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Nasce il gruppo "Raccolta insostenibile" contro i disservizi sui rifiuti

Il comitato chiede a Teknoservice e a CCA di prendere in considerazione le richieste dei territori

Nasce il gruppo "Raccolta insostenibile" contro i disservizi sui rifiuti

Raccolta rifiuti

Un gruppo di cittadini che ha partecipato alle riunioni organizzate da Teknoservice, svolte alla presenza degli amministratori comunali e atte a presentare il nuovo servizio di raccolta rifiuti e, scettico sugli obiettivi che l’azienda ha dichiarato, ha deciso di fare sentire la propria voce circa le nuove modalità di gestione della raccolta rifiuti.

Modalità che hanno fatto discutere in vari consigli comunali dei paesi che ricadono sotto al bacino 17 del Consorzio Canavesano Ambiente, il Consorzio che gestisce il sistema dei rifiuti nel Canavese e nell'Eporediese e che ha appaltato all'azienda Teknoservice il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti.

"Comprendiamo quante siano le incombenze degli amministratori comunali - scrivono gli animatori del comitato in una nota - e, quindi, vogliamo pensare che il loro non opporsi al disservizio che si sta concretizzando giorno dopo giorno, sia causato da una poca attenzione da parte loro".

Valerio Grosso, presidente del Consorzio Canavesano Ambiente

Nel 2022, a seguito di approvazione degli atti da parte del Consiglio di Amministrazione del Consorzio Canavesano Ambiente (CCA), viene bandito l’appalto per la raccolta rifiuti.

"La documentazione, a corredo del bando, non è stata letta dalle amministrazioni comunali in fase di stesura - scrivono i membri del comitato richiamando una vecchia polemica nata in seno all'assemble dei sindaci l'anno scorso - ma forse nemmeno in fase di pubblicazione degli atti". La gara d’appalto, il cui valore è di circa 86 Milioni di euro, per 6 anni di attività, è stata vinta da Teknoservice, grazie ad un ribasso del 5%.

"Abbiamo presenziato agli incontri informativi - proseguono gli animatori del comitato - durante i quali ci siamo sentiti dire come fare la spesa, cosa bere e come tagliare il cartone o accartocciare la plastica. Ci è stato detto che saremmo dovuti andare a ritirare i kit: ebbene l'art. 26 del capitolato speciale d'appalto, proprio a pag. 57 recita: 'consiste nella consegna tramite sistema domiciliare .…'; quindi, perché non fare la consegna porta a porta? I comuni sono abitati anche da persone non autosufficienti (anziani e disabili) che sono nell'impossibilità, oltreché di andarli a ritirare, anche poi di utilizzarli".

All'art 19 viene scritto che i bidoncini non devono strabordare: secondo il comitato si tratta di un "obiettivo impossibile da realizzare perché una famiglia di 4 persone non può permettersi di tenere in casa l'immondizia per una settimana in mastelli di 45 litri".

I bidoncini nuovi (quelli piccoli) sopra quelli vecchi - Foto Alessia Cuffia da Facebook

Lo studio tecnico che ha poi portato alla stesura del capitolato d’appalto ha “dimostrato che solo consegnando bidoncini più piccoli le persone sarebbero indotte a fare meno rifiuti". Lo studio, approvato col benestare di CCA, all'epoca guidato da Maurizio Perinetti, ha fatto discutere non poco. 

I punti programmatici del comitato


Detto tutto ciò, si ferma su alcuni punti: in primis, i bidoncini sarebbero "scomodi e pesanti, senza ruote, senza possibilità di trascinamento, non adatti per anziani, disabili, affetti da patologie deambulatorie, mamme in gravidanza". Inoltre, "per le maestranze addette al servizio si tratta di alzare ogni singolo bidoncino e posizionarlo sul camion: qualcuno si è chiesto come reagiranno le schiene degli addetti a questa pesante movimentazione manuale?"

E ancora: "Qualcuno pensa al fatto che, se i rifiuti non possono stare nel bidoncino, verranno esposti in sacchi a parte, alla mercè degli animali e dovranno essere anch’essi spostati a mano?". In più, "pare impossibile che si possano ridurre i rifiuti che si producono per il solo fatto che i bidoni sono più piccoli: è lapalissiano che 10 kg di rifiuti restino 10 kg, sia inseriti in un bidone grande sia in uno piccolo".

Il comitato si chiede infine che ne sarà dell'abbandono dei rifiuti che non entreranno nei bidoni, e anche che ne sarà dei vecchi bidoni più grandi.

"Come gruppo 'Raccolta Insostenibile' - promettono - avvieremo iniziative di sensibilizzazione sul tema, la cittadinanza verrà informata attraverso social, giornali e passaparola. Facciamo appello ai sindaci dei 47 comuni componenti l’assemblea del CCA, al consiglio di amministrazione del CCA, che ha messo a bando la nuova modalità di raccolta rifiuti, affinché rivalutino la situazione, prendano atto delle dinamiche che a breve coinvolgeranno il bacino intero, chiedano a Teknoservice una sospensione dell’attuale transizione e prendano in considerazione le idee e proposte che il territorio avanzerà".

Il CCA, al momento, ha segnalato alcuni disservizi a Teknoservice. Disservizi che l'azienda sta valutando e analizzando, al fine di rispondere al Consorzio fornendo la propria versione dei fatti. Si attende ora di capire se effettivamente il DEC (l'organo che si occupa di vigilare sull'esecuzione del contratto d'appalto) eleverà delle sanzioni nei confronti dell'azienda o meno.

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