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Ivrea
09 Dicembre 2023 - 21:31
Regali sotto l'albero di Natale
Un Natale per tutti, anche per chi i soldi per un regalo non ce li ha. Per chi vive un momento di disagio o difficile. Per strappare il sorriso ad un bambino. A Ivrea cento ne pensano ma una ne fanno...
Ed è pensando al "cosiddetto" caffè sospeso che ad alcuni cittadini è venuto in mente che di "sospeso" ci potrebbe anche essere un "dono". Già! Perchè no?
Lo hanno detto all'assessora Patrizia Dal Santo è in men che non si dica l'Amministrazione comunale ha deciso di organizzare il Natale solidale. E sarà un Natale diverso.
A partire da lunedì 11 dicembre, tutti i giorni, dalle 16 alle 18, nell’atrio del Comune di Ivrea, un volontario accoglierà chi vorrà offrire un regalo “sospeso”: doni nuovi o quasi nuovi, impacchettati, con una dedica personalizzata (per un bambino o una bambina, un ragazzo o una ragazza, una famiglia…).
Sabato 23 dicembre, antivigilia di Natale, alle ore 16, i doni saranno disposti sotto l’albero di Natale davanti al Palazzo municipale per un momento di festa e di auguri, a cui tutta la cittadinanza è invitata. Allieteranno l’evento alcuni cori natalizi e potranno essere gustati i dolci distribuiti dai ragazzi dell’Associazione Piccolo Carro e/o messi a disposizione dagli esercenti di Piazza di Città.
“Sarà una occasione per ritrovarsi insieme, tra cittadini e cittadine, per rafforzare i legami di comunità che ci uniscono, nella gioia e nella festa - sottolinea l’Assessora alle Politiche Sociali e Vice Sindaca Patrizia Dal Santo - un momento di calore e di vicinanza, per un assaggio di Natale in compagnia, per chi a casa soffre la solitudine e la lontananza dei cari. Un gesto di condivisione con chi attraversa un momento difficile e fa fatica a trovare le risorse per festeggiare.”
Per chi desidera partecipare offrendo un proprio dono e vuole avere maggiori informazioni sull’iniziativa è a disposizione il numero: 0125-410 224 dell’Ufficio Politiche Sociali.
Il caffè sospeso (in napoletano 'O cafè suspiso) è un'abitudine filantropica e solidale, un tempo viva nella tradizione sociale di Napoli. Viene posto in essere dagli avventori dei bar del capoluogo campano mediante il dono della consumazione di una tazzina di caffè espresso a beneficio di uno sconosciuto.
Quando un cliente ordina un caffè sospeso, si trova a pagare due caffè pur ricevendone uno solo. In questo modo, quando una persona bisognosa entra nel bar può chiedere se c'è un caffè sospeso: in caso affermativo, riceve la consumazione di una tazzina di caffè come se gli fosse stata offerta dal primo cliente. Questa tradizione è stata un'usanza viva nella società napoletana per diversi anni, ma poi ha conosciuto un declino.
Secondo lo scrittore Riccardo Pazzaglia, la tradizione avrebbe origine dalle dispute che sorgevano al momento di pagare il caffè tra gruppi, amici, o conoscenti, incontrati al bar: poteva succedere, allora, che nell'incertezza tra chi aveva consumato e chi riteneva di dover pagare per gli altri, si finisse per pagare un caffè che non era stato consumato. In tal caso, non si chiedeva indietro il credito che ne scaturiva, ma si lasciava valida l'offerta a beneficio di uno sconosciuto. Questa usanza faceva parte di un repertorio di gesti coesivi e solidali che erano in uso nella società napoletana, tra cui il cosiddetto "acino di fuoco", un tizzone portato sulla paletta che, nei cortili napoletani, veniva offerto da chi aveva già acceso il focolare in ore più mattiniere, a beneficio degli altri coinquilini che potevano risparmiare il consumo dei fiammiferi.
Nel 2008, lo scrittore Luciano De Crescenzo ha raccolto ed elaborato una serie di articoli di giornali, considerazioni e aneddoti sul tema, intitolandoli Il caffè sospeso.
Il 10 dicembre 2011 la "Rete del Caffè Sospeso" ha istituito la "Giornata del Caffè Sospeso" con l'appoggio di diverse associazioni culturali.
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