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Cuorgnè
21 Febbraio 2024 - 00:57
L'asta pubblica per la villa confiscata al boss di 'ndrangheta si terrà il 28 marzo
E siamo al 4° tentativo!
Dopo l’insuccesso degli Avvisi Pubblici emessi in precedenza, il Comune di Cuorgnè prova ancora una volta a cercare un soggetto affidatario per “Villa Iaria” e le sue pertinenze, vale a dire per l’edificio in cui abitò a lungo il defunto boss della ‘Ndrangheta Giovanni Iaria, arrestato nel corso dell’Operazione Minotauro nel giugno 2011 e deceduto due anni più tardi in regime di detenzione.
L’immobile confiscato ed assegnato al Comune (che in un primo momento non lo aveva richiesto ma che era poi tornato sui propri passi) è stato destinato dall’amministrazione cuorgnatese alla realizzazione di un porgetto del “Dopo di Noi”.
Si prevede la creazione di unità abitative destinate a persone con disabilità medio-lieve e/o disturbi psichiatrici nonché l’attuazione di attività rivolte al territorio, in particolare alle fasce fragili, in ottica di inclusione e di prevenzione di altre forme di disagio, anche giovanili.
I beni in questione, tutti situati in Via Salgari, sono due unità immobiliari del valore di 309.000 e di 290.000 euro; un magazzino da 62.000 euro ed un’autorimessa che ne vale 38.000.
La villa confiscata al boss di 'ndrangheta a Cuorgnè
Hanno bisogno di interventi piuttosto importanti per essere rimessi in sesto, riguardanti le parti murarie, i serramenti, gli impianti e forse è questo uno dei motivi che hanno frenato finora i potenziali interessati.
Ad avanzare la propria proposta progettuale potevano essere e saranno anche in questa quarta occasione comunità, enti, associazioni rappresentative degli enti locali o di volontariato, cooperative sociali.
Dovranno possedere una comprovata esperienza nell’ambito della disabilità medio-lieve e/o dei disturbi psichiatrici, nella promozione dell’autonomia individuale e nella realizzazione di progetti rivolti all’inclusione sociale e lavorativa delle persone che vivono in condizioni di disabilità e/o con distrubi psichiatrici.
Avranno un peso anche la dimensione organizzativa, un basso turn-over e la residenza in zona dei dipendenti che si dovranno occupare del progetto. Occorre inoltre impegnarsi a cofinanziare per il 50% (ovvero con 50.396,55 euro) i lavori di ristrutturazione, per i quali la Regione ha concesso un contributo di 100.000 euro. La proposta progettuale dovrà inoltre concretizzarsi entro un anno dalla consegna del bene, pena la revoca della concessione.
Il Comune di Cuorgnè
I progetti andranno presentati entro le ore 12 del 28 marzo 2024 e verranno valutati in base a sei elementi con punteggio espresso in centesimi.
Le caratteristiche del soggetto proponente (finalità statutarie, curriculum) varranno fino a 25 punti; fino a 20 la capacità organizzativa, professionale ed economica. Si potranno ottenere un massimo di 15 punti per la specifica attenzione alle fasce deboli; 10 per l’esperienza di oltre tre anni nell’ambito dell’attività specifica; 15 per aver operato almeno cinque anni nel territorio del CISS 38. Se nessuna proposta progettuale conseguirà il punteggio minimo di 60 punti su 100, il Comune di Cuorgnè si riserva la facoltà di non procedere all’assegnazione.
Le clausole sono dunque sempre le stesse: l’unica variazione riguarda la durata, salita da 30 a 50 anni e questo indubiamente potrebbe favorire le richieste ma non è detto che basti. Come andrà a finire? Il rischio è che anche il presente Avviso Pubblico faccia la fine dei precedenti, emessi il primo alla fine del 2022, gli altri all’inizio ed alla fine del 2023.
Forse – chissà – andrebbe cambiato il tipo di progetto. L’amministrazione comunale è evidentemente affezionata al tema del “Dopo di Noi” e fa bene ad esserlo ma potrebbe essere proprio la complessità della tematica a ridurre la platea degli interessati.
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