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Protesta trattori a Sanremo, gli agricoltori del Canavese: "Amadeus e Fiorello non ci hanno risposto!"

La delegazione canavesana del Collettivo degli Agricoltori Autonomi non sarà presente oggi al presidio nella città dei fiori: "Abbiamo scritto alla RAI, nessuno si è degnato di risponderci. Solo il sindaco di Sanremo..."

Protesta trattori Sanremo

Gli agricoltori Canavesani lamentano di non aver ricevuto risposte dalla RAI. In foto Amadeus e Fiorello

A Sanremo per salire sul palco. Non a cantare, ma a raccontare perché è nata la protesta dei trattori. Per il momento però l'Ariston è off limits questa sera, venerdì 9 febbraio, per gli agricoltori arrivati da diverse regioni d'Italia anche se si continua a mediare per poter arrivare davanti alle telecamere del Festival. 

"Aspettiamo il comunicato degli agricoltori, sono tante le email arrivate, non sappiamo a chi poter dare una risposta: aspettiamo che ne arrivi una che Amadeus leggerà sul palco. La Rai è disponibile a portare a conoscenza del grande pubblico i problemi, le difficoltà, le richieste, siamo pronti a farlo. Quanto lo avremo, è pronto a leggerlo".

Lo spiega Fabrizio Casinelli, capo dell'ufficio stampa della Rai, in conferenza stampa a Sanremo, rispondendo ad Enrico Lucci di Striscia la Notizia che ha chiesto se avessero deciso di non far salire gli agricoltori sul palco "per paura della Meloni o di Lollobrigida".

Tra le email inviate all'ufficio stampa del Festival di Sanremo c'è anche quella che porta la firma dei rappresentanti del Collettivo degli Agricoltori Autonomi del Canavese Claudio Capirone e dell'Alessandrino Gabriele Ponzano.

"Noi manifesteremo - si legge nel testo della mail inviata, oltre che all'organizzazione RAI del Festival, anche al sindaco di Sanremo Alberto Banchieri - nel pieno rispetto della legalità e vorremmo portare la nostra voce sul palco dell'Ariston con dei nostri portavoce, siamo consapevoli che non sia facile ma le nostre aziende stanno morendo. Già un passaggio con Fiorello fuori dall'Ariston sarebbe sufficiente a dare visibilità al nostro problema".

La mail non ha però ricevuto risposta. Nè dall'ufficio stampa, nè da Amadeus, nè tantomeno da Fiorello. Solo il sindaco ha risposto cortesemente agli agricoltori piemontesi, sostenendo però di "avere le mani legate e di non poter fare nulla".

Risultato? Alla volta di Sanremo è partita solo la delegazione di Alessandria.

"Abbiamo deciso di non partire per Sanremo - spiega Claudio Capirone di Caluso in rappresentanza degli agricoltori canavesani -. Ringrazio il sindaco per la sua risposta, ma dalla RAI non ci hanno detto nulla. Nè un sì, nè un no. Per questo non partiamo: per andare a Sanremo ed essere relegati in un angolo, in una zona dove non ci vede nessuno, bè tanto vale portare la nostra protesta altrove. Il nostro obiettivo era portare pacificamente la nostra voce là dove c'era la giusta visibilità: se non è possibile, amen. Siamo già al lavoro per organizzare altri presidi come quello della scorsa settimana in Canavese o quello di Sito che si conclude proprio oggi".

La delegazione alessandrina è invece comunque partita all'alba per Sanremo. Con un po' di delusione nel cuore per non avere avuto risposte dalla RAI.

Sono una cinquantina in totale e parteciperanno al presidio autorizzato tra le 13 e le 17.

"Avremmo preferito essere vicino al palco dell'Ariston, andava bene anche fuori se non sopra e forse avremmo avuto una visibilità maggiore. Ora aspettiamo dei nostri colleghi, che vengono da Mondovì (già si trovano in provincia di Imperia, ndr) con una ventina di trattori: una parte arriverà qui e un'altra si fermerà al mercato dei Fiori".

Lo ha detto poco fa Gabriele Ponzano, fermo sulla passeggiata Trento Trieste di Sanremo, che in questi giorni è diventato il quartier generale degli agricoltori giunti per ottenere visibilità dal Festival.

"Al momento non è ancora chiaro se Amadeus leggerà, durante la serata, il comunicato concordato dalla categoria. Dopo le 17, partiamo e torniamo nelle nostre aziende, anche perché dobbiamo curare i nostri animali - prosegue -. Fino a ieri eravamo sicuri che leggesse questo comunicato che è già stato condiviso con gli altri agricoltori presenti a Sanremo. Speriamo che questo comunicato venga letto, perché è importante che gli italiani sappiano lo stato di sofferenza della nostra agricoltura". Ma ora che Sanremo è agli sgoccioli e che è svanita l'ipotesi di manifestare di fronte all'Ariston, gli agricoltori stanno pensando di andare a Roma. "Siamo pronti ad andare anche a Bruxelles - conclude Ponzano - a bordo dei nostri trattori".

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