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Fondi PNRR per l’asilo nido, l’ex Sindaco tuona: “Il Comune manda a quel paese 480mila euro”

Perché rinunciare a 480.000 euro che avrebbero permesso di ampliare l’asilo nido? Interviene l’ex primo cittadino che aveva promosso la partecipazione al bando durante la sua Amministrazione. E non le manda a dire...

asilo nido

Fondi PNRR per l’asilo nido, l’ex Sindaco tuona “Montanaro manda a quel paese 480mila euro”.

Perché rinunciare a 480.000 euro che avrebbero permesso di ampliare l’asilo nido di Montanaro? Per l’attuale Sindaco Antonino Careri non ci sono i requisiti di partecipazione al bando; per l’ex Sindaco Giovanni Ponchia, invece, è il risultato “dell’incapacità politico/amministrativo attuale”. Dov’è la verità?

Dopo il comunicato dell’Amministrazione Comunale di Montanaro che informava l’impossibilità tecnica di accedere ai fondi PNRR per l’ampliamento dell’asilo nido del paese, interviene l’ex sindaco Ponchia che aveva promosso la partecipazione al bando durante la sua Amministrazione.

L’ex Primo cittadino montanerese sulla sua pagine Facebook ufficiale ha commentato la vicenda con parole dure:

“Non è vero che i 480.000 € dei fondi del PNRR per l'ampliamento dell'asilo nido comunale non possono essere utilizzati. L'incapacità politico/amministrativa attuale imperversa.”

Asilo nido Montanaro nel caos

È ancora possibile accedere ai fondi PNRR, perché non è richiesto un progetto. L’attuale Amministrazione deve solo trovare un modo per ottenere quei fondi e non perdere un’importante opportunità per il Comune DI Montanaro.

Perché il Comune si è lasciato sfuggire quest’occasione?

“Il problema risiede nella volontà politica di voler aumentare i posti disponibili del nido di 20 bimbi, così come richiesto nella partecipazione al bando dalla nostra Amministrazione. 480.000 € non si possono "mandare a quel paese" con un semplice comunicato.”

Poi aggiunge, in merito all’uso di canali non istituzionali.

Giovanni Ponchia, ex sindaco di Montanaro

“La pagina Facebook, che utilizzano anche per i comunicati, non è un canale istituzionale e viola le norme sulla privacy. La usano per attaccare la mia Amministrazione e nominano persone senza chiederne il consenso. Tutto quello che dicono è denunciabile. Questo comportamento denota superficialità e poca competenza” – conclude.

Ma tornando alla questione dei fondi per l’asilo nido, nel post, Ponchia comunica ai cittadini di essersi attivato per opporsi a questo spreco di risorse che avrebbero un impatto positivo sulla comunità.

“In questi giorni ci siamo già attivati per superare la situazione momentanea di stallo, onde evitare che Montanaro debba rinunciare a partecipare al bando PNRR. –  l'ex primo cittadino è sicuro - La soluzione c'è ed io ed il mio gruppo di minoranza siamo pronti a collaborare per il bene del paese.”

Chi fine hanno fatto i fondi?

I fondi del PNRR sono tutt’altro che persi. L’ex Sindaco ha raccontato di aver sentito i tecnici, che hanno confermato la possibilità di trovare una soluzione.

Ma, nella peggiore delle ipotesi, come suggerisce sul suo canale social ufficiale: “Piuttosto che buttare al vento 480.000 euro, si può pensare di affiancare all'asilo attuale una nuova struttura.”

 

È ancora possibile accedere ai fondi PNRR.



Ma non è finita qui. Pare che la nuova Amministrazione stia trascurando un’opera già aggiudicata: il bacino di laminazione. Si tratta di un altro progetto firmato dalla precedente Amministrazione, che permetterebbe a Montanaro di essere al riparo dalle alluvioni.

Aspetto altrettanto importante, relativo a questo progetto, è la possibilità di sbloccare il piano regolatore.

Sia per i fondi PNRR per l’ampliamento dell’asilo che per il bacino di laminazione, si tratta di progetti avviati dalla precedente Amministrazione. Sorge inevitabilmente una domanda: è una ripicca contro Ponchia&Co.?

Perché rinunciare a quasi mezzo milione di euro di fondi che farebbero bene alla comunità?

Perché tenere bloccato un piano per la realizzazione di un’opera idraulica autofinanziata che metterebbe in sicurezza la città?

Dopotutto, l’attuale Amministrazione Careri, prima di vincere le elezioni aveva promosso una raccolta firme proprio contro la realizzazione del bacino. Quanto fa 1+1?

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