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09 Febbraio 2024 - 06:00
Claudio Casacci con il suo meteorite da 25 chili
Proprio qualche giorno fa un bolide (una sorta di meteorite) è passato sopra i cieli del Canavese creando uno squarcio di luce nel cielo e lasciando tutti a bocca aperta. Da queste parti abita Claudio Casacci uno che di meteoriti se ne intende eccome: a casa ne ha 900, una vera e propria collezione.
Ce n’è anche uno, proveniente dall Namibia, che pesa 25 chili!
Claudio Casacci abita a San Benigno Canavese, è un esperto spaziale, ora è in pensione ma per anni ha lavorato per un’importante azienda del settore dell’aerospazio.
Gli è stato dedicato anche un asteroide: 4814 Casacci.
Cosa è successo l’altro giorno? È passato un bolide? È un fenomeno pericoloso?
Se ne vedono parecchie di queste cose, è stato uno dei tanti. Non è una cosa eccezionale. Era uno tra i più piccoli, non è stato trovato nessun frammento. Sappiamo che la sua corsa è finita nella zona del Verbano. Forse c’è qualche frammento piccolo oppure si è consumato tutto nell’atmosfera. Sulla perocolosità direi che dipende: possono essere pericolosi ma un conto sono frammenti di piccola taglia, roba da 10-15-20-30 metri che in qualche modo l’atmosfera riduce. Uno conto è quello caduto in Russia nel 2013: ha sprigionato un’energia equivalente ad una bomba atomica. Ce ne sono diverse in giro per il mondo di questi meteoriti, ringraziamo che ci sono oceani, deserti, spesso cadono lì”.
Cosa si può fare per difendersi dagli asteoroidi? Bombardarli?
Sparare contro un asteroide è un pericolo, si creano schegge impazzite, quello che si può tentare di fare è fare esplodere delle testate nucleari che ne deviino l’orbita. Ci sono studi in corso su tutti i modi per deviare un asteroide. Se ci viene contro però ci possiamo fare poco. Occorre, però, non fare allarmismi: la Comunità scientifica ha messo in sicurezza la terra, buona parte degli oggetti sono controllati, si sa dove sono, cosa fanno. Può succedere, poi, che un oggetto possa non essere visto e arrivare sulla terra. Celjabinsk, in Russia, un meteorite ha fatto disastri. In Arizona un meteorite ha fatto un buco di 2 km”.
Lei ha 900 pezzi di meteoriti: li ha cercati? Comprati? Dove li ha presi?
Alcuni li ho cercati, altri li ho comprati tramite apposite aste. Le campagne dove andarle a cercare sono in posti che ora sono zone di guerra, penso alla Libia, Israele. Si perde un sacco di questo materiale spaziale da poter studiare perché cadono in zone pericolose. È impensabile mettere in piedi una campagna per andare in Libia, in Israele, posti un po’ a rischio. Sono oggetti molto costosi”.
Claudio Casacci con alcuni pezzi di meteoriti
Ecco, quanto costa un pezzo di meteorite?
Marte può viaggiare 700-800 dollari a grammo e anche più, dipende dal meteorite. Io a casa ho frammenti di Marte, della Luna. In Namibia ne ho trovato uno da 25 chili, l’abbiamo ricostruito tutto. È stato trovato in una spedizione: hanno trovato un primo pezzo, e a 2 chilometri e mezzo c’era il secondo”.
E perchè sono così importanti questi pezzi?
Gli scienziati, tramite questi oggetti, possono avere informazioni sull’origine del sistema solare e dell’universo, si risale a cosa successo 14,5 milioni di anni fa, a quando è nato il sistema solare.
Cosa fa lei adesso? Cosa ha studiato nella vita? Dove ha lavorato?
Ho 66 anni, faccio parte dell’osservatorio astronomico di Cerreto Asti, mi sono occupato di Astronomia per 40 anni, ora sono in pensione. Ho studiato Astronomia. A casa ho una trentina di strumenti per osservare i pianeti, sul balcone ho un telescopio che è un Formula 1.
Continuiamo a parlare di meteoriti e corpi celesti: ma la notte di San Lorenzo? È vero che ci sono le stelle cadenti?
La nostra terra è bombardata da tonnellate di questi frammenti. Quando si osservano questi oggetti, soprattutto di sera, si può vedere che questi possono avere diverse tipologie di colorazione, dipende dalla composizione chimica dell’oggetto. Se si bruciano e non arriva nulla a terra continuano il loro viaggio nello spazio se entrano in atmosfera e cadono per terra sono meteoriti. Le stelle cadenti non sono altro che polveri delle comete. Sono dei corpi oscuri nel sistema solare, non hanno luce propria. Quando la cometa si avvicina al sole c’è l’origine della coda delle comete. Esistono due code: una coda di gas e una di polveri, quando si allungano, sopratutto la seconda, tendono a spezzarsi. C’è un rilascio in atmosfera di queste polveri cometarie, è il pulviscolo della polvere di comete che si incendia entrando in atmosfera. Detto ciò quella di San Lorenzo è una tradizione popolare. Ci sono comete tutto e stelle cadenti tutto l’anno”.
Il binocolo sul balcone di Claudio Casacci
Passiamo ad un’altra tradizione popolare: esistono altre forme di vita nello spazio?
In un universo grande come il nostro chi mi dice che non ci siano altre forme di vita? Tra gli obiettivi che ha la ricerca scientifica e astronomica c’è quello di capire se in altri sistemi planetari si è scoperta la vita. Ad oggi non ci sono le tecnologie per capire se ci sono altre forme di vita e in che forma. Io sono convinto come persona credente di non essere solo nell’universo. In che forma e in che maniera ci siano altre forme di vita non glielo so dire. Chi lo sa. Non immagino, però, un universo in cui c’è solo la terra abitata da qualcosa. Chi mi dice che non siamo noi gli ufo? La strada da fare è ancora lunga. Noi, per ora, conosciamo una parte molto piccola dell’universo. Ci sono pero degli asteroidi piemontesi”.
Cioè?
Si tratta di Piemonte, è grande più o meno come il Monviso (è il primo asteroide che porta il nome di una Regione). Poi ci sono Verbano, Barolo, Belgirate. Sono posti che hanno ospitato convegni legati agli asteroidi.
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