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Eporedia Futura
28 Ottobre 2023 - 17:16
Ieri, 26 ottobre 2023, è stata discussa la mozione presentata da me e dai colleghi Gabriele Garino ed Elisabetta Piccoli a sostegno di Israele contro gli attacchi terroristici di Hamas. O meglio, si sarebbe dovuta discutere o, meglio ancora, no.
Una riunione dei Capigruppo, convocata urgentemente dal Presidente Spitale, ha ritardato di un’ora l’inizio dell’assemblea, dal momento che doveva essere comunicato ai Consiglieri di minoranza l’arrivo di una “contro mozione” sul tema, che, spostando il focus sul conflitto israelo-palestinese, promuovesse la pace tra le due popolazioni.
La consigliera comunale Fiorella Pacetti
Insomma, cosa ben diversa da quanto i nostri gruppi consiliari chiedessero e connotata da un’apparente parificazione dietro la quale era malamente celato l’essere filopalestinese di qualcuno. Si può capire senza troppa fatica quanto tematiche come questa mettano in difficoltà una maggioranza eterogenea ma l’ambiguità e il qualunquismo non possono fungere da soluzione.
Alla notizia che avremmo ritirato la nostra mozione (rendendo impresentabile quella recante le firme dei Capigruppo di maggioranza), il Presidente Spitale si è premurato di far accettare alla maggioranza di cui è esponente la trasformazione in un maxi-emendamento – peraltro con modalità assolutamente estranee al Regolamento del Consiglio Comunale (art. 29 comma 4) – in modo da poter consentire la relativa discussione all’assise. Posto che questo emendamento l’avrebbe trasformata nella loro mozione originaria, non ho ritenuto, insieme ai colleghi firmatari, accettabile la proposta, che avrebbe peraltro impedito di ritirare la mozione dopo l’inizio della discussione del corposo emendamento.
Per questo motivo, al termine della presentazione, ho ritirato la nostra mozione, impedendo che la maggioranza, forte dei propri numeri, stravolgesse una nostra iniziativa e ci facesse proferire parole mai dette. A questo punto un Presidente del Consiglio ligio al Regolamento avrebbe dovuto immediatamente chiudere la discussione, impedendo a maggioranza e minoranza di disquisire su un tema che formalmente non esisteva più.
Questo non è accaduto. Forse Luca Spitale si è dimenticato di lasciare i panni di Segretario cittadino del Partito Democratico (che, peraltro, a livello nazionale si è schierato al fianco di Israele) e ha voluto concedere la parola alla Consigliera Pacetti, seguita a ruota dal resto dei membri dell’assemblea.
Forse Luca Spitale si è dimenticato di lasciare i panni di Segretario cittadino del Partito Democratico (che, peraltro, a livello nazionale si è schierato al fianco di Israele) e ha voluto concedere la parola alla Consigliera Pacetti, seguita a ruota dal resto dei membri dell’assemblea..
Questa decisione, contraria al Regolamento e alla correttezza istituzionale, mi ha portato ad abbandonare l’aula, ben consapevole delle parole vergognose che qualche esponente di maggioranza avrebbe potuto riferire.
E, come spesso accade, non sono stato smentito. Infatti, tra accuse contro la mia persona e attacchi alla mozione in sé, il Consigliere Andrea Gaudino è riuscito a superare se stesso, pronunciando una frase da far rabbrividire: “Se Hamas è terrorista allora anche lo Stato di Israele è terrorista”.
Un’affermazione simile avrebbe meritato l’allontanamento di tutto il Consiglio, rappresentando infatti la dichiarazione che forse segna il punto più basso raggiunto da quello che un tempo fu definito “Parlamentino eporediese”, a dimostrazione dell’elevato livello politico dei suoi membri e degli interventi di questi.
A posteriori sono ben contento della mia decisione di aver abbandonato l’aula, dal momento che mi sono evitato l’imbarazzo di condividere la stessa sala con un antisemita. Imbarazzo che, mio malgrado, mi troverò a dover affrontare alla prossima seduta, sempre che qualcuno, riascoltandosi e rivedendosi nelle varie registrazioni a disposizione, riconosca di non essere all’altezza del ruolo che ricopre.
Purtroppo, se non dai colleghi Garino e Piccoli, nessuno ha detto una parola di biasimo all’affermazione vile di Gaudino, che di fatto ha gettato la maschera di forse più d’un esponente della maggioranza che governa la nostra Città.
Però, dopo non molto, il Presidente Spitale si è degnato di intervenire su quanto possano dire o meno i Consiglieri, peccato che se ne sia uscito con un “in quest’aula lo consento io, eventualmente” in risposta a un collega firmatario, che rispediva al mittente Gaudino l’accusa di speculare per fini politici sui morti.
Citando una vecchia battuta sull’Unione Sovietica, “l’unica cosa peggiore di parlar male di Stalin è dire che ciò non si possa fare”. Insomma, uno spettacolo indegno dell’istituzione, della Città e degli Eporediesi tutti.
Andrea Cantoni
Capogruppo “Eporedia Futura – Lega – Forza Italia – Forza Ivrea”
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