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Ivrea

Sette direttori artistici per una fiera... Tutti i grattacapi del sindaco?

Continua intanto il braccio di ferro con gli organizzatori. Spunta fuori il nome di Massimo Nicolotti

Matteo Chiantore

Matteo Chiantore

C'è molta attesa in città per conoscere il nome del direttore artistico che avrà il compito di occuparsi della patronale di San Savino. Al bando per la ricerca di un "direttore artistico" scaduto il 29 febbraio, e lanciato dal Comune alcune settimane fa, avrebbero risposto in 7, che non sono pochi e non sono neppure tutti di Ivrea.

In queste ore si controllerà la regolarità della documentazione ricevuta e poi, in giunta, si farà un nome e un cognome. In buona sostanza deciderà il sindaco.

"Tutta gente del mestiere" ci conferma, senza sbottonarsi più di tanto Matteo Chiantore.

Ed è stato proprio lui a pensare di inserire questa figura, che starà alla fiera come Amadeus al Festival di Sanremo, peraltro scatenando le ire di chi tradizionalmente viene chiamato ad occuparsi degli eventi e dei cavalli.

Morale?

Elvio Gambone di Eporedia 2024 e Renzo Galletto dell'Associazione Festa e Fiera di San Savino, che nell'ultima decennio si sono alternati nell'organizzazione, non l'hanno presa affatto bene. Anzi non l'hanno proprio digerita e hanno interpretato questo gesto come un atto di accusa, un modo come un altro per dire che non sono più all'altezza di certe cose...

"Il direttore artistico non cambia nulla rispetto a prima - insiste Chiantore cercando di raffreddare gli animi - È una risorsa in più che mettiamo a disposizione degli organizzatori. Un professionista che avrà il compito di coordinare e armonizzare la parte legata agli eventi ludici e culturali con la fiera equina, senza minimamente interferire con quest'ultimo aspetto della festa. Nessuna interferenza, anche se mi preme ricordare che i dettagli del programma sono sempre stati concordati con l'amministrazione comunale che su questo ha e deve avere voce in capitolo...".

Nella delibera, in verità, c'è scritto qualcosa di più:

"Dato atto che - si legge - le risorse umane non sono sufficienti ad assicurare tutte le attività correlate all'organizzazione della manifestazione, soprattutto per quanto concerne la vera e propria fiera equina, gli eventi ludici di contorno, e il tradizionale spettacolo pirotecnico, nonché per le attività di promozione turistico-territoriale...".

Nello specifico il Direttore Artistico avrà il compito di indirizzare e condurre il programma di eventi, coordinando tutte le attività previste nel programma assumendosi la responsabilità sullo svolgimento delle manifestazioni sotto il profilo artistico, quale “referente unico” in materia di contenuti e scelte artistiche…

Dovrà poi anche occuparsi della comunicazione, della grafica e e della ricerca di nuovi bandi di finanziamento.

Insomma un direttore che sta ai cavalli come Amadeus è stato al Festival di Sanremo.

Tutto chiaro? Eccome...

Almeno per Renzo Galletto che a più riprese ha già fatto sapere di non voler partecipare al bando

"Non so esattamente che cosa stia pensando l'Amministrazione comunale - aveva commentato con noi alcuni giorni fa - Due anni fa con Sertoli, si tentò l'esperimento di dividere i cavalli dalla parte ludica ma a mio parere fu uno spreco di soldi, un inutile dualismo. Lo scorso anno la patronale è stata un successo. Ci eravamo lasciati con me che chiedevo che si facesse, per il benessere dei cavalli, una scelta definitiva sul parco Dora Baltea, chiudendo tutti i contrasti con chi avrebbe voluto riportare gli eventi principali in centro città. Si trattava di attrezzare l'area di circa 40 mila metri quadrati, con l'acqua, la luce e i servizi igienici rendendola idonea ad ospitare questa e altre manifestazioni, per esempio i concerti. Chiantore mi era sembrato d'accordo ma non se n'è saputo più nulla... Mi aveva anche promesso che avrebbe sistemato l'area sotto il ponte con della ghiaia. Si sarebbero ottenuti altri 20 mila metri quadrati all'ombra per i box... Niente anche su questo".

Epperò adesso salta fuori che serve un direttore...

“Forse – stigmatizzava Gallettoa qualcuno sta sfuggendo che il programma è codificato. C’è una processione, la sfilata delle carrozze, il mercato della domenica, infine la fiera equina… I programmi si fanno con i soldi e se si vuole coinvolgere il centro città ce ne vanno di più. Ho speso 600 euro per il commercialista per rendicontare tutte le spese. Si fa in fretta ad arrivare a 50 mila euro, con i fuochi, i box per i cavalli, il piano sicurezza. Il Comune lo sa…”.

E Galletto tutto vuole fare salvo che mandarle a dire.

“Ai miei volontari, circa una trentina, dò una bottiglietta d’acqua e un panino. Difficile sostenere con loro la spesa di 5 mila euro a un Consulente chiamato per far cosa? Per farmi dire dove mettiamo le bancarelle in via Arduino?”.

Detto questo, Galletto, nel caso dovesse essere di nuovo la sua Associazione ad occuparsi della festa, un paio di cose vuole che siano chiare.

“Mi sembra eccessivo spendere 5 mila euro – aveva ribadito – Non ho niente in contrario sul Consulente del sindaco ma non sarà di certo il mio consulente. Per quel che mi riguarda voglio avere la massima autonomia nell’organizzare l’evento sulla base del programma. Sono convinto che San Savino possa diventare internazionale se si punta sul brand del cavallo e l’anno scorso ne abbiamo portati in città più di 140. Abbiamo anche portato otto pro loco e sono servite da supporto enogastronomico. Certo si può migliorare il mercato e aggiungere qualcosa, ma gli eventi costano e per un’orchestra scassata ci vanno non meno di due mila euro. Aggiungo (e chiudo) lo scorso anno per evitare le polemiche abbiamo pagato dei giudici dell’Olanda, anche quelli sono costati…”.

Il bando per l'organizzazione di San Savino scade il 18 marzo e  prevede un incarico triennale che consentirà al committente un orizzonte temporale più ampio in cui lavorare, programmare e cercare sponsor. Il contributo comunale è stato fissato in 50mila euro annui.

Ah! Giusto! Dimenticavamo. Nell'ambiente dei cavallanti circola con insistenza il nome di Massimo Nicolotti, che fino al 2015 è stato presidente dell'associazione Festa e fiera di San Savino e si è occupato di cavalli anche con Gambone. A chi glielo ha chiesto direttamente Nicolotti ha fatto capire di "cascare dalle nuvole" ma non si sa mai...

E se fosse lui a prendere il posto di Renzo Galletto? Boh!

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