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Rivarolo
19 Giugno 2024 - 11:25
In una serata intrisa di cultura e memoria, Giulia Depentor, esploratrice di cimiteri, ha inaugurato la rassegna letteraria estiva "I luoghi e la lettura" al Castello Malgrà. L'evento, promosso dalla Biblioteca comunale “Domenico Besso Marcheis” in collaborazione con l'Associazione “Amici del Castello Malgrà” e la libreria Il Punto, ha visto la partecipazione di un pubblico attento e curioso.
Giulia Depentor, esploratrice dei cimiteri per ricerche storiche e genealogiche, ha presentato il suo libro Immemoriam, pubblicato da Feltrinelli nel 2023. Questo volume, descritto dall'autrice come un vero e proprio atlante cimiteriale dell'Italia, offre una panoramica affascinante della storia collettiva e individuale del nostro Paese attraverso le lapidi e le architetture funerarie. Depentor ha condiviso con il pubblico le suggestioni architettoniche e decorative dei cimiteri, nonché le prospettive di lettura del rapporto con la morte.
La presentazione ha suscitato molte domande e curiosità tra i presenti, soprattutto riguardo all'approccio di Giulia nel visitare i camposanti e alcuni dei più famosi cimiteri descritti nel libro. L'interesse del pubblico si è focalizzato su come questi luoghi, spesso percepiti come tristi o macabri, possano invece rivelare storie affascinanti e profonde.
Il giorno successivo all'evento, Giulia Depentor ha visitato il cimitero di Rivarolo e il santuario di Santa Maria di Doblazio a Pont Canavese, continuando il suo viaggio tra memoria e storia.
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Depentor ha raccontato come è nata la sua passione per la genealogia e l'esplorazione dei cimiteri: "Nel lontano 2005, durante la pausa di attesa tra la laurea triennale e l’inizio della specialistica, ho improvvisamente deciso di costruire l’albero genealogico della mia famiglia e la cosa, come prevedibile, mi è presto sfuggita di mano. Per settimane, non ho fatto altro che rompere l’anima a preti e impiegati comunali del Triveneto per ottenere l’accesso a preziosi registri parrocchiali e atti di nascita. Ho importunato parenti anche di una certa età, intimandogli di dirmi con precisione le date di nascita e morte di antenati vissuti alla metà del 1800. Ho inviato lettere ai Depentor del mondo, obbligandoli a darmi retta e cercando di contagiarli con il mio sconsiderato entusiasmo".
Questa dedizione ha portato Giulia a scoprire che visitare i cimiteri, leggere le lapidi e osservare le foto dei defunti sono attività ricche di sorprese, un modo per conoscere culture e popoli.
"In questo libro, una sorta di atlante cimiteriale, vi porterò con me in giro per l’Italia a visitare cimiteri e luoghi legati alla morte, e ve ne racconterò storie, misteri, aneddoti e tradizioni. Andremo di fronte alle tombe di personaggi famosi, esploreremo cimiteri abbandonati su cui circolano strane leggende, ripercorreremo eventi della storia italiana, indagheremo su delitti rimasti senza colpevoli e racconteremo vicende quasi dimenticate."
Giulia Depentor conclude con una riflessione: "Se è vero, come dice qualcuno, che i cimiteri sono luoghi fatti dai vivi per i vivi e dove i morti in realtà c’entrano poco, è anche vero che tutte le storie, anche quelle apparentemente insignificanti, meritano di essere raccontate. E le storie, nei cimiteri, non finiscono mai."
Quella di Giulia è una passione sempre più diffusa. Il pensiero va subito alla canavesana Beatrice Dassano, autrice del podcast Picnic al cimitero in cui racconta le sue esplorazioni nei campisanti del Canavese.
Le prime puntate del podcast pubblicato su Sopify sono dedicate ai luoghi sacri di Mazzè, di Fiorano Canavese, di Chivasso e di Candia Canavese.
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