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San Benigno Canavese
14 Agosto 2024 - 21:30
Vi ricordate dell’impresa dei fratelli canavesani Fabiano e Dario Altobello che, partiti da San Benigno il 2 agosto si erano ripromessi di arrivare a Praga per sostenere la ricerca contro il cancro?
Ebbene sì, ce l'hanno fatta! Ieri, martedì 13 agosto, hanno raggiunto la capitale della Repubblica Ceca.
Il loro scatto fotografico proprio sotto l'orologio di Praga è la dimostrazione della riuscita della mitica impresa che li ha visti pedalare per 1450 chilometri, attraversando 5 nazioni, con la volontà di sostenere la Fondazione AIRC per la Ricerca sul Cancro.
L’obiettivo di questo lungo viaggio è stato proprio quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della ricerca contro il cancro e di raccogliere fondi per l’AIRC. I due fratelli, con la loro determinazione e il loro spirito di sacrificio, hanno dimostrato come lo sport possa essere uno strumento potente per fare del bene.
Alla domanda di commentare il lungo viaggio appena concluso i due fratelli hanno difficoltà a trovare le parole:
“Raccontarlo non è facile – spiegano i fratelli Altobello -perché dentro racchiude mille visioni e significati differenti. Ce l'abbiamo fatta, abbiamo tagliato il traguardo, il nostro “Torino-Praga tutto d’un fiato” è realtà compiuta. Profumi, emozioni, incontri, cartoline impresse e racconti da portarsi dietro per sempre.”
Questo non è solo il racconto di un viaggio all’insegna della solidarietà, ma anche il racconto di un’esperienza che i due fratelli hanno voluto vivere insieme, pedalando fianco a fianco:
“Condividere con mio fratello Dario questo viaggio è stato meraviglioso – spiega Fabiano -un'esperienza che chiunque dovrebbe avere il coraggio di fare, essere una cosa unica nei momenti facili ed in quelli difficile insegna e rafforza il rapporto e l'educazione che i nostri genitori ci hanno trasmesso e che a volte le opinioni contrastanti possono mettere alla prova nel corso della vita.
Abbiamo pedalato sapendo che il nostro era un obiettivo importante: quello di sensibilizzare rispetto al sostegno alla ricerca e nel tentativo di raccogliere fondi. Non ci fermeremo qui con le iniziative, ma voi fate altrettanto, non smettete di dare speranza e rinunciate a qualcosa di piccolo in nome della ricerca e del bene comune, solo così possiamo capire quanto sia importante aiutare chi ci sta vicino.”
I fratelli Altobello hanno voluto dedicare questa impresa alla “Zia Pasanina”, una persona a loro cara che ha combattuto contro il cancro.
“Ha combattuto come una leonessa ma ha deciso ad un certo punto che era giunto il tempo di smettere di soffrire e diventare una stella luminosa in cielo – scrivono sul loro blog - Questo gesto è un modo per onorare la sua memoria e per dare speranza a tutti coloro che stanno affrontando questa malattia.”
L’iniziativa dei fratelli Altobello ha riscosso un grande successo, grazie al sostegno di numerose persone e istituzioni fra cui le amministrazioni comunali di San Benigno e Volpiano. I sindaci dei due comuni, Alberto Graffino e Giovanni Panichelli, avevano accolto i due fratelli prima della partenza donando loro dei vessilli che li hanno accompagnati lungo tutta la traversata.
“Non vediamo l'ora di sventolare le bandiere in piazza Venceslao per ripagarci del Vostro supporto.” Avevano affermato i due fratelli al momento della consegna e così è stato. Con orgoglio hanno sventolato le bandiere dei loro comuni di residenza proprio sotto ai principali monumenti di Praga.
I sindaci dei due comuni hanno espresso la loro ammirazione per l’impegno dei due ciclisti e hanno sottolineato l’importanza di sostenere la ricerca sul cancro:
“La pedalata ha avuto lo scopo di sensibilizzare l'opinione pubblica – spiega Alberto Graffino, sindaco di San Benigno Canavese - ed il nostro Comune e quello di Volpiano hanno patrocinato con entusiasmo l'iniziativa. Vi invitiamo quindi a donare, perché i fondi sono la chiave per aiutare tutte le persone che in questo momento lottano per combattere la malattia.”
L’impresa dei fratelli Altobello è un esempio di come la passione, la determinazione e la solidarietà possano fare la differenza. Il loro viaggio è stato un successo non solo dal punto di vista sportivo, ma anche e soprattutto da quello umano.
“Pedalare non costa nulla – affermano Fabiano e Dario - se non un po' di fatica che siamo facilmente in grado di smaltire, mentre aiutare invece ci fa crescere e ci arricchisce continuamente”.
Un messaggio chiaro e semplice, che invita tutti noi a fare la nostra parte per sostenere una causa così importante.
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