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Come volevasi dimostrare

Devis abbandona la campagna (elettorale)

Alle comunali di Crescentino ci sarà un solo Ferrero: l'altro - come abbiamo scritto una settimana fa - ha già ritirato l'ipotesi di candidatura.

Devis abbandona la campagna (elettorale)

Devis Ferrero, candidato e ritirato

CRESCENTINO. La festa appena cominciata è già finita. Devis Ferrero, l'imprenditore (?) 45enne che mercoledì scorso aveva annunciato a mezzo stampa la sua candidatura a sindaco con una lista civica, ieri ha annunciato che essendo «sopraggiunti gravi motivi famigliari» non può «continuare questa avventura».
Nessuna sorpresa: che Ferrero avrebbe ritirato la candidatura (che comunque non aveva mai formalmente presentato) La Voce l'aveva già scritto venerdì scorso:

Quindi qui - qui dove la notizia l'avevamo già data - non avremmo nulla da aggiungere. La surreale vicenda si presta però a un paio di considerazioni.

La prima: Crescentino è una città in cui la pietà umana è virtù molto scarsa, e soccombe alla voglia di apparire e di intestarsi i successi (che poi tali non sono). Che Devis Ferrero non avesse né la capacità di stendere un programma amministrativo credibile e di organizzare una lista competitiva, né la solidità psicologica per affrontare quattro mesi di campagna elettorale era evidente. Eppure c'è chi si vanta di averlo “scoperto”, gli ha fatto credere di essere in grado di sostenere il ruolo, l'ha spinto alle spalle affinché entrasse in scena a prendersi applausi (pochi) e fischi (tanti) da anonimi vigliacchi, solo per avere qualche visualizzazione e qualche clic. Addirittura c'è uno - il solito mitomane che, siccome gestisce un blog, si illude che la vita politica crescentinese passi da casa sua - che è arrivato a scrivere «sono stato un po' il suo Amadeus, come Amadeus ha lanciato molte carriere»: ma stavolta la carriera della nuova stella è durata meno del Festival di Sanremo. Ammazza che fiuto, 'sto talent scout.
Candidarsi ad amministrare una città è un impegno serio, che necessita di studio e preparazione, e di anni di impegno a seguire - dall'interno o dall'esterno del Consiglio comunale - i problemi della collettività. E invece qui ci sono questi maghi da baraccone che solo per appagare il proprio narcisismo estraggono improbabili ed effimeri conigli dal cilindro.

La seconda: Crescentino è una città di comari da pianerottolo e di fenomeni da social network che si credono giornalisti. Già venerdì Devis Ferrero, pentito dell'avventata dichiarazione fatta pubblicare 48 ore prima, inviava messaggi con cui annunciava l'imminente ritiro della candidatura (uno, a favore degli scettici, l'abbiamo anche pubblicato su La Voce). Eppure ancora nel tardo pomeriggio di sabato il tenutario del blog che si crede l'oracolo di Delfi «smentiva ogni illazione»: tutte balle, Devis si candida eccome! E addirittura mercoledì (l'altroieri), sulle stesse pagine in cui una settimana prima aveva annunciato la candidatura, ancora si leggeva «Devis Ferrero sta lavorando alla lista», quando ormai era chiaro a tutti che il suo ritiro era questione di ore. E anche sul gruppo Facebook cittadino controllato - e costantemente censurato - dal vicesindaco di Fratelli d'Italia la notizia del passo indietro di Ferrero non passava. Il re (il candidato) era nudo (pronto al ritiro) da tempo, ma tutti continuavano a descriverne il bel vestito.
Il povero Devis dopo il suo quarto d'ora di (piccolissima) celebrità ora torna alle sue consuete occupazioni e alle sue grane familiari, ma il problema resta: tra incompetenti, narcisi e leccapiedi che scrivono, e anonimi impuniti che - proprio perché viene loro concesso l'anonimato - commentano e spernacchiano, lo stato della (cosiddetta) informazione a Crescentino continua ad essere indegno di un paese civile. Ma siccome a molti crescentinesi piace sguazzare nella fogna dell'anonimato e del pissi-pissi, questo è quello che si meritano.

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