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Germagnano:
19 Aprile 2024 - 22:56
Franco Airola e Mirella Mantini
Si è tenuto martedì 16 a Germagnano un consiglio comunale decisamente denso di tensioni.
Tra le questioni più dibattute, quella relativa a una apparente "scomparsa" di oltre 30.000 euro vincolati ad alcuni progetti.
"Il nostro gruppo di minoranza ha presentato un'interrogazione scritta perché nel bilancio sono scomparsi oltre 30mila euro vincolati alla bonifica della discarica dell'ex cartiera - commenta Franco Airola - Nel 2016, infatti, la precedente amministrazione aveva riscattato dalle fideiussioni di garanzia fatte contrarre al gestore per circa 830.000 euro. Soldi vincolati e finiti nelle casse del Comune dopo le varie Conferenze dei Servizi convocate dalla Provincia di Torino. Peccato che in questi oltre 7 anni di governo, questa amministrazione con quei soldi non abbia mai dato inizio alla bonifica, nonostante due progetti esecutivi e un incarico geologico mai eseguito! Ieri sera la Sindaca, che ha la delega alla gestione del Bilancio, non è stata in grado di dare spiegazioni, né sulla bonifica, né sul capitolo di bilancio nel quale sono finiti quei soldi! Non è stata neanche in grado di giustificare l'irregolarità della convocazione del Consiglio Comunale! Ci affidiamo alla provvidenza!".
Tra gli altri punti all'ordine del giorno proposti dalla giunta guidata dalla sindaca Mirella Mantini, ha suscitato particolare interesse l'approvazione del piano economico e finanziario relativo alla tassa sui rifiuti. Inoltre, sono state approvate alcune variazioni di bilancio al fine di garantire una migliore gestione delle risorse economiche del comune e favorire lo sviluppo del territorio.
LA CARTIERA DI GERMAGNANO
La Cartiera aperta sulle sponde della Stura nel 1865 fu acquisita dalle Cartiere Burgo spa mediante progressive acquisizioni di pacchetti azionari, fino al completo controllo della cartiera, detenuto fino al 1998.
L’Odissea della Cartiera di Germagnano inizia nel settembre del 1998 con il passaggio dalla Burgo al gruppo Spinoglio. Nel settembre 2007 viene rilevata dal gruppo Santalida e nel 2010 il gruppo indiano Saber decide di subentrare con un contratto di affitto di un anno e l’opportunità di esercitare un diritto di prelazione dopo dodici mesi di attività. La scadenza è fissata al 18 giugno del 2011, ma, due giorni prima, viene annunciato il disinvestimento della multinazionale di New Delhi.
Il motivo? Il costo della cellulosa, la lievitazione dei costi energetici e l’affitto dello stabilimento che avevano portato Saber in rosso di 8 milioni di euro.
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