahms, Sain-Saens e dagli spagnoli Enrique Granados ed Isaac Albeniz.
Molto soddisfatta l’associazione organizzatrice, che ha nominato Fabrizio Sandretto Socio Onorario de Ij Canteir.
Ad accompagnare ed inframmezzare il concerto è stato inserito, nell’intervallo, un intermezzo letterario a cura di Gian Pietro Bertoli, già insegnante di Liceo, sindaco di Pont e consigliere regionale, che ha presentato il suo libro “La Via dei Morti” dedicata a storie e leggende locali. Le ha accompagnate con un interessante inquadramento storico del sito di Santa Maria a partire dalla Presitoria. Il compito di leggere alcune delle sue poesie è stato invece svolto da Cristina Coppo, a lungo insegnante presso la Scuola Elementare di Pont ed ottima voce recitante in differenti occasioni.
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