AGGIORNAMENTI
Cerca
Ivrea in azione
20 Marzo 2024 - 16:23
Gianna Pentenero e il nuovo ospedale di Ivrea
Ivrea è strana: si parte in quarta solo quando i cittadini lo chiedono fortemente; altrimenti, regna un silenzio assordante. Ma, del resto, così sono tutte quelle città politicizzate che vivono di dinamiche e tatticismi per affrontare, o omettere, temi altamente sensibili e divisivi, sempre con parole e dichiarazioni edulcorate o fin troppo misurate.
Per quanto mi riguarda, ritengo che i cittadini debbano essere informati, a maggior ragione a ridosso delle prossime elezioni regionali, per poter votare con consapevolezza e per il bene del proprio territorio.
Il sindaco di Ivrea, ovviamente, non può entrare nel merito, ma sui grandi temi, soprattutto su quelli che riguardano l’intero territorio, ha il dovere di informare.
In questi ultimi anni, abbiamo avuto la sensazione di sostituirci ad alcune forze politiche e sociali che hanno preferito rimanere nel silenzio più assoluto; questo lo abbiamo fatto tramite la web community PiazzaEporedia, sempre in prima linea e molto attenta ai grandi temi.
In passato, tantissimi non hanno osato metterci la faccia. Anzi, sono stati pronti a criticare le iniziative in difesa dell’ospedale di Ivrea e della sanità pubblica del territorio con tutta la sua storia. Trovo altresì poco casuale il taglio del nastro del pronto soccorso di Cuorgnè 24h, ma questa è un’altra storia che, nonostante tutto, ha dei sottilissimi collegamenti.
Ad oggi, dopo le tantissime parole e le sfilate in pompa magna, la maggior parte delle forze politiche e dei futuri candidati, su alcuni temi, stanno assumendo un atteggiamento di basso profilo, poiché, essendo a ridosso delle prossime elezioni regionali, nessuno vuole correre il rischio di perdere consensi, neanche l’opposizione, come il Partito Democratico, che durante la discussione in fase di delibera, non ha partecipato al voto, altro non poteva fare, sostengono.
“Che se la smazzino fra di loro,” avranno pensato, “per questa operazione gestita male, anzi malissimo dalla giunta regionale.” Giusto per mettere d’accordo tutte le anime del PD, compreso Daniele Valle, che dell’ospedale di Ivrea non ne voleva sentir parlare.
Oggi, invece, anche loro, più che mai, come tutti gli altri sono chiamati a dire cosa pensano e se vogliono dare continuità alla delibera di giunta riguardante la collocazione del nuovo ospedale di Ivrea e alla messa a bando dall’ASL per la fase progettuale.
Fanno ancora eco le parole di Fratelli d’Italia, rappresentata dal rivalorese Fabrizio Bertot. Dichiarava che, una volta ottenuta la maggioranza in Regione, avrebbero capovolto la decisione deliberata dalla giunta Cirio. Sarebbe auspicabile che Lega, Fratelli d’Italia e Partito Democratico ci dicessero dove vogliono l’ospedale d’Ivrea, se le loro scelte sono ampiamente condivise e se intendono offrire continuità alla scelta politica tanto travagliata della giunta uscente. Lo dicano forte e chiaro, senza dichiarazioni ondivaghe prive di senso logico.
Lo dica anche la candidata presidente del Pd Gianna Pentenero che, per Chivasso, tanto ha fatto, a partire dall’ospedale e la sede legale.
Non ci abitueremo mai: nel nostro territorio vengono tutti a cercare voti, peccato che poi non sanno neanche quale fiume attraversa Ivrea.
Ciao!!
DELLO STESSO AUTORE
Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.