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Ivrea

Nasce il Parco dei 5 Laghi: è l'ultimo atto della legislatura Cirio

La Regione ha approvato la legge come ultimo punto dell'ultimo consiglio di questi cinque anni di governo

Nasce il Parco dei 5 Laghi: è l'ultimo atto della legislatura Cirio

Il Parco dei 5 Laghi è realtà. Proprio quando non ci credeva più nessuno, la legge che ne istituisce la nascita è stata approvata.

La votazione degli ultimi due punti è stata messa come ultimo punto della seduta di oggi. Ed è stato l'ultimo atto di questa legislatura guidata dal governatore Alberto Cirio.

Oggi, infatti, si è tenuto l'ultimo consiglio regionale di questi cinque anni. Il prossimo, fissato per giovedì 4 aprile, sarà un appuntamento di tipo istituzionale dedicato per lo più ai saluti e alla conclusione di questo lustro.

La legge approvata istituisce ufficialmente il Parco naturale dei cinque laghi di Ivrea: il territorio interessato allo sviluppo turistico e naturalistico e alla tutela è quello compreso tra i laghi Nero e Pistono, Campagna, San Michele e Sirio e riguarda i Comuni di Ivrea, Montalto Dora, Borgofranco d’Ivrea, Cascinette d’Ivrea e Chiaverano.

Capofila del progetto è Città Metropolitana: “Si è trattato di un percorso lungo, che Città metropolitana di Torino ha seguito con particolare impegno ed attenzione alla luce delle competenze che il nostro Ente esercita - commenta il vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo - ed ora siamo pronti per concordare con tutti gli Enti inetressati i passi necessari per far decollare dal 1 giugno il nuovo Parco, come previsto dalla normativa regionale, intensificando l’interlocuzione ed il confronto con i sindaci del territorio interessati, le realtà associative, la popolazione”.

La legge che porta la firma del vicepresidente della Regione Fabio Carosso, è stata approvata in Regione grazie al prezioso sostegno delle opposizioni.

"Il punto è stato approvato grazie al nostro appoggio - sottolinea il consigliere Pd Alberto Avetta -. Con grande senso di responsabilità abbiamo sempre dato il nostro voto. E anche oggi siamo rimasti fino all'ultimo. Non ci aspettavamo neppure noi che il punto sarebbe passato dopo i siparietti regalati dalla maggioranza nel corso delle precedenti votazioni, quando facevano mancare il numero legale. E' stato davvero un parto: il parto dei 5 Laghi".

"L’approvazione della legge istitutiva del Parco naturale dei cinque laghi di Ivrea è un risultato importante per Ivrea e l’eporediese che vede così concretizzarsi un progetto atteso da tempo - aggiunge Avetta - Nonostante la sciatteria delle destre (le cui divisioni si sono rivelate con tutta la loro forza!), grazie al contributo responsabile del Pd e delle opposizioni è stato varato un testo in grado di garantire un equilibrio tra l’esigenza della tutela naturalistica e quella altrettanto importante della fruibilità, aperta e sostenibile, di un’area di straordinaria bellezza e con grandi potenzialità dal punto di vista turistico. Una legge che ha avuto una gestazione lunga e complicata ma, grazie alla nostra perseveranza, alla fine siamo riusciti ad imporre la cosa giusta. Un risultato che premia chi ci ha sempre creduto, a cominciare dal sindaco di Ivrea Matteo Chiantore e dal sindaco di Cascinette Davide Guarino con tutti gli amministratori locali, oltre alle tante associazioni ed ai cittadini".

Il consigliere regionale Pd Alberto Avetta

Andrea Cane, consigliere della Lega e relatore della legge a firma del vicepresidente del consiglio regionale Fabio Carosso, dichiara: "E' stata una grande battaglia: ne è valsa la pena di questi mesi di travaso di bile. La legge è stata approvata all'ultimo secondo di votazione della legislatura".

Perché oggi? Cos'è cambiato rispetto alle scorse votazioni in cui non si è mai riusciti a raggiungere il numero legale?

"Nella politica come nella vita bisogna insistere fino alla fine - risponde Cane -. E' stato utile l'appoggio dei cinque sindaci che mi hanno appoggiato all'unanimità. E' stata utile la raccolta fondi lanciata su change.org. Le oltre mille firme arrivate e le ho stampate e consegnate al presidente del Consiglio Regionale per far capire quanto i territori ci tenessero a questo progetto".

Poi aggiunge: "Ho messo d'accordo tutti: da destra a sinistra e finalmente è stato raggiunto il numero legale di 23 consiglieri. Hanno votato tutti a favore. Per me questo non è un momento di polemica. L'importante è che sia passata la legge. Ora spero che rappresenti una piccola grande svolta nell'economia del territorio. Di sicuro male non farà agli agricoltori, ai residenti, ai turisti".

In un comunicato stampa appena diffuso, il consigliere Cane dichiara: “Per arrivare a questo risultato abbiamo concluso un percorso lungo ed articolato, che ha visto tavoli con tutti gli interlocutori coinvolti - commenta il relatore di maggioranza Andrea Cane, consigliere regionale in quota Lega di origini eporediesi - ma, recentemente, la Coldiretti della provincia di Torino aveva manifestato riserve riguardo all'istituzione del parco, sottolineando l'importanza della sostenibilità e della compatibilità tra sviluppo economico locale e preservazione dell'ambiente”.

Il consigliere della Lega Andrea Cane, relatore della legge

In questi mesi ho raccolto le diverse istanze riguardo alla gestione del futuro parco – prosegue Andrea Cane, responsabile Enti locali della Lega Salvini Piemonte - per verificare le adeguate risorse finanziarie e umane per gestire efficacemente il nuovo organismo: il timore di un possibile deficit di controlli relativi al rispetto delle normative da parte degli utenti del parco insieme alla necessità di promuovere il turismo, valorizzare i prodotti locali, sostenere le aziende agricole e migliorare le strutture di accoglienza turistica, dovranno chiaramente trovare risposte concrete e proattive. Proporrò strategie per garantire un accesso adeguato al parco, inclusi parcheggi esterni con navette elettriche, il piano comprenderà iniziative, eventi, una strategia di comunicazione e il supporto alle micro e piccole imprese, coinvolgendo la Città Metropolitana, gli Enti locali e le Associazioni interessate nel territorio del futuro Parco dei 5 Laghi di Ivrea con lo scopo di conciliare la conservazione dell'ambiente con lo sviluppo economico e sociale della regione. Oggi è un altro bel giorno per il futuro del nostro Canavese e provo una profonda soddisfazione personale per questo ennesimo risultato ottenuto, non certo facilmente, considerate le differenti opinioni: a fronte di ciò ringrazio i colleghi leghisti e anche quelli delle opposizioni che mi hanno supportato in questa vittoria che dedico principalmente al territorio”.

Soddisfatto il sindaco di Chiaverano Maurizio Fiorentini: "Ringrazio il consigliere regionale Andrea Cane per l'impegno che ci ha messo nel portare avanti un progetto che sembrava ormai destinato al fallimento".

Il sindaco di Chiaverano Maurizio Fiorentini

La nascita ufficiale del Parco sarà il 1° giugno: "Dopo 7 anni di lotta, lascerò al mio successore questo progetto importantissimo per il mio territorio. Chiederò come primo atto che venga messa una targa in memoria del cigno Baldassarre. Non fosse stato per quell'episodio oggi non saremmo qui a parlare del Parco".

UN PO' DI STORIA, ECCO COM'E' NATO IL PROGETTO

Già negli anni '80 si era discusso della costituzione del Parco, mai realizzato soprattutto per l'opposizione di chi vedeva nel Parco un impositore di vincoli.

In seguito, tutta l'area che oggi è Parco è stata assoggettata ad ogni tipo di vincolo naturalistico e paesaggistico (Rete Natura 2000, Zona Speciale di Conservazione Codice IT1110021 SIC, Oasi di Protezione n. 1 Ivrea - Cinque Laghi) tanto che, il fatto che quella che oggi è un'Oasi diventi Parco, non porterà alcun vincolo aggiuntivo a quelli già esistenti.

Nel 2016, a seguito dell'uccisione del cigno Baldassarre simbolo del Lago Sirio, l'Amministrazione Comunale di Chiaverano ha costituito un gruppo di lavoro insieme ad alcuni cittadini per riproporre l'idea del Parco. In seguito, il progetto è stato passato in gestione ai Sindaci dei cinque Comuni interessati (Borgofranco d'Ivrea, Cascinette d'Ivrea, Chiaverano, Ivrea e Montalto Dora) che hanno costituito un gruppo di lavoro coordinato da Giorgio Panattoni. Il primo passo fu l'inserimento del Parco nel Piano Strategico dell’Eporediese.

Il lavoro dei 5 comuni, insieme alla Città Metropolitana di Torino, ha portato, a fine 2019, a firmare congiuntamente un Protocollo d’intesa per l’esercizio delle funzioni inerenti il costituendo Parco.
La Città Metropolitana ha quindi predisposto un dossier di candidatura del Parco da affidare alla gestione della Città Metropolitana di Torino e senza oneri per la Regione Piemonte. Il dossier, doveva essere trasmesso alla Regione Piemonte nella primavera del 2020 ma, a causa della pandemia, è stato poi trasmesso ufficialmente nell'agosto del 2020.

La trasmissione del dossier riguardava la richiesta di istituzione del “Parco naturale dei 5 Laghi di Ivrea” quale area protetta ai sensi della L.R. 19/2009, classificandola, ai sensi dell’articolo 5, come “parco naturale a gestione provinciale” e inserendola pertanto nel sistema regionale delle aree protette previsto dall’art. 4 della stessa legge.

Dopo anni che si discuteva del Parco senza alcuna voce dissenziente, improvvisamente il 30 settembre 2021 Coldiretti diffonde un comunicato nel quale dichiara “No all’istituzione del parco naturale dei cinque laghi di Ivrea” perchè "Porterebbe nuovi vincoli e restrizioni per le attività agricole". In seguito, Coldiretti aggiungeva che la contrarietà era dovuta anche alle loro preoccupazioni per eventuali res trizioni nelle battute di contenimento dei cinghiali che già devastavano e continuano a devastare la zona.

Il 26 maggio 2022 si è tenuto un incontro ad Ivrea con la presenza dei 5 sindaci, della Città Metropolitana e delle tre associazioni che rappresentano gli agricoltori (CIA, Confagricoltura e Coldiretti). Da quell'incontro ne è derivato un documento nel quale si ribadiva la richiesta di procedere alla Costituzione del Parco. Il documento è stato firmato dai 5 comuni, dalla Città Metropolitana, da CIA e Confagricoltura. Solo Coldiretti non ha firmato.


A seguito di queste preoccupazioni la Città Metropolitana si è impegnata a redigere un apposito piano faunistico per eliminare ogni dubbio e perplessità in merito al contenimento dei cinghiali.


Il 15 settembre 2022 finalmente il dossier di candidatura è stato portato in approvazione in Giunta Regionale il dossier è stato poi trasmesso alla “V Commissione - Tutela dell’ambiente e impatto ambientale; risorse idriche; inquinamento; scarichi industriali e smaltimento rifiuti; sistemazione idrogeologica; protezione civile; parchi ed aree protette”.
Il 27 ottobre 2022 il CAL (Consiglio delle Autonomie Locali) ha espresso parere favorevole all’unanimità per il DDL n. 222 sull’istituzione del “Parco dei cinque laghi di Ivrea”.

Il 19 Ottobre 2023 finalmente il DDL viene approvato e licenziato a maggioranza dalla V commissione e, successivamente, è stato dato parere consultivo favorevole per le materie di competenza sul Documento di economia e finanza regionale 2024-2026.
Il 31 ottobre 2023 l'approvazione del DDL è stato messo all'ODG del Consiglio Regionale ma solo il 27 marzo si è arrivati all'approvazione.

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