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Verolengo

I soldi per il raddoppio del Sant'Anna non bastano! Cirio dove sei? Sindaci furiosi: "Siamo pronti a bloccare il ponte!"

Giachello e Ferrero di Crescentino scrivono a tutti gli enti interessati. Su 21 milioni di euro, ne mancherebbero 200 mila per partire con i lavori. Intanto ieri l'ennesimo incidente. Un anno fa la cerimonia con Cirio per brindare all'avvio del cantiere, ma tutto è ancora fermo!

Ponte Sant'Anna

I sindaci dei Comuni di Crescentino e Verolengo. Sullo sfondo il ponte Sant'Anna e nel cerchio le auto in coda per l'incidente di ieri

E' una storia infinita. Una storia su cui la politica discute da decenni, i sindaci pure. E con cui gli automobilisti che tutti i giorni transitano lungo la strada provinciale 31 bis, al confine tra le province di Torino e Vercelli, devono fare i conti.

Parliamo del raddoppio del ponte Sant'Anna di Verolengo, sulla Dora Baltea, al confine con il vicino comune di Crescentino.

Teatro di incidenti stradali più o meno gravi - in alcuni casi anche mortali, come quello che nei primi duemila sterminò un'intera famiglia di mamma, papà e figlia piccola - il ponte Sant'Anna è stato ieri, martedì 2 luglio 2024, teatro di un altro scontro. Che, fortunatamente, non ha avuto feriti se non lievi ma che ha provocato disagi alla circolazione, con chiusura della strada per la rimozione dei veicoli, e con il ritorno in auge di un interrogativo che sinora non ha avuto risposta: il ponte Sant'Anna non doveva essere "raddoppiato"?

Correva il 26 giugno 2023. Un anno fa.

Il Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, in un caldo pomeriggio d'inizio estate, accompagnato dall'allora consigliere regionale Gianluca Gavazza di Torrazza consegnò al sindaco di Verolengo, Luigi Borasio, la delibera approvata nella stessa mattinata dalla Giunta Regionale, con la quale venivano impegnati gli ultimi milioni di euro (2 milioni e mezzo ai quali si aggiunsero 1 milione di euro che Città Metropolitana di Torino inserì nella prossima variazione di bilancio e  mezzo milione di euro che arriverà dalla Provincia di Vercelli) che mancavano per la copertura totale dell’opera di ampliamento del ponte Sant’Anna. Costo complessivo dell'investimento: 21 milioni di euro.

Un intervento atteso e invocato da decenni dagli amministratori delle confinanti province di Torino e di Vercelli. Un’opera necessaria per reggere il traffico pesante (si parla di circa 7 mila mezzi al giorno) che quotidianamente lo attraversa.

La stretta di mano tra Cirio e l'allora sindaco di Verolengo Borasio

Per capirci: i camion che arrivano da Torino e devono raggiungere Genova, escono alla barriera di Rondissone e passano di qui per raggiungere Casale Monferrato e riprendere l’autostrada. Il solo tratto autostradale Rondissone, Santhià, Vercelli e Casale ha un costo di circa 40 euro. Un bel risparmio. 

Ma qui sulla SP 31bis due tir che si incrociano non passano, un camion e un trattore non passano, un tir e una macchina passano a stento e proprio questi “incroci pericolosi” negli anni sono stati causa di incidenti. 

Tornando a bomba, per celebrare l'evento dello stanziamento dei soldi finalmente necessari al raddoppio del collegamento vennero convocati tutti i sindaci del territorio, da Cavagnolo a Crescentino, passando per Brusasco e Verrua Savoia.

I sindaci intervenuti con le autorità regionali il 26 giugno 2023

Oggi, è passato un anno, e del potenziamento del ponte Sant'Anna non se ne è saputo più nulla.

"La Città Metropolitana di Torino non vuole assumersi l'onere della direzione dei lavori", stigmatizza Gianluca Gavazza, che dopo le ultime elezioni regionali non siede più a Palazzo Lascaris ma che ieri mattina era in coda tra i mezzi fermi sul ponte Sant'Anna.

Per questo Gavazza auspica un intervento dei neo consiglieri di Città Metro del territorio, Clara Marta di San Raffaele Cimena e del cugino Andrea Gavazza di Cavagnolo (che per la verità non ha ancora preso possesso dell'incarico, ndr), per sciogliere l'impasse.

La realtà però sembra essere ancora più ingarbugliata: pare infatti che all'appello manchino ancora dei soldi, nonostante lo stanziamento "monstre" di ulteriori quattro milioni di euro di un anno fa. Si mormora che in ballo ci siano altri 200 mila euro. Chi li mette?

Con un post su facebook di poche ore fa, il sindaco di Crescentino Vittorio Ferrero, anche lui, l'anno scorso, a Borgo Revel per accogliere Cirio e la bella notizia, annuncia battaglia.

 

"Il raddoppio del ponte è un’opera strategica che questo territorio attende da almeno 40 anni, ora non abbiamo più pazienza - inforca Ferrero -. Lo scorso anno, proprio in questo periodo, eravamo sul ponte insieme alla Regione Piemonte e alla Città Metropolitana di Torino per annunciare lo stanziamento di ulteriori 4 milioni di euro che erano necessari a coprire l’aumento dei costi e finalmente dare il via alla fase di appalto e poi di realizzazione. Oggi, sono trascorsi dodici mesi, e poco o nulla da allora si è mosso. Il progetto esecutivo è in fase di validazione ma pare che serviranno, forse, ulteriori risorse per coprire altri aumenti di costo.
Spero non sia così e mi auguro che entro l’anno sia avviata la fase di gara per l’affidamento dell’opera.
Nel 2001 questo intervento costava 6milioni di euro, oggi il quadro economico totale è lievitato a quasi 21 milioni. Se attendiamo ancora, oltre a continuare ad avere una viabilità pericolosa, quanto ci costerà?
Oggi, d’intesa con la collega Sindaco di Verolengo Rosanna Giachello, invieremo una lettera alla Regione Piemonte, alla Città Metropolitana di Torino, alla Provincia di Vercelli per la convocazione urgente, entro il mese di luglio, di un tavolo di confronto politico per capire lo stato di avanzamento della procedura. Se non avremo notizie, sono pronto a bloccare il ponte e, sono certo, ci saranno tante persone con me. Questo territorio non ha più pazienza!"
Di seguito la lettera che Ferrero e Rosanna Giachello, nel mentre subentrata a Borasio come sindaco di Verolengo, hanno inviato alla Regione Piemonte, alla Città Metropolitana di Torino e alla Provincia di Vercelli.

Rosanna Giachello neo sindaca di Verolengo

"Gentilissimi - si legge nella lettera di Ferrero e Giachello -, ieri mattina è avvenuto l’ennesimo incidente, fortunatamente senza feriti, sul ponte Sant’Anna sulla Dora Baltea. Il raddoppio del ponte è un’opera strategica che questo territorio attende da almeno 40 anni, ora non abbiamo più pazienza! Lo scorso anno, proprio in questo periodo, eravamo sul ponte insieme alla Regione Piemonte e alla Città Metropolitana di Torino per annunciare lo stanziamento di ulteriori 4 milioni di euro che erano necessari a coprire l’aumento dei costi e finalmente dare il via alla fase di appalto e poi di realizzazione. Oggi, sono trascorsi dodici mesi, e poco o nulla da allora si è mosso.
Il progetto esecutivo è in fase di validazione ma pare che serviranno, forse, ulteriori risorse per coprire altri aumenti di costo. Speriamo non sia così e ci auguriamo che entro l’anno sia avviata la fase di gara per l’affidamento dell’opera. Nel 2001 questo intervento costava 6milioni di euro, oggi il quadro economico totale è lievitato a quasi 21milioni.
Se attendiamo ancora, oltre a continuare ad avere una viabilità pericolosa, quanto ci costerà? Al fine di aggiornare le nostre comunità locali sullo stato di avanzamento dell’iter progettuale chiediamo la convocazione urgente, entro il mese di luglio, di un tavolo di confronto tecnico – politico. Se non avremo notizie, siamo pronti, insieme alle nostre comunità, a bloccare il ponte. Questo territorio non ha più pazienza!". 

Un po' di storia

Correvano gli anni Novanta quando per la prima volta si iniziò a parlare del raddoppio del Ponte Sant’Anna di Verolengo, costruito sulla Dora Baltea tra il 1884 e il 1886, che funge da collegamento tra la provincia di Torino e quella di Vercelli.

Nel 2020 la Città metropolitana di Torino ha approvato il progetto definitivo che prevede il consolidamento strutturale del ponte storico esistente, mantenendo una corsia di transito in direzione Crescentino e la realizzazione di una nuova struttura affiancata su cui transiterà il traffico in direzione opposta.

Contestualmente dovrà essere realizzato l'adeguamento della sezione stradale a monte e a valle del ponte per una lunghezza complessiva di circa 1,5 km, la realizzazione di una rotatoria al km 8+700 in prossimità dello svincolo per il centro abitato di Borgo Revel. e la creazione in affiancamento per tutto il tratto di una pista ciclabile.

In seguito, la Città metropolitana di Torino ha provveduto ad avviare la Conferenza dei servizi decisoria che, causa il periodo di emergenza sanitaria, ha portato alla chiusura dei lavori a dicembre 2021 e alla riapprovazione del progetto definitivo a febbraio del 2022. In seguito la Città metropolitana di Torino ha “dirottato”, verificata la compatibilità con le fonti di finanziamento, alcune delle opere in esso previste nell’intervento di manutenzione straordinaria del ponte esistente legato ai finanziamenti specifici sui ponti del PO e dei suoi affluenti (DM del 3 gennaio 2020) con un finanziamento di 3.500.00 euro.

Il costo complessivo del progetto era stimato in 13 milioni e 788mila euro, finanziato dalla Regione Piemonte tramite Scr e in quota parte da Rfi.

A causa dell'adeguamento dei prezzi, in particolare con la pubblicazione dell'edizione straordinaria di luglio 2022 del prezzario della Regione Piemonte, l’importo stanziato è risultato insufficiente.

All’appello mancavano ancora 4,5 milioni di euro, senza i quali la Città metropolitana non poteve procedere alla chiusura dei progetti esecutivi e Scr alla successiva verifica e validazione. 

I soldi sono arrivati l'anno scorso, ma pare non bastino.

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