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Castellamonte
05 Settembre 2023 - 10:18
La Cina – e più specificamente la città di Yongjia - sarà il Paese ospite alla Mostra della Ceramica nel 2024.
I contatti sono stati avviati e, fra i tanti appuntamenti programmati in queste settimane, uno degli incontri ha riguardato proprio la Cina.
La mattina di sabato 2 settembre al Centro Congressi “Martinetti” (i dépliants riportavano come sede la sala consiliare ma si è poi deciso lo spostamento per la via della celebrazione di un matrimonio) gli amministratori comunali, il curatore della Mostra Bertero, l’artista Sandra Baruzzi e l’editore Pedrini hanno incontrato il presidente dell’A.N.G.I. (Associazione Nuova Generazione Italo-Cinese) Chen Ming mentre in videoconferenza era collegata la vicesindaca di Yongjia.
Gli ospiti e le autorità presenti all'incontro della scorsa settimana
L’ A.N.G.I., come ha spiegato Chen Ming, “è nata nel 2007 per promuovere l’integrazione dei cinesi presenti in Italia e gli scambi culturali fra i due Paesi: l’amicizia fra i popoli è alla base di tutto. In tempi record abbiamo avviato questa collaborazione con Castellamonte ed oggi siamo qui a sancire un impegno reciproco”.
Ha anche preannunciato un invito ufficiale a sindaco, assessori ed artisti per recarsi in Cina “a conoscere il nostro patrimonio naturale ed artistico”.
A sua volta il sindaco di Castellamonte Pasquale Mazza ha sottolineato che “questo sarà un anno caratterizzato dalla collaborazione con il distretto di Yongjia non solo per la Mostra ma per tutta una serie di altri aspetti”.
“Questa collaborazione – ha puntualizzato Bertero – è stata anticipata dalla partecipazione al nostro concorso di un grande artista, che aveva vinto il primo premio nel 2019” . Ha quindi voluto precisare che “la ceramica cinese ha una parte tradizionale, splendida, straordinaria ma anche una contemporanea, fatta da scultori che potrebbero ben figurare alla Biennale di Venezia”.
Altri contatti erano stati instaurati attraverso la ceramista castellamontese Sandra Baruzzi, che nel 2022 aveva rappresentato il nostro Paese nella mostra dedicata alla ceramica d’arte italiana alla Biennale di Jingdezhen.
Ha donato a Yongjia, tramite Chen, l’opera <Dimora dell’inferno> tratta dalla collezione che aveva realizzato nel 2021 in occasione dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri.
Ha voluto leggere alcuni tra i più celebri versi della <Divina Commedia>, quelli che recitano <Tu proverai sì come sa di sale/lo pane altrui, e come è duro calle/ lo scendere e ‘l salir per l’altrui scale> per sottolineare che “ci fanno capire come, quando si deve cambiare città o nazione, ci sia bisogno di accoglienza, di dialogo”.
A sua volta Ennio Pedrini ha comunicato che “La fattiva collaborazione con l’A.N.G.I. e con Chen ha già prodotto la pubblicazione dei primi tre volumi della collana <La civiltà di Liangzhu> ma anche di altri due libri. Oggi ho il piacere di annunciare che nel 2024 daremo alle stampe <Castellamonte, città della ceramica> realizzato con il supporti di Sandra Baruzzi e Maurizio Bertodatto”.
Significativa la presenza, all’incontro denominato “Scambio artistico-culturale con la Cina”, di una delegazione dell’associazione <La forza delle Donne> creata da alcune imprenditrici di origini cinesi “con finalità economiche, culturali e di promozione degli scambi”.
Ha sede a Torino ed esiste da più di dieci anni ma ha assunto il nome attuale dopo il Covid.
Le sue aderenti operano in settori differenti, dalle scuole di lingua cinese alla ristorazione ai rapporti internazionali. Com’è risaputo, le comunità cinesi in Italia sono tante ma tendono a chiudersi in sé stesse.
Nel rallegrarsi della loro partecipazione, il delegato alle Politiche Sociali di Castellamonte Alessandro Musso ha citato un’altra associazione che ha lo stesso nome <Violetta. La forza delle donne>.
La delegazione dell'associazione "La forza delle donne"
Le finalità sono apparentemente diverse visto che Violetta è nata sul tema della violenza di genere ma in realtà “lavora per promuovere l’integrazione tout court – ha detto – La sede è ad Ivrea ma collaboriamo strettamente perché non esiste cultura senza benessere sociale né benessere sociale senza cultura”.
Richiamandosi alle sue parole, l’assessore alla Cultura Claudio Bethaz ha ricordato la collezione di scarpette rosse in ceramica realizzate dagli artisti di Castellamonte ed ha sottolineato: “Da questo tavolo un professore universitario ha detto che il razzismo è tipico di chi non ha una cultura forte. Solo con una cultura forte si creano ponti fra i diversi popoli”.
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