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Ivrea e Chiaverano

Inquinamento lago Sirio: preoccupa solo l'area Canottieri

Oggi è arrivata una seconda nota dell'Arpa Piemonte

Inquinamento lago Sirio: preoccupa solo l'area Canottieri

Nonostante le preoccupazioni recenti, l'inquinamento del Lago Sirio non ha raggiunto livelli allarmanti. I controlli effettuati dall'Arpa Piemonte lo confermano.

In una nota firmata dai dirigenti Carlotta Musto e inviata oggi alle Amministrazioni comunali di Ivrea e Chiaverano, relativa ai campioni di acqua raccolti il 28 maggio, l'Arpa Piemonte ha comunicato che "i valori di concentrazione delle tossine algali (microcistine e nodularine totali) sono risultati inferiori al limite di quantificazione (<0.15 μg/l) per le zone di balneazione Canottieri e Moia-Scaricatore e pari a 0.185 μg/l per la zona di balneazione Araba, mentre il limite previsto dalla normativa per il divieto di balneazione è di 20 μg/l".

Le tossine algali sono quindi risultate ampiamente inferiori al limite previsto dalla normativa, rispetto al campionamento precedente, ad eccezione della zona Canottieri dove si presume che un accumulo dovuto alla corrente abbia alzato i valori.

L'allarme su una elevata concentrazione di cianobatteri era scattato il 21 maggio, spingendo il Comune di Ivrea a diffondere un avviso per mettere in guardia i bagnanti. I cianobatteri presenti appartengono al genere Aphanizomenon, noto per la sua potenziale produzione di cianotossine. Arpa ha sconsigliato di fare il bagno e di utilizzare l’acqua del lago per gli animali.

"I valori attuali non comportano divieti, ma i turisti vanno informati, anche con cartelli nei punti d’accesso alla spiaggia, che attività di balneazione e sportive in queste condizioni possono causare effetti locali reversibili, tra cui sintomi cutaneo-dermatologici, gastrointestinali e respiratori", aveva specificato Arpa.

In queste condizioni, a rischio sono soprattutto gli animali domestici che si avvicinano all'acqua: i cani, ad esempio, possono bere grandi quantità di acqua contaminata o, facendo il bagno, essere esposti indirettamente attraverso l’abitudine di leccarsi il pelo.

Arpa ha annunciato che effettuerà un’analisi microscopica con cadenza settimanale per monitorare la fioritura dei cianobatteri. "A seguito di ulteriori analisi nei prossimi giorni si verificherà se e come la situazione cambierà e si prenderanno i relativi provvedimenti", ha assicurato l'ente.

Il Lago Sirio di Ivrea ha affrontato diverse problematiche legate ai cianobatteri negli ultimi anni. In particolare, si ricorda un episodio significativo nel 2019.  L’eutrofizzazione si è accelerata negli ultimi anni a causa dell’aumento degli inquinanti (detersivi e fertilizzanti).

Nel 2022, il progetto LUIGI (Linking Urban and Inner Alpine Green Infrastructures), un'iniziativa europea che ha coinvolto la Città Metropolitana di Torino, ha incluso attività specifiche per la riqualificazione e la gestione sostenibile delle risorse idriche del Lago Sirio. Tra queste, proprio la mitigazione dei problemi legati ai cianobatteri.

Le attività del progetto hanno compreso interviste tecniche con attori locali sul tema "acqua e zone umide", workshop con le autorità amministrative per identificare i servizi ecosistemici locali e mostre pop-up per condividere le prime immagini e i risultati delle ricerche con la comunità locale.

Il progetto ha anche previsto la rimozione di acqua ricca di nutrienti dalle porzioni più profonde del lago e la realizzazione di un emissario integrato per migliorare la qualità dell'acqua e prevenire fioriture eccessive di cianobatteri.

Il Lago Sirio è un bacino naturale di origine glaciale con una superficie di circa 300.000 mq, una profondità di circa 45 metri e un volume di invaso di circa 5.250.000 metri cubi di acqua. Il lago ricade nel territorio del comune di Chiaverano per il 66,76% della sua superficie mentre il 33,24% è nel comune di Ivrea.

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