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Borgofranco d'Ivrea

Dopo la frana, riapre la strada che collega il Canavese al Biellese

A regolare il traffico è un senso unico alternato, ma il collegamento evita di allungare il tragitto di dieci chilometri

Dopo la frana, riaperta la strada che collega il Canavese al Biellese

Dopo quasi due mesi di chiusura forzata provocata da una frana, ieri, mercoledì 10 luglio, la Strada Provinciale 73, fondamentale via di collegamento tra il Canavese e il Biellese, è stata finalmente riaperta. L'interruzione è avvenuta la sera del 16 maggio, quando un tratto della montagna è franata, causando il crollo del muro di contenimento della strada. Fortunatamente, la strada era già stata chiusa dieci giorni prima grazie alla segnalazione tempestiva di un automobilista che aveva notato segni premonitori di cedimento.

Il muro, alto circa cinque metri, aveva mostrato segni di cedimento, con evidenti gonfiori e crepe. L'automobilista che ha notato queste anomalie ha prontamente avvisato i vigili del fuoco, che hanno evacuato due abitazioni vicine e richiesto la chiusura immediata della strada alla Città Metropolitana. Da allora, le due famiglie sfollate, tra cui una con un bambino, non hanno ancora potuto fare ritorno alle loro case, e non si prospetta un rientro a breve.

L'Intervento di Messa in Sicurezza

Il cantiere per la riapertura della strada è stato qualificato come di somma urgenza. Situato nei pressi della frazione Biò a Borgofranco d’Ivrea, l'intervento riguarda la messa in sicurezza del punto di convergenza tra la Strada Provinciale 73 della Serra e la 74 di Chiaverano. Il costo complessivo dell'operazione, approvato dal Consiglio metropolitano il 13 giugno, ammonta a 205.000 euro e prevede il ripristino della circolazione a senso unico alternato.

I Lavori Eseguiti

Il progetto include la realizzazione di un nuovo rilevato destinato a proteggere il piede del versante e la sede stradale da eventuali nuovi scivolamenti di materiale. Il terreno è stato posizionato dietro al rilevato, insieme a un muro, per garantire ulteriore protezione alla carreggiata. Nei giorni scorsi, è stato costruito un canale di gronda per la raccolta e lo smaltimento delle acque provenienti dal versante soprastante e riprofilata la nicchia di distacco della frana.

"La definitiva messa in sicurezza delle Provinciali 73 e 74 - spiegano i tecnici di Città Metropolitana - sarà ottenuta mediante una berlinese di micropali, che permetterà di sostenere il piede del versante, rimuovere il materiale franato e proteggere stabilmente la carreggiata".

La riapertura della strada, avvenuta ieri, rappresenta un passo fondamentale per il ripristino della normalità nella zona. Questo intervento è stato accolto con sollievo dalle comunità locali, che vedono in questa arteria un collegamento vitale per il traffico quotidiano e le attività economiche della regione.

"Dieci chilometri in meno al giorno!" commenta con soddisfazione una donna di Settimo Vittone che lavora a Biella. "Una sola corsia e semaforo all'altezza di Frazione Biò. Una sola corsia e semaforo in galleria, ma 10 km in meno!".

Il disagio è stato notevole anche perché la frana ha di fatto spezzato in due la frazione Biò costringendo i residenti ad un giro lunghissimo.

Tuttavia, mentre la circolazione è stata ripristinata, i lavori di messa in sicurezza del versante franoso sono ancora in corso, e sarà necessario attendere ulteriori sviluppi prima di poter considerare conclusa l'emergenza. Resta ancora attiva l'ordinanza di sgombero delle due case che si trovano proprio nei pressi della frana. 

"Bisognerà fare prima i lavori di messa in sicurezza del versante franoso. Per ora non sono neppure partiti quei lavori. Si è pensato solo alla strada. spiega il sindaco Fausto Francisca-. Difficile prevedere i tempi, sono opere eseguite da Città Metropolitana. Decidono loro come calendarizzarle".

Così due famiglie sono a tutt'oggi senza la loro casa. 

In conclusione, la riapertura della Strada Provinciale 73 segna un importante traguardo, ma la vigilanza e l'impegno delle autorità locali rimangono cruciali per garantire che i residenti possano tornare a vivere e lavorare in condizioni di piena sicurezza. La definitiva messa in sicurezza del versante franoso richiederà ulteriori interventi, ma la riapertura della strada rappresenta un primo, significativo passo verso il ritorno alla normalità.

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