AGGIORNAMENTI
Cerca
L'avvocato risponde
06 Aprile 2024 - 18:26
Buongiorno avvocato. Ho compiuto da poco i diciotto anni e vivo insieme ai miei genitori. Qualche giorno fa, tornato da scuola, ho deciso di rivelare a questi ultimi la mia omosessualità.
La notizia ha suscitato reazioni aggressive, sia verbali sia fisiche, nei miei confronti da parte di mio padre; reazioni in ordine alle quali mia madre ha assunto, dal canto suo, un atteggiamento di totale indifferenza. Quali sono le conseguenze giuridiche dei loro comportamenti?
Davide, Leini
Caro lettore, è evidente che Suo padre potrebbe essere chiamato a rispondere per gli agiti violenti perpetrati nei Suoi confronti. Infatti, se a seguito dell’aggressione Lei ha subito anche dei danni fisici, egli sarà chiamato a rispondere per il reato di lesioni personali; diversamente, in assenza di queste ultime, la condotta integrerà comunque gli estremi del reato di percosse. Per le medesime contestazioni, potrebbe altresì essere ritenuta responsabile Sua madre in quanto, anche laddove la stessa non ha assunto un ruolo attivo nella vicenda, tuttavia , il suo atteggiamento omissivo potrebbe aver rafforzato il proposito criminoso del coniuge conferendo, dunque, anche solo un contributo morale alla violenza inferta.
Inoltre, in un caso come quello da Lei sottoposto, il Tribunale di Milano, con una sentenza dell’ottobre del 2022, ha ritenuto di riconoscere un aggravamento sanzionatorio per le condotte aggressive poste in essere dagli imputati nei confronti della vittima omosessuale ravvisando l’applicabilità, anche alle forme di discriminazione sessuale, della circostanza aggravante di cui all’articolo 604 ter del nostro codice penale.
Bisogna sottolineare, comunque, che l’applicazione di tale aggravante nelle ipotesi in argomento non deve ritenersi giuridicamente scontata ma è rimessa alla sola discrezionalità del giudicante.
Stando al mero dettato letterale della norma che la disciplina, infatti, tale circostanza andrebbe ad aggravare il trattamento sanzionatorio dei reati commessi per le sole “finalità di discriminazione o di odio etnico, nazionale, razziale o religioso, ovvero al fine di agevolare l’attività di organizzazioni, associazioni, movimenti o gruppi che hanno tra i loro scopi le medesime finalità”, non considerando pertanto i casi di discriminazione legati alla omosessualità.
DELLO STESSO AUTORE
Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.