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San Mauro Torinese

Parla il gestore del teatro: "È vero, ci sono debiti, sto risanando il bilancio"

La scorsa settimana alcuni attori avevano lamentato mancati pagamenti

Parla il gestore del teatro: "È vero, ci sono debiti, sto risanando il bilancio"

Il cinema teatro Gobetti di San Mauro

La scorsa settimana abbiamo pubblicato due articoli sul teatro Gobetti, sui problemi economici della struttura. Alcuni attori ci avevano raccontato di non essere stati pagati, altri già avviato azioni legali.

Stefano Mascagni, Direttore di E20inscena, società che gestisce il teatro, ci ha mandato una lettera per chiarire alcuni punti.

In riferimento all’articolo uscito sul settimanale “La Voce” a firma di Mattia Aimola, mi sento in dovere di precisare almeno un paio di questioni importanti. Lo faccio per il pubblico del Cinema Teatro Gobetti, per coloro che seguono le attività di E20inscena e per i nostri collaboratori.

Mentre scrivo sono combattuto e mi chiedo anche che senso abbia fare precisazioni ad un giornalista che non ha accettato l’invito ad incontrarmi di persona, mentre scriveva l’articolo, affinché non riportasse inesattezze. Persino le mie dichiarazioni rilasciate al telefono sono state mal riportate e, giustamente, i “professionisti” in questione si sono sentiti in obbligo di chiedere ulteriori spiegazioni.

Stefano Mascagni

Nel 2021, e per un solo anno, E20inscena ha ricevuto il riconoscimento ministeriale come impresa di produzione. Il contributo di circa 34 mila euro sarebbe stato concesso a fronte di una serie di spettacoli da portare in scena, tra questi, anche lo spettacolo dove sono stati coinvolti i Signori Alberto Barbi, Chiara Biancardi, Ilaria Pezzi, Jacopo Morra e Luca Santoro. Abbiamo realizzato i progetti, li abbiamo rendicontati, ci è stato versato l’acconto (non è vero quindi che il Ministero ci deve 34 mila euro) che è servito a pagare i contributi Inps e Inail di tutti i lavoratori. Ad oggi, siamo in attesa del saldo, ma chi lavora nel settore dello spettacolo sa perfettamente che alcuni fondi pubblici arrivano anche dopo anni.

Ho la sensazione che l’obiettivo sia quello di screditare me ed E20inscena di fronte all’Amministrazione Comunale e al pubblico. E i motivi posso intuirli: ho escluso i Signori Barbi e Biancardi dalle nostre attività e sono stati costretti a cercare altre sedi per i loro progetti.

Le “migliaia di euro” a cui fa riferimento l’articolo, nel loro caso specifico, ammonta a poco più di 4000 euro. Nonostante questo debito, Barbi e Biancardi hanno lavorato e riscosso ogni altro ulteriore lavoro eseguito per E20inscena. Forse si sono dimenticati di comunicare al giornalista che Barbi ha lavorato fino a febbraio 2023 per E20inscena e Biancardi fino al 26 gennaio 2023, giorno in cui si è svolto il saggio del corso di teatro, livello avanzato. Tutto regolarmente pagato da E20inscena.

Nel caso specifico di Luca Santoro, è in corso una procedura legale che si concluderà il 22 novembre 2023 con lo sblocco della somma con tutti gli interessi dovuti.

Inoltre, il fatto di scrivere un articolo di lamentela senza fare i nomi per poi precisarli pochi giorni dopo fingendo che lo stesso abbia coinvolto altri professionisti (quando invece sono sempre gli stessi), lo trovo veramente di cattivo gusto.

In conclusione, non ho difficoltà ad ammettere che sto risanando un bilancio, che ci sono dei debiti e dei crediti, e che per risolvere definitivamente il problema E20inscena ha smesso di fare produzioni e, tra queste, c’erano anche gli spettacoli dello stesso Barbi e lo spettacolo “Merry Fucking Christmas”, la cui scenografia è stata regalata ai Signori Barbi e Biancardi affinché potessero continuare a rappresentare lo spettacolo.

Con questa lettera aperta credo di aver chiarito la questione e non intendo rispondere ad ulteriori accuse mal documentate e pressapochiste. Al contrario, al pubblico che ci segue e che desidera ricevere ulteriori spiegazioni incontrandomi, a differenza del giornalista, faccio presente che sono quasi tutti i giorni al Cinema Teatro Gobetti e disponibile al dialogo”.

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