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18 Luglio 2024 - 16:41
Candidati a sindaco...
E vabbè. Di fronte ad una città che boccheggia tra strade rotte e erba alta, tra serrande chiuse e commercianti allo sbando, tra uomini che dormono nei garage e disperazione che si respira a pieni polmoni, uno si immagina che consiglieri comunali di maggioranza e assessori siano tutti lì a lavorare per cercare di capire quali progettualità mettere in campo.
A capo chino per risolvere, se non proprio tutto, qualcosina.
Poveri illusi! Di che cosa stan parlando? Incredibile ma vero del dopo-Piastra. Insomma di chi si candiderà a sindaco al posto suo?
Di nomi se ne fanno almeno 4, anzi no 5. Si comincia con Miss preferenza Chiara Gaiola ma pare che lei stessa abbia più o meno fatto capire di non averne le capacità.
Si passa a Luca Rivoira a cui evidentemente fa piacere sentirselo dire ma i più sostengono preferisca far carriera in banca. Chi rimane? Beh! Carmen Vizzari, ex presidente del consiglio, oggi assessore.
E poi Daniele Volpatto. Sì! Proprio lui. E’ vero che ha deciso di dimettersi dal consiglio comunale dopo un risultato elettorale non troppo brillante, ma stando ai meglio informati, la sindaca Elena Piastra gli avrebbe promesso un posto in una delle Aziende Partecipate, al posto di Nino Daniel in Patrimonio.
Sarà vero? Non sarà vero? Vedremo! Certo è che la mossa assomiglia molto a quella che fecero nel loro tempo l’ex sindaco Giovanni Ossola con Aldo Corgiat, parcheggiato per un’intera consigliatura in Asm.
Finita qui? Non proprio. Negli incubi di qualcuno spunta una notte sì e l’altra pure, anche Caterina Greco, oggi consigliere comunale a Torino con delega al bilancio in Città Metropolitana.
E si ricomincerebbe da dove si era partiti la bellezza di 10 anni fa quando al suo nome si preferì quello di Fabrizio Puppo… Qualcuno se lo ricorda ancora? Fu in quel momento che cominciò la guerra interna che poi si materializzò con Piastra…
Tant’è! Tra i nodi da sciogliere quasi subito quello del nuovo segretario cittadino del Pd. Con le dimissioni di Nicolò Farinetto qualcuno ha pensato e fatto il nome di Matteo Cantamessa che però non a tutti sta bene considerando che la moglie Elena Ruzza è stata indicata come capogruppo in consiglio.
Ah già! Ci dimenticavamo di Piastra.
Che fine farà? Tornerà a fare l’insegnante, troverà un posto sicuro in Parlamento o si candiderà in Regione?
Tra le tre ipotesi la più probabile sembra la prima, a meno che la sindaca non riesca a fare sistema con chi nel PD, a Roma e a Torino, conta più di lei.
Per Roma dovrebbe dimettersi tra 3 anni, per la Regione No.
Fino ad oggi, incredibile ma vero, le ha sbagliate tutte, con Matteo Renzi, con Matteo Ricci e con la famiglia Gallo, attraverso Alessandro Scopel e Caterina Greco. Da qui in avanti evidentemente molto dipenderà dal caso e dalla fortuna.
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