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Riorganizzazione

Rifiuti: è nata l’Autorità Rifiuti Piemonte, addio ai Consorzi? Sarà operativa dal 2024

Tutti davanti al notaio

Rifiuti: è nata l’Autorità Rifiuti Piemonte, addio ai Consorzi?  Sarà operativa dal 2024

Nelle foto, gli amministratori locali firmatari: per Torino e Città metropolitana, l'assessora Chiara Foglietta

Con la firma davanti al notaio, è nata l’Autorità Rifiuti Piemonte, l’ente che esercita le funzioni di ambito regionale: la convenzione è stata siglata dai Consorzi di area vasta, da Comune di Torino, Città metropolitana di Torino e dalle Province piemontesi.

Il nuovo organismo rappresenta l’ultimo tassello mancante per la completa attuazione della riforma della governance del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani a livello territoriale, avviata con la legge regionale 1 del 2018.

Ha personalità giuridica di diritto pubblico, le sono attribuite lorganizzazione e il controllo diretto del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani, assicurando il rispetto dei principi di efficienza, efficacia, economicità e sostenibilità e di separazione delle funzioni amministrative di organizzazione e di controllo da quelle di erogazione dei servizi.

Dal 1 gennaio 2024 la programmazione e l’avvio a trattamento e recupero dei rifiuti indifferenziati,  dei rifiuti organici e del rifiuto ingombrante – finora di competenza dei singoli consorzi - diventeranno di competenza e gestione dell’Autorità rifiuti Piemonte che a quella data sarà pienamente operativa.

La distribuzione delle quote di partecipazione dei diversi enti alla Conferenza d’ambito è basata su differenti parametri, tiene conto di popolazione, estensione territoriale, ma anche di produzione e raccolta differenziata dei rifiuti urbani: è stata infatti valutata la performance di ogni consorzio rifiuti sulla riduzione nella produzione pro capite di rifiuti urbani indifferenziati e sulla percentuale di raccolta differenziata raggiunta.

Il 76% delle quote è suddiviso tra i consorzi di area vasta e la Città di Torino, il restante 24% tra la Città metropolitana di Torino (il 12.46%) e le altre Province piemontesi.

Com'è oggi?

Attualmente il sistema organizzativo stabilito dalla precedente legge regionale 24/2002 è articolato su due livelli - Bacini e Ambiti ottimali.


I Consorzi di Bacino

Bacini di gestione dei rifiuti

In base all'articolo 10 della L.R. 24/2002, nei bacini sono svolti i seguenti servizi:

  1. gestione in forma integrata dei conferimenti separati, della raccolta differenziata, della raccolta e del trasporto;
  2. realizzazione e gestione delle strutture al servizio della raccolta differenziata;
  3. conferimento agli impianti tecnologici ed alle discariche.

L'articolazione puntuale del territorio in bacini idonei alla gestione dei rifiuti è demandata ai Programmi Provinciali.

I comuni appartenenti allo stesso bacino organizzano in forma associata i servizi, attraverso consorzi obbligatori denominati consorzi di bacino:

  1. Consorzio Pinerolese (ACEA)
  2. Consorzio Ambiente Dora Sangone (CADOS)
  3. Consorzio Canavesano Ambiente (CCA)
  4. Consorzio Chierese per i Servizi (CCS)
  5. Consorzio Intercomunale di Servizi per l'Ambiente (CISA)
  6. Consorzio di Bacino 16 (CONSORZIO 16)
  7. Consorzio Valorizzazione Rifiuti 14 (COVAR 14)
  8. Consorzio di Bacino 18 (TORINO 18)

L'Ambito territoriale ottimale e l'Associazione d'ambito torinese per il governo dei rifiuti (ATO-R)

Gli Ambiti Territoriali Ottimali corrispondono al territorio di ciascuna provincia piemontese, come stabilito dall'art. 9 della L.R. 24/02. Nell'ambito territoriale ottimale vengono organizzate le attività di realizzazione e gestione degli impianti tecnologici di recupero e smaltimento dei rifiuti, comprese le discariche (c.d. servizi di ambito previsti dall'art. 10 comma 2 della L.R. 24/02).

L'Associazione d'Ambito svolge - come previsto dall'art. 12 della L.R. 24/02 - le funzioni di governo e coordinamento dei servizi di ambito per assicurare la gestione unitaria dei rifiuti urbani nelle fasi di trattamento e smaltimento, costituendo l'ambito territoriale al cui interno si chiude il ciclo di gestione dei rifiuti.

L'Associazione d'Ambito è costituita dai Consorzi di bacino appartenenti allo stesso ambito territoriale ottimale e dai comuni con maggior popolazione per ciascun bacino, adottando la convenzione istitutiva e lo statuto sulla base dello schema tipo definito dalla Regione Piemonte con D.G.R. 64-9402/2003. Le Province a tal fine coordinano la cooperazione obbligatoria dei Consorzi appartenenti allo stesso ambito territoriale ottimale.

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