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Cuorgnè
01 Ottobre 2023 - 10:29
Casa di riposo (foto archivio)
Il consiglio di amministrazione dell’ “Umberto I” si è dimesso in massa dal proprio incarico: solo uno dei suoi componenti non lo ha fatto.
La notizia, data dal sindaco di Cuorgnè in consiglio comunale, è di quelle che suscitano clamore e fanno nascere interrogativi: perché presidente e consiglieri della Residenza per Anziani hanno preso questa decisione? Si è trattato di dissidi interni o di contrasti con la maggioranza che governa il Comune? Se lo chiede il gruppo di <Cuorgnè C’è> ma al momento non è dato saperlo.
Le lettere erano arrivate lunedì 25 settembre ma la voce già girava in città. Due giorni più tardi, ovvero mercoledì 27, ne è stata data comunicazione ufficiale ai consiglieri e quindi ai cittadini durante le <Comunicazioni del Sindaco> collocate, come d’abitudine, in apertura del consiglio comunale.
E' stata una delle poche Case di Riposo che nel periodo più difficile è riuscita a mantenere il virus al di fuori della struttura
“Io li capisco – ha commentato la prima cittadina - perché l’impegno richiesto è molto forte. Presidente e consiglieri hanno lavorato assai bene in questi anni, soprattutto durante la Pandemia: è stata una delle poche Case di Riposo che nel periodo più difficile è riuscita a mantenere il virus al di fuori della struttura. All’epoca c’erano state polemiche per il fatto che avessero chiuso gli accessi da subito, fin da febbraio, ma si era trattato della scelta giusta: aveva procurato agli ospiti tristezza e disagi ma preservato la loro salute. Ci auguriamo di proseguire altrettanto bene con coloro che verranno nominati e pensiamo sia opportuno riflettere bene sui nomi da proporre”.
Il capogruppo di <Cuorgnè C’è> Davide Pieruccini ha espresso le proprie perplessità: “Spiace sentire questa notizia, che però era nell’aria: nelle ultime ore c’erano voci di dimissioni o richiesta di dimissioni. Non capisco i <motivi personali> che possono valere per uno, non per tutti insieme. Evidentemente è successo qualcosa e, se è così, piacerebbe saperlo anche a noi: non per fare polemica ma c’è qualcosa che non quadra”.
Giovanna Cresto sindaco di Cuorgnè
Il sindaco ha replicato: “Quello che ho detto è ciò che so. Le voci sulle probabili dimissioni giravano dalla scorsa settimana (quando si è tenuto l’ultimo consiglio di amministrazione) però a noi la comunicazione è arrivata il 25 settembre. Non ho altre informazioni e non ho saputo nulla di più parlando con ciascuno singolarmente. Non mi risultano dissidi interni e quando li ho incontrati (più volte in questi due anni) mi sono sempre parsi molto coesi fra loro”.
Queste le sue ipotesi: “Far parte del CDA dell’ <Umberto I> rappresenta un impegno gravoso: non è uno di quei consigli di amministrazione che si riuniscono due o tre volte l’anno ma, al contrario, più volte ogni mese e i suoi componenti sono in carica dal 2016. Dal 2019 sono stati più volte prorogati non essendo riuscita la trasformazione prevista dalla legge per gli IPAB. Inoltre, una volta dimessosi il presidente, per molti può diventare più difficile espletare i propri compiti”.
E queste le sue conclusioni: “Penso che dovremo pensarci bene prima di procedere nelle nuove nomine: servono persone che abbiano tempo disponibile; se poi possiedono anche qualche competenza, meglio. Certo non essere riusciti a portare a termine la trasformazione spiace anche a noi ed ora dovremo ripartire da zero. Esprimo dispiacere per le dimissioni, non disappunto: non me la sentirei proprio visto l’impegno che questo incarico comporta”.
I dubbi già espressi in sede di consiglio dal capogruppo di “Cuorgnè C’è” Davide Pieruccini vengono ora riproposti in un comunicato emerso dal gruppo, che ripete: ”Ci piacerebbe comprendere ed approfondire il motivo del malessere <che era nell’aria> e che ha poi portato alle dimissioni. Il nostro primo pensiero e il nostro ringraziamento vanno all’intero consiglio di Amministrazione per l’ottimo lavoro svolto. Tuttavia siamo molto preoccupati sul futuro di quello che è da tutti considerato un eccellente servizio alla cittadinanza, non solo a quella di Cuorgnè: questa compagine, a partire dal presidente, ha sempre ben operato all’interno di un’istituzione cuorgnatese fondamentale”.
Davide Pieruccini consigliere comunale di opposizione
Ricordando “il drammatico periodo della pandemia, gestita in modo esemplare, dal CDA ad ogni dipendente operante nella struttura” Pieruccini e Perotti precisano: “Questa della Casa di Riposo è una questione importantissima, che merita di essere evidenziata, e speriamo vivamente che le dimissioni di massa non nascondano altre motivazioni. E’ bene ricordare che è il Comune di Cuorgnè a dover nominare 4 consiglieri. Noi vigileremo, e chiederemo a tutte le forze di opposizione la massima allerta per evitare <l’assalto alla diligenza>”.
Richiamandosi al nome del gruppo, i due consiglieri concludono: “CUORGNE’ C’E’, NOI CI SIAMO”.
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