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17 Giugno 2024 - 11:58
Beatrice Dassano è un'insegnante di lingue, specializzata in inglese e tedesco, che insegna al liceo Botta di Ivrea. Tuttavia, ciò che la distingue non è solo la sua carriera accademica, ma una passione insolita e affascinante: l'amore per i cimiteri. Questa passione l'ha portata a creare e produrre ben tre podcast, il più recente dei quali si intitola "Picnic al Cimitero".
La passione di Beatrice per i cimiteri affonda le radici nella sua infanzia. Cresciuta in una famiglia dove la morte non è mai stata un tabù, Beatrice ha sempre considerato le visite ai cimiteri come parte integrante della vita. Accompagnata dai suoi nonni, Beatrice partecipava spesso a funerali e rosari, trasformando queste esperienze in vere e proprie esplorazioni genealogiche.
Beatrice Dassano, insegnante di Lingue
"Qual è il tuo primo ricordo di un cimitero?"
"Il mio primo ricordo è sicuramente nel cimitero di paese con la mia famiglia," racconta Beatrice. "Mi hanno sempre portato. La morte non è mai stata un tabù a casa nostra e questo ha contribuito a renderla una cosa molto normale, parte della vita. Ricordo da bambina, in compagnia dei miei nonni, quando partecipavo ai funerali e ai rosari. Mi piaceva quello che mi raccontavano, diventava un vero e proprio tour genealogico della famiglia."
Con il tempo, ciò che era iniziato come una semplice partecipazione a riti familiari si è evoluto in un interesse più profondo. Durante i suoi viaggi in Europa con i nonni, Beatrice iniziò a visitare cimiteri ovunque andasse.
"Quand'è che hai iniziato a visitare i cimiteri durante i viaggi?"
"Quando ero piccola, con i miei nonni andavamo spesso in giro per l'Europa. Loro avevano un camper e io cercavo sempre di farmi portare a visitare i cimiteri locali. Mi piaceva vedere come erano diverse le tombe dalle nostre. Anche nei viaggi è diventata una tappa quasi obbligata," spiega Beatrice.
Beatrice è particolarmente attratta dalle lapidi e dagli epitaffi. Le piace leggere le dediche e le iscrizioni sulle tombe, che spesso rivelano dettagli toccanti e personali sulla vita delle persone.
"Ricordi qualche epitaffio in particolare?"
"Ricordo un epitaffio di una bambina, una dedica struggente da parte dei suoi genitori che diceva: 'Il nostro cuore è vuoto come il tuo letto'. Mi ha colpito profondamente," dice Beatrice. "Un altro epitaffio che ricordo è quello di due giovani ventenni al cimitero di Ivrea. C'è una citazione sull'amore eterno che mi ha fatto pensare a una storia d'amore tragica".
Si tratta della tomba di Felice Griva e Ligurina Peona "Di anni XX - si legge sull'iscrizione - che uniti il 24 novembre 1878 eterna vollero in cielo e pura corona allo impaziente amore. I genitori inconsolabili".
Un'inscrizione che effettivamente fa pensare ad una storia d'amore tragica, alla Romeo e Giulietta.
L'idea di creare un podcast è nata quasi per caso. Beatrice ha sempre amato scrivere e ha deciso di condividere le sue esperienze e riflessioni sui cimiteri attraverso un medium più dinamico.
"Come è nato il podcast 'Picnic al Cimitero'?"
"Scrivo molto e ho pensato: perché non farlo diventare un podcast? Mi ero già cimentata con un podcast a Natale, quindi ho deciso di provare. È stato un esperimento divertente e mi piace dare voce alle mie sensazioni in modo più diretto," racconta Beatrice.
Il primo episodio di "Picnic al Cimitero" è dedicato al cimitero di Fiorano Canavese. Questo cimitero, costruito nel 1836 e abbandonato negli anni '30 del Novecento, ha un fascino particolare. Nonostante l'abbandono, le lapidi e le statue sono ben conservate, grazie anche all'intervento del FAI (Fondo Ambiente Italiano).
"Come descriveresti il cimitero di Fiorano Canavese?"
"È come un cimitero romantico inglese situato qui, nel Canavese," spiega Beatrice. "Ha questa distesa d'erba verde, lapidi e statue che spiccano. È un luogo che sembra uscito da un'altra epoca".
Clicca QUI per ascoltare la puntata di "Picnic al cimitero" dedicata a Fiorano Canavese e al suo Cimitero del Fiorentino.
Altri episodi del podcast trattano del cimitero di Mazzè, intitolato "Due passi sotto casa" dove Beatrice è rimasta colpita dalla foto di una donna degli anni '30, e del cimitero della Mandria di Chivasso, che conserva la memoria di soldati polacchi morti durante la Prima Guerra Mondiale. Si intitola "Mai rimpatriati".
Il podcast è un progetto in continua evoluzione. Beatrice ha in programma di visitare e raccontare altri cimiteri, sia in Italia che all'estero.
"Hai in mente nuovi episodi per il podcast?"
"L'ultima puntata pubblicata è su Candia Canavese. Si intitola "Sono io la Morte e porto corona", dal verso iniziale della celebre ballata di Angelo Branduardi. Ne ho già in mente uno dedicato ad Ivrea, e mi sposterò anche a Torino, al cimitero di San Pietro in Vincoli. Ci sono molti cimiteri che voglio esplorare," afferma Beatrice.
Nonostante la sua passione per i cimiteri, Beatrice non ha ancora condiviso apertamente questo interesse con i suoi studenti.
"I tuoi alunni sanno di questa tua passione?"
"Non ne ho ancora parlato apertamente. Lascio cadere qualche accenno, ma non sono sicura di come introdurre l'argomento" confessa Beatrice. "Penso che parlare della morte in modo sereno e consapevole sia importante. Fa parte della vita, e dobbiamo considerarla come tale. Spesso, durante queste passeggiate, queste mie esplorazioni porto ocn me i miei figli. E un picnic scappa sempre".
Beatrice con i suoi due bimbi in uno dei cimiteri visitati
Beatrice Dassano è un esempio di come una passione personale possa trasformarsi in un progetto creativo e significativo. Attraverso il suo podcast, offre una prospettiva unica sulla vita e sulla morte, invitando gli ascoltatori a riflettere sul valore della memoria e della storia.
"Picnic al Cimitero" è più di un semplice podcast; è un viaggio nell'anima dei luoghi e delle persone che li abitano, un invito a vedere i cimiteri non solo come luoghi di dolore, ma come specchi della cultura e della vita di una comunità.
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