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Settimo Torinese
07 Aprile 2024 - 07:00
Elena Piastra e Aldo Corgiat, Settimo Torinese
E' da un po' che non lo sentivamo e che non pubblichiamo i suoi graffianti editoriali. Ad un certo punto ci ha detto: "Non voglio che si dica che mi sono intromesso durante la campagna elettorale...". "Voglio starne fuori quanto più mi è possibile, senza alcun privilegio sulle pagine di un giornale".
Lui è Aldo Corgiat, l'ex sindaco. Impossibile farlo desistere. Non c'è stato nulla da fare. "Riprendo a scrivere dopo le elezioni...". Vabbè! Tant'è!
Epperò oggi, anzi no ieri, di fronte alle notizie che arrivavano dalla Procura di Torino e dopo una lettura dell'ordinanza in cui compaiono alcuni nomi illustri della politiche settimese tra cui quello della sindaca Elena Piastra, di Caterina Greco e Alessandro Scopel, proprio non abbiamo resistito. E' uno dei tanti filoni dell'operazione "Echidna" l'inchiesta sulla 'ndrangheta dei carabinieri del Ros e della Dda di Torino sfociata all'alba di giovedì scorso in nove ordini di custodia cautelare e in una raffica di perquisizioni.
Pronto Aldo Corgiat Loia? E allora? Hai saputo?
Certo che ho saputo. Ho anche letto. Dico che questa situazione noi (quelli espulsi dal PD nel 2016) la denunciamo da tempo. Che il Pd di Settimo avesse aperto le porte alla logica delle correnti interne e delle guerre per bande si sapeva ed è una responsabilità precisa del gruppo che gira attorno all’attuale Sindaca.
Tra le altre cose nell'ordinanza si parla di un incontro tra Massimo Fantini e Elena Piastra...
Credo che la Sindaca debba chiarire il contenuto o quanto meno gli argomenti trattati con i manager e gli imprenditori oggi sotto inchiesta. Tra le dichiarazioni inquietanti, inquietanti, invece, mi soffermerei su quella dell’ex consigliere comunale Alessandro Scopel e oggi nuovamente candidato del PD. Afferma di essere stato nominato amministratore della municipalizzata SAT perché legato alla corrente di Gallo. Al di là dei possibili risvolti giudiziari credo che la sindaca Piastra abbia il dovere di chiarire quali criteri abbia seguito per nominare i vertici delle due municipalizzate.
Due?
Alessandro Scopel e Nino Daniel
Ah ecco!
Il pd non può cavarsela circoscrivendo il tema alle liste di Torino. Anche a Settimo si vota e sta emergendo un quadro poco edificante. Il PD deve chiarire se intende confermare anche per il 2024 la stessa logica che portò alle liste e alla coalizione vincente nel 2019. Che può essere sintetizzata in "Ndo cojo cojo" per evitare di chiamarla voto di scambio.
In altre parole il Pd deve chiarire se intende anche a Settimo ripensare alla sua lista oppure se a Settimo vanno bene anche quelli Torino ritiene impresentabili... E poi...
E poi cosa?
C'è il Movimento Cinque Stelle che per 4 anni ha di fatto sostenuto la maggioranza e oggi ha annunciato la sua adesione alla coalizione. I vertici regionali hanno il dovere di chiarire se confermano questa scelta di stare in compagnia di chi in Regione è con la destra e a Settimo con la sinistra o di sostenere quelli che in questo momento paiono essere l’epicentro di un sistema definito inaccettabile da Chiara Appendino e Giuseppe Conte. È il momento della chiarezza poi potrebbe essere davvero troppo tardi.
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