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Rifiuti: Ciriè è tra i migliori comuni in provincia di Torino per la raccolta differenziata

Ecco le percentuali di raccolta differenziata aggiornate al dicembre 2023

Rifiuti: Ciriè è tra i migliori comuni in provincia di Torino per la raccolta differenziata

Ciriè comune virtuoso: è una della città con il più alto tasso di raccolta differenziata in tutta la Città Metropolitana di Torino. 

È questo ciò che è emerso durante una delle ultime commissioni consiliari, incentrata ad aggiornare l’amministrazione sull’andamento della raccolta all’interno del CISA di Ciriè, il Consorzio di Area Vasta che in questo territorio si occupa dei rifiuti. 

“Stando a quanto afferma la Regione Piemonte, l’obiettivo da raggiungere entro il 2025 è di 126kg di rifiuto indifferenziato per abitante, cifra che entro il 2030 dovrà scendere a 100 kg - ha spiegato Mario Burocco, presidente del CISA - Ciriè attualmente è a 122 kg per abitante, quindi è un obiettivo già raggiunto. Stando alla raccolta differenziata, invece, per gli standard regionali entro il 2025 si dovrà arrivare al 70% e attualmente Ciriè è al 76%”. 

Un incremento, quello avvenuto nella Città dei D’Oria, che è aumentato di molto negli ultimi anni, passando dal 55% del 2017 fino all’attuale valore .

Mario Burocco, presidente del CISA

A influire su questo risultato è stata l’introduzione della TARIP (che ha sostituito la TARI), ovvero la tariffazione puntuale sui rifiuti. 

Il succo? I cittadini non “sborsano” più una percentuale fissa, ma pagano sulla base di quanto rifiuto indifferenziato effettivamente producono. 

Uno dei motivi per cui la tariffazione puntuale è stata introdotta è stato proprio quello di ridurre la produzione di rifiuti indifferenziati - continua Burocco - i risultati si vedono: siamo passati, come Consorzio, dalla produzione di 3500 tonnellate alle 2000 di adesso”. 

Ed è proprio la Città dei D’Oria che, stando ai dati aggiornati al dicembre 2023, riporta uno dei tassi di raccolta differenziata più alti di tutta la provincia di Torino con il suo 76%. 

Meglio di Ciriè soltanto alcune altre città del territorio, tra cui spiccano San Francesco al Campo (80%) e Chieri (86%).

La tariffazione puntuale, su tutto il territorio del Ciriacese, Alto Canavese e Valli di Lanzo, è stata inizialmente introdotta nel 2019 soltanto in 5 comuni. 

Uno dei principali obiettivi di questa scelta, con il passaggio da TARI a TARIP, è stata la diminuzione dei costi di smaltimento, cercando di ridurre la forbice tra quanto il Consorzio incassava dall’immondizia conferita e le spese sostenute per lo smaltimento. 

Il gap dal 2019 ad oggi si è di molto ridotto, per quanto i costi di smaltimento (a causa soprattutto dell’inflazione) attualmente restino leggermente più alti, situazione che con tutta probabilità determinerà nei prossimi consigli comunali la votazione in delibera (anche nella città dei D’Oria) di un aumento della TARIP. 

“Al netto di questo - ha aggiunto l’assessore all’Ambiente Barbara Re - per Ciriè la situazione è molto buona. Si può sempre fare meglio certo, ma molti degli obiettivi imposti dalle linee guida di Regione sono già stati raggiunti; percentuali di raccolta così alte indicano che anche nella mentalità delle persone è cambiato qualcosa, sia per quanto riguarda la differenziata che per i rifiuti pesanti, con una sempre maggiore fiducia nelle stazioni gratuite di conferimento”.

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