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Parla un soccorritore del 118: "All'ospedale di Chivasso sono state spezzate delle vite, ci sono reparti gestiti da incompetenti"

Dopo la morte del baby calciatore di 12 anni emergono tanti racconti di "malasanità"

Parla un soccorritore del 118: "All'ospedale di Chivasso sono state spezzate delle vite, ci sono reparti gestiti da incompetenti"

Immagine di repertorio

Dopo la tragica scomparsa del baby calciatore, Andrea Vincenzi, 12 anni, rimandato a casa dall'ospedale di Chivasso e poi morto poco dopo, le segnalazioni su presunti casi di "malasanità" si sono moltiplicate. Testimonianze che, in particolare, riguardano i problemi del Pronto Soccorso.
La più importante arriva quasi dall'interno, tramite un post su Facebook di Samuele Stradella, consigliere comunale di Castiglione (e quindi concittadino di Andrea Vincenzi) ma sopratutto soccorritore del 118.
Per favore portatemi in qualsiasi Ospedale ma non a quello di Chivasso. Piuttosto rimango a casa“
"Queste - racconta Stradella - sono le parole che durante la mia esperienza di soccorritore 118 ero solito sentire dai pazienti. Ora, non sono un Medico purtroppo e non bisogna mai fare di tutta l’erba un fascio ma le cose che ho visto accadere in quell’Ospedale mi fanno riflettere. Dalle chiamate alle Forze dell’Ordine in piena notte perché la mia compagna ricoverata in quella struttura veniva screditata quando invece respirava con un solo polmone perché l’altro collassato, al sovraffollamento in Pronto Soccorso che impediva di espletare il servizio di barelliere addirittura per ore. Sono state salvate delle vite in quell’Ospedale ma altrettante ahimè sono state spezzateCi sono reparti molto validi ma altrettanti gestiti, mia opinione personale, da personale incompetente. Avendo vissuto in prima persona quella struttura non mi vergogno a divulgare quello che è il mio pensiero e le cause legali vinte parlano da sole.
Purtroppo devono accadere delle tragedie affinché cambi qualcosa, sempre che qualcosa effettivamente cambi".
Racconti più "comuni", invece, arrivano anche dai cittadini.
"Il pronto soccorso di Chivasso purtroppo non funziona! - scrive Sara - Io ho sporto denuncia ma nessuno ci ha mai chiamati! Mio nonno dimesso con diagnosi di lombosciatalgia alle ore 12.00 circa, l'ho portato io personalmente subito nel pomeriggio stesso al Giovanni Bosco, entrato di urgenza (ictus non preso in tempo emorragia celebrale e decesso) nessuno ha mai pagato per l'accaduto, nemmeno delle scuse! Ma l'Italia è questa!"
"Confermo... - scrive Nadia - l'estate scorsa hanno dimesso il mio papà con una forte emorragia in corso dicendoci che era nulla ....arrivata sul ponte di Chivasso o mi lanciavo giù direttamente oppure potevo solo più tornare al pronto soccorso come una furia con mio papà privo di sensi....ho scelto la seconda opzione anche se ero completamente fuori di me...ma non me ne pento... per fortuna i reparti invece tanto di cappello".
Sul caso del piccolo Andrea Vincenzi e sulle presunte mancanze del Pronto Soccorso di Chivasso è stata aperta un'inchiesta da parte della Procura di Ivrea che indaga per omicidio colposo.
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