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L'appello
01 Novembre 2023 - 17:59
A seguito di attività di indagine svolta d’iniziativa dai militari del Nucleo CC CITES di Torino, la Procura di Ivrea ha disposto una perquisizione presso un immobile di Chivasso.
Tre gli indagati, tutti di origine italiana, senza la prevista autorizzazione sanitaria e legale: gestivano, all’interno di un capannone nelle pertinenze dell’immobile oggetto di perquisizione, un allevamento abusivo di cani a scopo di lucro.
All’interno dei locali oggetto di perquisizione, i militari del Nucleo CITES coadiuvati da militari del Gruppo CC Forestale di Torino e, per le competenze tecniche, da medici veterinari dell’ASL TO4, rinvenivano oltre 100 cani meticci, tra cui numerose fattrici con cuccioli, detenuti in box e gabbie metalliche in condizioni igienico sanitarie, di areazione ed illuminazione critiche.
Gli animali, come emerso nel corso delle indagini svolte, seppur privi della certificazione genealogica (PEDIGREE), venivano commercializzati e pubblicizzati sui principali siti di e- commerce, come “di razza pura”, con prezzi di vendita che variavano tra i 400 ed i 1500 euro.
Tutti gli animali, viste le inidonee condizioni di detenzione accertate dall’ASL, sono stati sequestrati insieme a documentazione fiscale e sanitaria, certificativa dell’attività di commercio illegale posta in essere dagli indagati.
Sono stati sequestrati anche oltre 10 mila euro in banconote di diverso taglio, considerate quali proventi della commercializzazione illegale degli animali.
I reati ipotizzati sono la detenzione di animali d’affezione in condizioni incompatibili alla loro natura e produttivi di gravi sofferenze e la frode nell’esercizio del commercio, per la vendita di animali di origine, razza o tipologia differente da quella dichiarata.
Nel corso delle attività di perquisizione, è emersa inoltre, la detenzione da parte di uno degli indagati di diversi esemplari di tartarughe terrestri italiane (Testudo hermanni) in assenza della prevista documentazione.
Il procedimento è in fase di indagine e le responsabilità sono pertanto in fase di accertamento.
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