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Ivrea in azione
14 Luglio 2024 - 22:24
Carlo Calenda
“Oggi sette ore di discussione schietta, franca e sincera nella Direzione nazionale del partito. Abbiamo analizzato l'attuale momento politico dell'Italia, affrontato questioni rimaste in sospeso, riflettuto sull’ultima campagna elettorale e ribadito dove e come vogliamo migliorare. Abbiamo ribadito però una linea chiara e precisa: costruire un’area centrale, liberale e popolare della ragionevolezza contro lo scempio a cui assistiamo per cui la politica è ridotta a uno scontro continuo che non produce niente, anzi provoca immobilismo e declino. A contrastare e scongiurare tutto questo dedicheremo ogni nostra energia. Continueremo la fase d’ascolto. Riuniremo anche tutti i nostri dirigenti locali, gli amministratori del partito e, non appena sarò in piena forma, tornerò a girare sui territori, per continuare a costruire e lavorare insieme. Come ci siamo sempre detti, oggi più che mai, per l’alto mare aperto.”
Questo è quanto scrive pubblicamente Carlo Calenda al termine delle 7 ore di confronto durante il direttivo nazionale.
Azione quindi prosegue nella sua dimensione storica, dal giorno in cui fu fondata da Carlo Calenda e Matteo Richetti, giorno memorabile, soprattutto per chi come me ne ha sempre fatto parte, ancora prima che nascesse Azione, dalla fase embrionale, sin dai primi passi di Siamo Europei, dove ho assunto sin da subito un ruolo rappresentativo nel mio territorio.
Sono orgogliosamente fiero di essere fra i primi in Piemonte ad aver aderito al progetto liberale di Carlo Calenda. Le sue idee e le sue battaglie politiche non le ha mai compromesse, per nessun motivo, per nessuna contropartita.
Il Carlo che ho ascoltato ieri durante questo momento di confronto è stato il Carlo di sempre, molto chiaro e determinato, su come intende portare avanti il partito, per quanto alcuni facciano finta di non capire, definendolo per certi aspetti poco chiaro.
Nessuna accozzaglia per il tornaconto politico di qualcuno, nessuna alleanza strutturale, non ci sono le basi si entra come sempre nei temi e si valuta la compatibilità nei punti cardini e imprescindibili. Ha parlato di una fase di ascolto, anche della base, e questa è buona cosa.
L'indipendenza politica deve rimanere un punto fermo, si guarda ai contenuti a prescindere da chi sono i proponenti, questo è quanto sostiene il nostro segretario, la linea nazionale deve riflettere sui territori, soprattutto laddove ci sono amministratori di Azione che devono rimanere coerenti con la linea del partito.
Il direttivo nazionale di sabato è stato un momento di autocritica e di ripartenza.
Carlo insiste sull'intenzione di andare avanti nell'interesse del partito e con lo spirito di sempre. A me personalmente l'idea piace molto, e nessuno durante la discussione ha proposto alternative, quindi, con buona pace si va avanti netti e dritti come sempre.
Congratulazioni anche a Francesca Scarpato per la nomina a vice segretaria nazionale del partito, una nomina di merito per una persona che non si è mai sottratta e non si è mai risparmiata.
Carlo Calenda intende ripartire con una classe dirigente rinnovata. Azione più che mai ha bisogno di gente pura che sta con il partito per il partito, per quello che rappresenta e il motivo per il quale è nato. Come dice Carlo, c'è bisogno di più idealisti!
Dopo questo weekend romano, porto a casa molta fiducia, empatia ed entusiasmo, qualora ci fossero beghe interne, si risolvono chiarendosi, senza sedersi sulla riva del fiume, tanto da lì non passa nessuno.
Ciao!!
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