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L'appello

A.A.A. Cercasi famiglie disposte ad adottare i cani sequestrati nell'allevamento abusivo

L'ENPA di Torino ha lanciato il messaggio sui social. I cani sono di diverse razze

A.A.A. Cercasi famiglie disposte ad adottare i cani sequestrati nell'allevamento abusivo
A.A.A. cercasi padroni affettuosi per i cani sequestrati dall'allevamento abusivo di Chivasso lo scorso 19 ottobre.
E' l'annuncio pubblicato online dall'Enpa di Torino, cui sono stati affidati in custodia giudiziaria venti dei cento cani sequestrati a Chivasso.
"Oltre a Zampa - si legge nell'annuncio dell'Enpa di Torino -, un meticcio bassottoide con un carattere meraviglioso, nato nel 2015, gli altri sono nati tra il 2019 e il 2023. Nei prossimi giorni ci organizzeremo per i colloqui pre-adozione".
Le razze presenti sono: diversi bassotti, maltesi (1 maschio e 1 femmina), yorkshire (1 maschio e 1 femmina), 1 pinscher femmina, 3 labrador (2 femmine, la beige del 2016, la marrone del 2019 e un maschio fulvo del 2021).
"Specifichiamo - spiegano dall'ente di protezione animali - che i cani sono ancora sotto sequestro, quindi si tratterebbe di un affidamento giudiziario".
Per ulteriori informazioni sulle pratiche di affidamento e per candidarvi all'affido, vi invitiamo a passare in ENPA, in Via Germagnano 8 a Torino, nelle giornate di giovedì 2 e venerdì 3 novembre secondo i seguenti oraridalle 10.30 alle 12, dalle 13 alle 16 oppuresabato 4 novembre dalle ore 13 alle 16.
I cani verranno affidati solo in Torino e provincia.

L'attività di indagine

A seguito di attività di indagine svolta d’iniziativa dai militari del Nucleo CC CITES di Torino, la Procura di Ivrea ha disposto una perquisizione presso un immobile di Chivasso.

Tre gli indagati, tutti di origine italiana, senza la prevista autorizzazione sanitaria e legale: gestivano, all’interno di un capannone nelle pertinenze dell’immobile oggetto di perquisizione, un allevamento abusivo di cani a scopo di lucro.

All’interno dei locali oggetto di perquisizione, i militari del Nucleo CITES coadiuvati da militari del Gruppo CC Forestale di Torino e, per le competenze tecniche, da medici veterinari dell’ASL TO4, rinvenivano oltre 100 cani meticci, tra cui numerose fattrici con cuccioli, detenuti in box e gabbie metalliche in condizioni igienico sanitarie, di areazione ed illuminazione critiche.

Gli animali, come emerso nel corso delle indagini svolte, seppur privi della certificazione genealogica (PEDIGREE), venivano commercializzati e pubblicizzati sui principali siti di e- commerce, come “di razza pura”, con prezzi di vendita che variavano tra i 400 ed i 1500 euro.

Tutti gli animali, viste le inidonee condizioni di detenzione accertate dall’ASL, sono stati sequestrati insieme a documentazione fiscale e sanitaria, certificativa dell’attività di commercio illegale posta in essere dagli indagati.

Sono stati sequestrati anche oltre 10 mila euro in banconote di diverso taglio, considerate quali proventi della commercializzazione illegale degli animali.

I reati ipotizzati sono la detenzione di animali d’affezione in condizioni incompatibili alla loro natura e produttivi di gravi sofferenze e la frode nell’esercizio del commercio, per la vendita di animali di origine, razza o tipologia differente da quella dichiarata.

Nel corso delle attività di perquisizione, è emersa inoltre, la detenzione da parte di uno degli indagati di diversi esemplari di tartarughe terrestri italiane (Testudo hermanni) in assenza della prevista documentazione.

Il procedimento è in fase di indagine e le responsabilità sono pertanto in fase di accertamento.

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