Cerca

Ivrea

Ivrea e Beit Ummar: il "gemellaggio" ritrovato

La Città di Ivrea organizza lunedì 22 luglio p.v., alle ore 17.30, nella Sala del Consiglio Comunale un incontro in videoconferenza con i rappresentanti della città palestinese di Beit Ummar (Cisgiordania).

Beit Ummar, Ivrea

Ragazza palestinese

L'Amministrazione comunale di Ivrea organizza lunedì 22 luglio, alle ore 17.30, nella Sala del Consiglio un incontro in videoconferenza con i rappresentanti della città palestinese di Beit Ummar (Cisgiordania).

Ivrea e Beit Ummar, nel lontano 2002, avevano stretto un gemellaggio attraverso il progetto Varco di Pace – progetto che aveva visto attivamente coinvolta la società civile eporediese – con l’obiettivo di manifestare solidarietà alla popolazione palestinese, duramente colpita dalle tensioni create con la Seconda Intifada e la conseguente reazione militare israeliana, e di stringere legami con i movimenti pacifisti israeliani.

Il progetto aveva permesso di portare un aiuto concreto a un centro educativo per bambini e ragazzi e a un gruppo di sostegno alle donne di Beit Ummar, creando le condizioni per una proficua collaborazione fra le associazioni delle due cittadine e con l’organizzazione pacifista israeliana di Ta’ayush.

ragazzo palestinese

Oggi, la Città di Ivrea si propone, attraverso questo primo incontro a distanza, di riaprire quel canale di comunicazionegià costruito 22 anni fa, per capire in che modo possiamo oggi - nelle mutate condizioni geopolitiche e internazionali - tornare a dare una prova concreta di solidarietà fra popoli: un’occasione di dialogo e di conoscenza reciproca che si spera possa essere l’inizio di un cammino virtuoso per le rispettive cittadinanze.

Parteciperanno all’incontro - da remoto - i rappresentanti dell’Amministrazione e della società civile di Beit Ummar; saranno presenti il Sindaco, la Giunta e i Consiglieri comunali di Ivrea. Interverrà Paolo Piras, che, a nome del gruppo che aveva dato vita a Varco di Pace, ricostruirà il contesto in cui era nato il gemellaggio.

L’incontro sarà inoltre aperto al pubblico e verrà trasmesso in diretta streaming sul sito e sulla pagina Facebook del Comune di Ivrea. Nell'occasione sarà presentata una raccolta fondi da destinare a un intervento di sostegno alla popolazione di Beit Ummar.

La decisione di organizzare questo incontro in videoconferenza ha preso forma e sostanza nel corso di uno degli ultimi consigli comunali, in cui ci si è espressi a favore della piena autodeterminazione del popolo palestinese e dello Stato di Palestina. Obiettivo: due popoli in due Stati e un immediato cessate il fuoco a Gaza, in Cisgiordania e in Israele.

«Da piccola mi capitava di chiedere ai miei genitori perché accadessero le cose», aveva raccontato la consigliera comunale Vanessa Vidano. «Ricordo ancora quando vidi in TV le immagini del genocidio in Ruanda, e chiesi a mio padre perché non stessimo andando a fermarli, a fargli fare la pace. Mio padre mi rispose che quello era compito del nostro governo, ma che il nostro era dire al governo che quello che stavamo vedendo non ci piaceva, che era necessario agire per fermarlo. Quello che vorrei dire ai bambini di Ivrea è che il senso di questa mozione è proprio questo: dire al governo che quelle immagini che vediamo, quei volti senza nome, quei nomi senza volto, quei bimbi senza futuro, non li vogliamo più vedere».

Per arrivare al testo definitivo della mozione, si era chiesto aiuto alle associazioni e agli attivisti eporediesi solidali con la Palestina. La proposta, nata inizialmente come ordine del giorno, era stata poi trasformata in mozione grazie al lavoro del consigliere di minoranza Massimiliano De Stefano. Sua l'idea di aggiungere l'impegno ad organizzare una videoconferenza con i rappresentanti dell’amministrazione di Beit Ummar.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori