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04 Novembre 2023 - 12:40
Nucleare
"La nostra città viene continuamente tirata in ballo per questioni inerenti i rifiuti radioattivi: tutto questo non è accettabile, stante l'evidente inidoneità del territorio a ospitarli in maniera temporanea o definitiva".
Così, in una nota, il circolo Pd di Trino, a proposito dell'ipotesi che all'interno della ex centrale nucleare Enrico Fermi vengano sistemati 8 contenitori con all'interno le scorie radioattive ad alta attività appartenute ai siti nucleari italiani e riprocessate all'estero.
Una possibilità illustrata a fine ottobre dalla società Westinghouse durante un'audizione alla Camera dei Deputati, e ripresa da Legambiente Trino.
"Mentre tutti gli sforzi dovrebbero essere indirizzati verso lo smantellamento e la chiusura della stagione nucleare a Trino - proseguono dal Pd - rischia di accadere esattamente il contrario. Di fronte a certe proposte, sbagliate e inaccettabili, spereremmo ci fosse una reazione univoca e chiara da parte di chi amministra Trino. Ma anche dai Comuni limitrofi, oltre alle Province e alla Regione Piemonte. Un chiaro 'no', a tutela della Bassa Vercellese e del Monferrato, in difesa di chi qui vive e lavora".
ANDREA VIGHETTI SEGRETARIO PD TRINO
"Noi - concludono - siamo nettamente contrari al trasformare Trino nel sito in cui portare tutte le scorie radioattive italiane, e siamo pronti a mettere in campo tutte le nostre energie per evitare scenari che compromettano il futuro della città".
L'ipotesi di utilizzo dell'area radiologica della centrale trinese come deposito temporaneo è stata fatta in attesa della costruzione del Deposito nazionale unico delle scorie radioattive.
"Per Trino - riferiscono gli ambientalisti - ci mancava solo più questa iniziativa. Noi non ci stancheremo mai di dirlo: si tratta di aree non idonee e non autorizzabili, né per la proposta Westinghouse, né per il Deposito nazionale unico".
La centrale Fermi di Trino
Di fatto si propone di mettere nell’edificio di contenimento, ancora da svuotare, della ex centrale nucleare di Trino, 8 cask che dovrebbero contenere tutti i rifiuti radioattivi ad alta attività, sia quelli nazionali, sia quelli italiani oggi all’estero.
"La cinica proposta di Westinghouse non fa una grinza (si fa per dire!), quello che stona – proseguono gli ambientalisti in una nota stampa – è l’atteggiamento del sindaco di Trino. In entrambi i casi, sia per il Deposito definitivo Nazionale che per il Deposito Temporaneo “Westinghouse” della Enrico Fermi, non ci stancheremo mai di dirlo, si tratta di aree inidonee e non autorizzabili, a meno che la brutta politica (nazionale e locale) non abbia già stabilito che Trino, il Basso Vercellese ed il Monferrato casalese, siano territori definitivamente sacrificabili sull’altare del nucleare pregresso e a favore delle ambizioni politiche e partitiche di Daniele Pane".
Daniele Pane sindaco di Trino
Il sindaco di Trino, dal canto suo, precisa che si tratta di una possibilità espressa in un'audizione di Westinghouse alla Camera "non concordata o condivisa con il Comune di Trino: eventualmente sarà il governo ad occuparsene, se verrà presa in considerazione. Ci sono ritardi sul Deposito unico, scadono i contratti con Francia e Inghilterra, e loro fanno giustamente una proposta".
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