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San Raffaele Cimena
21 Aprile 2024 - 13:07
Enrico Buemi aveva 76 anni
L'improvvisa scomparsa di Enrico Buemi, 76 anni, senatore, travolto da un piccolo escavatore su cui stava lavorando ieri, sabato 20 aprile, a San Raffaele Cimena, dove vive, ha destato profondo cordoglio e commozione in tutta la politica piemontese e non solo.
Tanti gli attestati di vicinanza ai famigliari.
"Provo tristezza e dispiacere per la tragica scomparsa dell'ex senatore Enrico Buemi". Così il presidente del consiglio regionale del Piemonte, Stefano Allasia.
"Abbiamo condiviso esperienze e pezzi di storia e vita politica prima a San Mauro e San Raffaele Cimena e poi a Roma. Un uomo e un politico puntiglioso, a volte fin esagerato. Ma rispettoso e capace. Esprimo le mie più sentite condoglianze e quelle di tutto il Consiglio regionale alla famiglia, agli amici e conoscenti", conclude Allasia.
"Enrico Buemi era uno dei nostri dirigenti migliori. Ha lavorato e lottato per i valori della Giustizia Giusta e per le ragioni del socialismo democratico. Ho appreso con dolore della sua tragica scomparsa".
Bobo Craxi
Così Bobo Craxi, sui social, commenta la scomparsa del Senatore socialista. "La comunità socialista è sconvolta da una terribile tragedia che ci ha portato via Enrico Buemi - lo ricorda sempre sui social Enzo Maraio, segretario nazionale del Partito Socialista Italiano - un forte abbraccio alla famiglia e ai compagni torinesi".
"L'Associazione Marco Pannella esprime il suo più sentito cordoglio per la tragica scomparsa di Enrico Buemi, già parlamentare socialista e della Rosa nel Pugno. Enrico Buemi è stato iscritto al Partito Radicale per diversi anni ed è stato un politico che si è sempre battuto in difesa di leggi di libertà, per la laicità dello Stato e per la promozione dei Diritti Civili e Umani".
In una nota l'Associazione Marco Pannella ricorda così il senatore. L' associazione e gli iscritti al Partito Radicale di Torino e del Piemonte esprimono la loro vicinanza alla "sua famiglia e a coloro che insieme a lui hanno promosso iniziative politiche in Italia".
Enrico Buemi è rimasto vittima di un incidente mentre lavorava in un campo ieri, sabato 20 aprile, poco dopo le 14.
Stando alle prime ricostruzioni, Buemi si trovava nei campi alla guida di un escavatore quando sarebbe precipitato con il mezzo in un burrone, rimanendo schiacciato. Il Senatore era al lavoro per realizzare un muro dietro casa e proteggere la proprietà dalle frane.
L'incidente è avvenuto sul retro della sua abitazione, a cui si accede salendo sulla collina da via Carpanea.
Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118, i vigili del fuoco e l'elisoccorso, ma per Buemi non c'è stato nulla da fare.
La ricostruzione della dinamica è ora affidata ai carabinieri di Castiglione e allo Spresal.
Buemi aveva 76 anni, era un imprenditore titolare di un'azienda biomedicale a San Mauro Torinese.
La notizia della sua scomparsa sta facendo rapidamente il giro del torinese.
Il mezzo che ha travolto Buemi
Dopo aver conseguito il diploma di perito industriale a Torino, frequenta la facoltà di scienze politiche presso l'Università di Torino, senza però laurearsi. È iscritto all'albo dei giornalisti pubblicisti.
Dal 1970 al 1975, già giovane militante del Partito Comunista Italiano, ricopre la carica di assessore presso il comune di San Raffaele Cimena. Dal 1975 al 1987 è stato vicesindaco di San Mauro Torinese per il PCI, nelle cui liste era stato eletto consigliere della Provincia di Torino alle elezioni amministrative del 1980.
Enrico Buemi
Verso la fine degli anni Ottanta lascia il PCI e aderisce al Partito Socialista Italiano, nelle cui liste è rieletto consigliere comunale di San Mauro Torinese alle elezioni comunali del 1990.
Alle elezioni regionali in Piemonte del 1990 si candida nelle liste del PSI per la provincia di Torino, ottenendo 1601 preferenze e non risultando eletto.
Dopo la dissoluzione del PSI, si ricandida alle elezioni regionali in Piemonte del 1995 nel listino del candidato presidente della Lista Pannella-Riformatori Carmelo Palma, ma non è eletto, dato che la formazione si ferma al 2,04%.
Anche alle successive elezioni del 2000 si candida per i Socialisti Democratici Italiani per la provincia di Torino: ottiene 1340 preferenze, ma risulta il primo dei non eletti.
È eletto alla Camera dei deputati alle elezioni politiche del 2001 nel collegio di Settimo Torinese nelle file dell'Ulivo (in quota SDI), ottenendo il 50,72% e superando Leone Delfino della Casa delle Libertà (42,36%). Nel corso della XIV Legislatura è anche Segretario del gruppo SDI, membro della Commissione Giustizia e Presidente del Comitato Carceri della medesima Commissione.
In quella legislatura fu relatore della legge che diede luogo all'unico indulto concesso dal 1989.
Alle elezioni politiche del 2006 è nuovamente eletto deputato nella circoscrizione Piemonte 1 nelle liste della Rosa nel Pugno, che comprendeva SDI e Radicali Italiani. Diviene segretario della Federazione Provinciale di Torino dello SDI e componente dell'Esecutivo Nazionale dei Socialisti Democratici Italiani e della Rosa nel Pugno. Nella XV Legislatura è membro della Commissione Giustizia, della Giunta per le Autorizzazioni, e del Comitato Parlamentare per i Procedimenti d'Accusa.
Alle elezioni comunali del 2006 è candidato sindaco di San Mauro Torinese per il centrosinistra: ottiene il 35,89% ed è sconfitto dal candidato di centrodestra Giacomo Coggiola (58,84%), entra comunque in consiglio comunale.
Non è rieletto deputato alle elezioni politiche del 2008, dove è capolista del Partito Socialista Italiano nella circoscrizione Piemonte 1, ma lo 0,98% raccolto dalla lista a livello nazionale non permette l'assegnazione di seggi.
Enrico Buemi a San Mauro Torinese
In virtù dell'accordo elettorale tra PSI e PD, alle elezioni politiche del 2013 viene candidato alla Senato della Repubblica per la circoscrizione Piemonte nelle liste del Partito Democratico, risulta tuttavia il primo dei non eletti.
Il 22 maggio 2013 il Senato accoglie con 179 voti a favore, 67 contrari e 10 astenuti, espressi con scrutinio segreto, le dimissioni da senatore di Ignazio Marino, candidato sindaco di Roma per il centro-sinistra ed eletto nella circoscrizione Piemonte. Enrico Buemi gli subentra dunque come senatore della XVII legislatura.
Enrico Buemi, leader del Partito Socialista Italiano piemontese, siede tra i banchi di Palazzo Madama, nel gruppo Per le Autonomie - PSI - MAIE (di cui è vicepresidente), accanto al segretario nazionale Riccardo Nencini e a Fausto Guilherme Longo. È stato il terzo esponente del Partito Socialista Italiano a entrare al Senato, facendo salire a sette il numero dei socialisti presenti nei due rami del parlamento dopo le elezioni politiche del 2013.
Da membro della Giunta per le Elezioni si è detto contrario all'esame accelerato impresso nel settembre-ottobre 2013 per la decadenza di Silvio Berlusconi da senatore, proponendo di posticiparla una volta che la condanna interdittiva per il caso Mediaset fosse stata ricalcolata e divenuta definitiva: se accolto, il cosiddetto "lodo Buemi" avrebbe fatto slittare il voto finale sulla decadenza di tre-quattro mesi, applicando il codice penale invece della legge Severino. In ogni caso la proposta fu giudicata irricevibile.
Nel prosieguo dell'iter per la decadenza, il senatore Buemi nella seduta del 18 settembre 2013 votò a favore di questioni preliminari volte a deferire la questione della legge Severino alla Corte costituzionale: una volta respinte, ha votato per la decadenza di Berlusconi da senatore, così come anche in aula.
Enrico Buemi in conferenza stampa
Da primo firmatario e da relatore della legge 27 febbraio 2015, n.18, ha difeso la nuova legge sulla responsabilità civile dei giudici anche dopo la sua approvazione.
Alle elezioni politiche del 2018 è ricandidato al Senato nel collegio uninominale Piemonte - 02 (Moncalieri) per la coalizione di centro-sinistra (in quota PSI), dove ottiene il 23,24% ed è superato da Marzia Casolati del centrodestra (37,61%) e Marco Scibona del Movimento 5 Stelle (31,67%), e da capolista di Italia Europa Insieme (che comprendeva PSI, Federazione dei Verdi e Area Civica) nel collegio plurinominale Piemonte - 01, non risultando eletto in quanto la lista non supera lo sbarramento del 3%.
Non è ricandidato alle elezioni politiche del 2022.
Ricopriva l'incarico di responsabile regionale dell’Associazione Socialista Liberale.
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