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Cold Case
09 Giugno 2024 - 11:15
Elisa Gualandi aveva 53 anni nel giorno della scomparsa
"Elisa Gualandi è ancora una persona scomparsa. Il 6 giugno 2018 è uscita dalla sua nuova casa di PontCanavese, in provincia di Torino, per una passeggiata in paese, ma non è più rientrata. La Procura di Ivrea aveva aperto un'indagine per sequestro di persona contro ignoti. Qualcuno le ha fatto del male?".
Scrive così, la pagina facebook della trasmissione televisiva "Chi l'ha visto?".
E lo scrive per provare a tenere alta l'attenzione mediatica e investigativa su un caso irrisolto in Canavese.
Sono passati sei anni senza avere notizie di Elisa Gualandi.
E’ un "cold case" ormai quello dalla donna scomparsa da Pont Canavese il 6 giugno 2018 all'età, all'epoca, di 53 anni.
Uscita per andare a fare una passeggiata, di lei non si è saputo più nulla. Oggi i giornali nazionali sono tornati a parlare di Elisa Gualandi. Che fine ha fatto?
Elisa Gualandi si era trasferita da un mese a Pont Canavese
Quando la procura di Ivrea ha aperto un fascicolo di indagine, la prima ipotesi è stata quella di un rapimento.
A rafforzare questa pista era stata la testimonianza di una vicina, che aveva raccontato di aver visto la donna incontrare un uomo.
Un altro filone delle indagini ha avuto a che fare con i soldi: pare infatti che quando la donna è svanita nel nulla, siano svaniti anche i 100mila euro che aveva sul conto.
Infine, c’è l’ipotesi di un incidente: quando è scomparsa, Elisa Gualandi aveva con sé il cellulare. Se la donna avesse voluto far perdere le sue tracce, hanno ipotizzato gli investigatori, avrebbe con ogni probabilità lasciato il telefono a casa.
Una veduta di Pont Canavese
La donna viveva da sola in una casetta a Villanova di Pont Canavese, dove si era trasferita da circa un mese da Rivoli.
La famiglia inizialmente temeva che qualcuno l’avesse rapita, soprattutto dopo che la Procura di Ivrea aveva aperto un fascicolo di inchiesta a carico di ignoti con l’ipotesi di reato di sequestro di persona.
Pare infatti abbastanza certo che non si tratti di allontanamento volontario poiché, come confermato davanti alle telecamere della trasmissione “Chi l’ha visto?” dall’allora procuratore capo di Ivrea Giuseppe Ferrando, tutto fa ipotizzare che Elisa quella mattina fosse uscita per una camminata con l’intenzione di rincasare presto.
L'allora procuratore capo di Ivrea Giuseppe Ferrando
Cinquecento metri a piedi dalla sua nuova abitazione al centro del paese, dove è stata vista ma dove però le telecamere di videosorveglianza non hanno ripreso il suo passaggio. Come è possibile? L’ipotesi più plausibile è che dal punto in cui i cani molecolari hanno fiutato le sue ultime tracce la donna si sia spostata in auto.
Ma con chi? Qualcuno le ha dato un passaggio?
L’unica testimone-chiave che l’ha vista per ultima è stata la vicina di casa Maria, sua dirimpettaia. Ai carabinieri ha riferito di avere visto Elisa Gualandi uscire quella mattina e di avere scambiato con lei poche fugaci parole.
Sì! Ma a che ora? Prima disse tra le 9 e le 10, poi posticipò alle 11 del mattino.
Tuttavia sua nuora, Donea Lacramiora, intervistata dall’inviata del programma Rai, ha collocato temporalmente l’incontro con Elisa Gualandi alle 9:15.
Ma c’è dell’altro. C’è che diverse persone in paese dubitavano di lei, e alcuni testimoni avrebbero detto ai carabinieri di avere visto la donna ed il marito svuotare il bagagliaio dell’auto e caricarvi un grande sacco nero.
La Procura di Ivrea
“Dicono che ho messo Elisa con sacco nero grande, ma scherziamo? Io non ho niente da nascondere”, aveva commentato a microfoni accesi respingendo con forza tali insinuazioni.
“Ho perso il lavoro. Ho deciso di dedicarmi alle pulizie di casa. Mi sto liberando di oggetti voluminosi che non mi servono più... L’ho anche comunicato ai vigili”, aveva precisato.
A Villanova Elisa si era trasferita da circa un mese da Rivoli. Indipendente, autonoma, estroversa e sempre attiva, la donna in quella piccola dimora viveva con i suoi due amati gatti dai quali “mai si sarebbe separata”.
Amava fare passeggiate immersa nella natura ed era dedita a lavori manuali di uncinetto.
La sorella Silvia ne ha fornito una descrizione tale per cui appare davvero inverosimile che la donna possa essersi allontanata volontariamente abbandonando parenti ed animali, senza dir mezza parola e senza far trapelare questa sua insensata intenzione.
Il giorno in cui è uscita di casa, infatti, ha lasciato nell’abitazione i suoi documenti, il portafoglio e il telefono cellulare, come se fosse dovuta rientrare di lì a poco.
In casa le sorelle hanno potuto fare ingresso solo dopo aver chiesto l’intervento dei Carabinieri che hanno rotto un vetro per poter introdurvisi.
Le telecamere di "Chi l'ha visto?" a Pont Canavese nelle settimane immediatamente successive alla scomparsa
All’interno tutto era in ordine, niente fa ipotizzare caos o l’ingresso di estranei. Quel giorno Elisa prima di uscire aveva preparato anche i legumi per pranzo (altro elemento che fa ipotizzare il suo rientro a breve) e steso il bucato in terrazza.
Cosa o chi ha interrotto il suo cammino quella mattina?
“Chiederei alle persone che potrebbero averla incontrata di comunicarlo a Rai Tre o ai carabinieri - è l’appello della sorella Silvia, caduto purtroppo nel vuoto - Un indizio, una localizzazione. Non sappiamo in che stato sia. Se sia lucida. Sappiamo solo che non si è fatta viva con nessuno. La situazione comincia a farsi grave. Noi ti aspettiamo. Siamo qui. Abbiamo fatto di tutto, compreso comparire in tv. Farei qualsiasi cosa. Anche i gattini di stanno aspettando. Si chiedono dove sia la loro mamma. Stanno bene però sentono la tua mancanza….”.
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