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Ivrea in Azione

Quando a Ivrea c’era Disco International

Dobbiamo sostenere chi ancora investe in città e chi, con il proprio denaro, contribuisce a rendere ancora più bella e interessante la nostra Ivrea

Disco International a Ivrea

Disco International a Ivrea

Gli anni ‘80, un’epoca d’oro per la musica, patrimonio di tutti, anche per i giovani di oggi. La moda degli anni ‘80 è ritornata, e noi che l’abbiamo indossata abbiamo ancora la possibilità di farci un giro con jeans con il risvolto, una giacca dalle spalline imbottite e rivivere in età adulta momenti che ci ricordano quei tempi.

Gli anni ‘90, gli anni degli yuppies, sono quel decennio schiacciato tra la fine degli anni leggeri e spensierati, gli ‘80, e la voglia, quasi frenetica, di scoprire il fantomatico nuovo millennio, protagonista di fantasie e fantascienza.

Tutto era possibile e nuovo! C’erano ancora i diari, prima dei social, da tenere segreti con improbabili lucchetti; gli aperitivi si chiamavano happy hour e in provincia non erano ancora arrivati. I pomeriggi si passavano a fare merenda, si leggeva Cioè e si dava il numero di telefono di casa. Gli anni di Beverly Hills 90210, Dylan o Brandon, Kelly o Brenda? Degli Oasis, dei Nirvana e di Raf con Self Control, canzone che ha compiuto 40 anni.

Quella voglia dilagante diventava moda. Vi ricordate Ivrea quando Via Palestro era piena come fosse giovedì grasso? Le famose “vasche”, un giro fisso a Disco International da Maurizio Destefani e Alberto Salvarani; consumavamo le suole delle scarpe a forza di fare avanti e indietro in Via Palestro. Oggi, quando vado con mia moglie, al massimo ne facciamo due.

Manca la poesia o prevale il vuoto?

Cari lettori, possiamo riprenderci quegli anni pieni zeppi di cose che non siamo riusciti a vivere come volevamo. Facciamolo adesso, pensiamo a Ivrea che ama le sue vie del centro, che cerca di conquistarvi ad ogni vostra passeggiata, ogni piccolo negozio; una città che incanta con semplicità, col cibo e con il piccolo commercio. Dobbiamo sostenere chi ancora investe in città e chi, con il proprio denaro, contribuisce a rendere ancora più bella e interessante la nostra Ivrea.

Una città-cartolina che deve assolutamente riprendersi il cuore e farlo battere di nuovo a mille come allora... Nostalgico? No, forse solo cocciuto... Non può essere sempre tutto così veloce; una vasca deve diventare lunghissima da farci ricordare il passato, ma anche essere fiduciosi e curiosi del futuro, quello da lasciare in eredità ai nostri figli.

Ciao!!

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