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Ivrea in Azione
28 Ottobre 2023 - 18:14
Stiamo tutti bene. Non possiamo capire tutto ciò che sta accadendo. Non abbiamo la stessa sensibilità, mica sono i nostri figli quelli sgozzati e decapitati... I nostri figli stanno bene, vanno a scuola, a giocare a tennis, a pallone, vanno a catechismo.
Una merenda party con gli amici? Che meraviglia, i nostri figli stanno crescendo. Chissenefrega di chi muore sotto le bombe!! Di chi ha avuto la sfiga di nascere lì.
Cavoli loro, chissenefrega di chi non ha acqua, cibo e medicine.
Questo è quello che probabilmente pensano tutti quelli che si schierano da una parte o dall'altra, escludendo la solidarietà per tutte le vittime a prescindere dall'appartenenza etnica, di qualcuno se ne fregano certamente.
Tutti quelli che non vedono la sofferenza in quanto tale, ma ne fanno una posizione di principio e una lotta politica in nome della storia. Chi parte dall'ideologia, non è tanto interessato a capire le cose, ma ad affermare le proprie idee.
Ad Ivrea, Azione insieme ad Italia Viva condanna le azioni terroristiche di Hamas, condanna la reazione eccessiva e spropositata del Governo Israeliano ed esprime incondizionata solidarietà alle famiglie delle vittime oltre al profondo cordoglio.
Non possiamo accettare ciò che sta accadendo, le uccisioni sommarie dei civili, lancio di razzi indiscriminati, senza dimenticare il rastrellamento di Hamas e gli efferati omicidi. Il diritto di esistere non può legittimare le guerre, semmai il dialogo, il diritto prima di tutto dell'essere umano in quanto tale.
Di contro, in consiglio comunale mi sono trovato un po' in imbarazzo per tutte le arrabbiature in nome della pace, per quanto abbia condiviso in parte tutti gli interventi.
Nonostante il mio sincero disagio e imbarazzo, soprattutto per alcuni sconfinamenti dal ruolo super partes a capogruppo di maggioranza, ho trovato tutto un po' surreale, poiché quella mozione presentata dalla destra "gridava vendetta".
Una mozione priva di sensatezza che ha creato un precedente difficile da gestire, ma c'era la percezione che la città volesse conoscere l'opinione del consiglio comunale e quindi il presidente non ha interrotto l'impeto di ogni singolo consigliere. Non lo ha fatto nonostante l'articolo 85 del regolamento lo preveda.
A tal proposito non posso che evidenziare, che presentare una "contro mozione" da parte della maggioranza, 5 minuti prima dello svolgimento del consiglio comunale sia stata una mossa azzardata anche se legittima. Altrettanto evidente che il modus operandi abbia acceso la miccia.
Amici lettori, non voglio annoiarvi con aspetti relativamente importanti e, come credo che abbiate compreso, non voglio fare polemica sull'accaduto, nel rispetto del tema.
E' necessario ricordarci che mentre scrivo questo editoriale, stanno morendo centinaia di civili, bambini, famiglie, chi ancora in vita si sta spostando di casa in casa per cercare riparo e cibo.
Come si fa a tifare per un popolo o l'altro come fosse un derby.
Come si fa a presentare una mozione divisiva in un momento che tanto necessita di unione e condivisione.
Dispiaciuto per tutto ciò che successo, concludo con la dichiarazione del Santo Padre sul conflitto in Ucraina: "no equidistante, ma equivicino". Cerchiamo di esserlo anche fra noi, soprattutto su alcuni temi.
Ciao!!
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