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Volpiano

Torna la sosta a pagamento: ecco i nuovi parchimetri

Si dovrà inserire anche la targa

Torna la sosta a pagamento: ecco i nuovi parchimetri

I parchimetri arrivati in città

I cittadini di Volpiano, appena tornati dalle vacanze, ai primi di settembre, si erano ritrovati i parchimetri tutti incappucciati. Bustone nere che coprivano gli strumenti di pagamento. I residenti avevano strabuzzato gli occhi e qualcuno pensò ad una ragazzata. E invece era tutto vero: l'appalto era scaduto, quello nuovo non c'era e quindi da quasi due mesi, a Volpiano, si può parcheggiare sulle strisce blu gratuitamente.

Nel corso di questi mesi consiglieri di minoranza e commercianti hanno chiesto un cambio, l'abolizione delle strisce blu e l'introduzione del disco orario. L'amministrazione, però, ha deciso di tirare dritto. 

I parchimetri incappucciati a fine agosto

Questo "privilegio", però, sta per finire.

E infatti si trattava di una questione burocratica come raccontava il Sindaco, Giovanni Panichelli.

"L'appalto per la gestione delle strisce blu - precisava il primo cittadino il 2 settembre - è in via di definizione, probabilmente arriverà alla conclusione entro la fine del mese. Visto che la situazione è questa i parchimetri sono stati coperti, manca però il biglietto con la spiegazione. Il parcheggio sulle strisce blu sarà gratis fino all'assegnazione del nuovo appalto".

La procedure si è allungata più del previsto ma ora sembra sia arrivata a compimento. In città, infatti, sono arrivati (ancora imballati) i nuovi parchimetri della Abaco, l'azienda che, evidentemente, ha vinto l'appalto e che quindi gestirà la sosta sulle strisce blu per i prossimi anni. Dalle prime immagini salta all'occhio un primo cambiamento: per pagare la sosta bisognerà inserire la targa della propria auto. Si tratta della stessa società che si occupa nei parcheggi blu a Settimo Torinese.

Chi è Abaco?

Arriva Abaco e i parcheggi in zona blu non saranno più gli stessi. La tecnologia porterà innovazione nelle aree dei parcheggi a pagamento, ma sarà anche più difficile, se non impossibile, eludere il controllo degli ausiliari del traffico.

Abaco Spa sarà la società che regolerà gli stalli a pagamento (le zone blu appunto). E’ un’azienda veneta che da quasi 40 anni opera nei servizi a supporto degli Enti locali, in particolare accertamento e riscossione dei tributi locali, con tutte le attività complementari e connesse.

A maggio 2019, Abaco Spa - si legge sul sito - conta su una struttura organizzativa di oltre 400 dipendenti, dislocati nella sede legale di Padova, in quelle amministrativa e operativa di Montebelluna (Treviso) e in 80 unità locali distribuite sul territorio nazionale, concentrate soprattutto nelle regioni del Nord Italia, Toscana, Marche, Puglia e Sardegna, che corrispondono alle aree maggiormente servite dall’azienda. Inoltre, Abaco Spa si affida ad una rete di collaboratori esterni, in base alle necessità delle singole commesse, e conta su circa 400 recapiti locali.

Un’azienda del laborioso est italiano, nata nel 1959 per fare attività di comunicazione sui cartelloni e poi evoluta con “il cosiddetto “federalismo fiscale” - si legge sul sito - introdotto in modo forte a partire dagli anni Novanta, che ha portato all’autonomia tributaria di Regioni ed Enti locali, riducendo le competenze ed i trasferimenti da parte dello Stato, costringendo contestualmente gli Enti territoriali ad organizzarsi per la corretta gestione e la riscossione di imposte e tributi a livello locale”. In sostanza, aiuta i Comuni (ben 700 in Italia) a controllare i bilanci.

Il "caso parcheggi blu" a Volpiano

Pare che sulle strisce blu, a Volpiano, ci sia stata una gestione piuttosto "allegra" per usare un eufemismo. Il vaso di pandora l'aveva scoperchiato, mesi fa, la consigliera di minoranza (in quota centrodestra) Mariagrazia Bigliotto

In poche parole? Centinaia di multe fatte a chi ha parcheggiato sulle strisce blu, senza pagare, che potrebbero essere nulle.

Di che parliamo? Di un sistema che non vede gare di appalto da quasi 10 anni. L'ultima, e in pochi se la ricordano, risale al 2013 e la vinse la Gestopark.

Da lì in poi si è andati avanti di proroga in proroga. Proroghe che arrivavano quando qualcuno si ricordava di farle... È capitato, infatti, che la Gestopark lavorasse sul territorio volpianese senza un formale accordo. Così, in "amicizia" si potrebbe dire. 

"Io - raccontava la consigliera Bigliotto - sono andata a fare degli accessi agli atti. Sono partita da un fatto: le macchinette dei parcheggi non sono fornite di bancomat e già questo sarebbe un problema. Da lì, però, ho scoperto tutta una serie di cose".

E c'è da mettersi le mani nei capelli...

"La prima gara di appalto - spiegava Bigliotto - è avvenuta nel 2013, era per 30 mesi, nel 2015 c’è stata una proroga legittima per altri 30 mesi, da lì in poi ci sono state 5 proroghe fuori da ogni normativa, come dice l’Anac. Da metà 2018 al 30/9/2022 si è sempre riprorogato il servizio a Gestopark".

La storia, dunque, assume toni grotteschi per non dire altro... L'ultima affidamento alla Gestopark è scaduto il 31 luglio. Ora è in via di definizione il nuovo appalto.

Ma c'è dell'altro.

La consigliera Mariagrazia Bigliotto

"In mezzo a queste proroghe - continuava ancora Bigliotto - ci sono stati due anni e mezzo di buco in cui non avevamo nessun contrato. Come mai? Finiva una proroga e poi ci si dimenticava di farne un'altra, la proroga si faceva dopo. Tra il 2018 e il 2019 siamo stati "scoperti" per 13 mesi e le multe si facevano lo stesso, sono state riscosse. Nel corso degli anni, poi, siamo stati scoperti per 6 mesi e poi per 3 mesi. I cittadini, a questo punto, potrebbero fare ricorso contro queste multe, vincerebbero sicuramente, sono state fatte da una società che non aveva un contratto con il Comune in certi periodi. E se tutti i volpianesi decidessero di ricorrere? Sarebbe un guaio per l’Amministrazione. Il danno erariale non sarebbe indifferente. Come abbiamo pagato la Gestopark?".

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