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Cronaca

Nel paesino del Canavese i giovani si ubriacano e fanno pipì in centro

I residenti sono esasperati, qualche giorno fa hanno incontrato il Sindaco

Nel paesino del Canavese i giovani si ubriacano e fanno pipì in centro

Le strade di San Benigno Canavese sono diventate teatro delle scorribande dei giovani: cantano, si ubriacano e fanno pipì in giro. La quiete della località è minacciata da una movida sempre più rumorosa, per queso la cittadinanza ha scelto di mobilitarsi con una raccolta firme di cui abbiamo parlato qualche settimana fa.

In varie aree del paese i ragazzini emettono schiamazzi e talvolta rendendosi responsabili di atti contro il patrimonio pubblico, ovvero violazioni del codice della strada, soste selvagge, l'uso di alcoolici da parte di minori, o rumori insopportabili per i residenti.

Ma la comunità non sta a guardare: un recente incontro ha visto residenti, forze dell'ordine e rappresentanti del Comune sedersi allo stesso tavolo per fronteggiare il nemico comune: il disturbo della quiete pubblica. I cittadini di San Benigno, armati di proposte e spirito costruttivo, hanno condiviso le loro esperienze, decidendo di fare fronte comune contro l'invasione notturna.

L'Amministrazione, capitanata dal sindaco Alberto Graffino, è già al lavoro per stemperare le note troppo alte della notte: un'ordinanza in cantiere punta a limitare i suoni molesti dopo certi orari, cercando di armare la quiete di nuove difese.

Mentre il Luogotenente Marco Scacco e il Commissario Fabio Proietti Savini annunciano una stretta collaborazione con la popolazione, emerge una questione delicata: come bilanciare il diritto alla vivacità giovanile con il bisogno di tranquillità dei residenti?

La risposta di San Benigno al dilemma è un piano d'azione che prevede più presenza sul territorio e un numero per le segnalazioni immediate, ma anche un invito: nessuna esitazione nel chiamare le forze dell'ordine, perché ogni minuto conta quando si tratta di riportare la calma.

Quest'estate, dunque, potrebbe suonare diversamente per San Benigno Canavese, con un sottofondo meno fragoroso, ma forse più armonioso per l'anima del Ricetto e dei suoi abitanti.

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