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17 Aprile 2024 - 11:33
Non è un caso che dopo uno dei primi fine settimana di bel tempo, e anche di code nelle Valli di Lanzo, a sollevare la voce sia stato l’Osservatorio sulla Torino-Ceres, l’insieme di volontari e tecnici che ha seguito e vigilato sull’andamento dei lavori per la riapertura della linea.
“Un’apertura straordinaria della Germagnano-Ceres. Per salvare la viabilità delle Valli e l’estate 2024”. È questo il riassunto della proposta che negli scorsi giorni l’Osservatorio ha inviato in Regione Piemonte, all’Agenzia per la Mobilità e ai Sindaci di tutti i Comuni delle Valli di Lanzo.
“Una provocazione? Semmai un robusto spunto di discussione - spiegano i volontari - e l’idea che una chiara e forte volontà politica possa aiutare a determinare le condizioni per una apertura straordinaria della Germagnano-Ceres nell’estate 2024”.
E sì, perché la questione viabilità nelle Valli di Lanzo, oltre che con la Galleria Monte Basso, ha a che fare anche con un’altra questione: la Torino-Ceres. I treni della nuova linea, inaugurata nel gennaio di quest’anno, a causa di alcuni problemi ai passaggi a livello, al momento arrivano soltanto fino a Germagnano, da qui in poi sei deve procedere in pullman. Una situazione che, sommata alla chiusura del Monte Basso, va ad appesantire ancora di più il traffico su gomma (il tutto, sempre ammesso che i viaggiatori non scelgano direttamente di spostarsi in macchina).
“È importante sottolineare che un’altra estate si avvicina e i gravi nodi che hanno tormentato la bella stagione passata sono ben lontani dall’essere prossimi alla soluzione - spiegano dall’Osservatorio - la galleria Monte Basso lungo la SP1 resterà chiusa probabilmente ancora fino al 2025, dice la Città metropolitana. Le lunghissime code e le enormi criticità registrate lo scorso anno su tutta la rete viaria costituiscono un’enorme ipoteca non solo sulla qualità di vita dei residenti di tutti i Comuni delle Valli di Lanzo e aree limitrofe, ma anche sull’appetibilità e attrattività dell’intero territorio”.
Da qui, i volontari dell’Osservatorio avanzano la loro richiesta, articolata su due punti.
La locandina postata sul profilo social dell'Osservatorio
“Per questo proponiamo che si valuti quanto prima la riapertura eccezionale e straordinaria, anche solo nei fine settimana, della Germagnano-Ceres - dicono - la linea è ufficialmente sospesa ma non è ancora iniziato nessun lavoro, dunque con relativamente poca manutenzione è possibile rimetterla in condizione di ospitare traffico ferroviario; serve un serio ragionamento coi tecnici e una concreta volontà politica per consentire, in modalità specifiche e straordinarie, di far viaggiare di nuovo i treni e togliere auto dalle strade”.
Se i treni potessero circolare anche su questa parte della tratta, infatti, il traffico su gomma (che già presenta delle criticità) verrebbe alleggerito e non di poco.
“Chiediamo anche - aggiungono - che si ragioni su un collegamento tra Ceres e le alte Valli con dei pullman anche nei festivi: sarebbe inutile sostituire il servizio pubblico all’auto senza prevedere un collegamento tra il capolinea di Ceres e le alte valli nei giorni prefestivi e festivi; per questo occorre la regia dei Comuni montani e il sostegno della Regione e dell’Agenzia”.
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