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Prof. licenziato, l'ex preside Masuelli replica: "Tutto falso"

Era stato lui a chiedere la visita ispettiva nei confronti del docente Romano

Sospeso da due anni e senza stipendio, il prof. Romano chiede giustizia

“Sospeso da due anni e senza stipendio, il prof. Romano chiede giustizia”. Era questo il titolo dell'articolo pubblicato lo scorso 31 maggio 2023 dal nostro giornale e per il quale ora, lo studio legale che assiste l'ex preside Marco Masuelli, chiede  una replica.

L'avvocato Nicoletta Masuelli scrive:

"A causa di inadempienze nell’attività didattica del prof. Romano e problematiche con gli allievi, riscontrate personalmente dal preside Masuelli e rilevate dagli studenti, ed infine a seguito di un esposto presentato da una studentessa, anche per iscritto, il mio assistito decideva di richiedere (7 marzo 2002) all’Ufficio Scolastico Regionale una visita ispettiva. Ritiene opportuno il prof. Masuelli precisare che nella sua lunga attività di dirigente scolastico (dal 1982), a contatto quotidiano, un anno dopo l’altro, con molte centinaia di docenti, non ha mai richiesto un'altra visita ispettiva".

L'ISPEZIONE E LA DECADENZA DAL RUOLO

A causa di inadempienze nell’attività didattica del prof. Romano e problematiche con gli allievi, riscontrate personalmente dal preside Masuelli e rilevate dagli studenti, ed infine a seguito di un esposto presentato da una studentessa, anche per iscritto, il mio assistito decideva di richiedere (7 marzo 2002) all’Ufficio Scolastico Regionale una visita ispettiva. Ritiene opportuno il prof. Masuelli precisare che nella sua lunga attività di dirigente scolastico (dal 1982), a contatto quotidiano, un anno dopo l’altro, con molte centinaia di docenti, non ha mai richiesto un'altra visita ispettiva.

"Quanto riportato nell’articolo, pertanto, non corrisponde a verità ed è gravemente diffamatorio nei riguardi del prof. Masuelli. È completamente falso, conseguentemente, quanto affermato nell’articolo pubblicato su La Voce, riferendo il resoconto del prof. Romano, che lo stesso docente denunciò un giro di droga e spaccio nell'istituto, ma venne stoppato e sottoposto a ben due ispezioni. Inoltre, le parole del Romano inducono evidentemente il lettore a percepire un comportamento voluto e determinato da parte del prof. Masuelli, insinuando di un’intenzione persecutoria".

"Tale rappresentazione è totalmente falsa, oltre che per il fatto, come già precisato, di aver il prof. Masuelli personalmente riferito all’Autorità di P.S. i termini dell’accaduto, anche perché l’ispezione nei riguardi del prof. Romano, al momento dell’incidente di cui sopra, era in corso da almeno tre mesi ed era stata disposta per i problemi riportati sopra, che erano emersi fin dalle prime settimane di servizio nella scuola. L’affermazione che la denuncia dello spaccio di droga nella scuola, da parte del prof. Romano, sarebbe stata “stoppata” da parte del mio assistito, sia gli addebita una grave violazione dei 2 doveri di supervisione e denuncia che competono al Dirigente Scolastico (ipotesi che configurerebbe anche una inosservanza dell’art. 361 c.p.), sia trascina con sé implicitamente il pesantissimo sospetto che sarebbe stato connivente o complice di un traffico di stupefacenti, sospetto che configura un’ipotesi di reato tanto più grave in quanto compiuto dal dirigente scolastico nell’esercizio delle funzioni, che sono di guida e governo dell’istituzione educativa e di istruzione pubblica cui è preposto".

"Un’accusa, quella di aver taciuto, favorito o addirittura partecipato ad un’attività di spaccio di stupefacenti all’interno della scuola (magari addirittura per trarne un illecito profitto), non solo del tutto gratuita e infondata ma altresì infamante, che il mio assistito respinge con sdegno e che costituisce il motivo determinante della presente richiesta di rettifica dell'articolo".

"L’accusa di averlo in qualche modo favorito o di avervi addirittura partecipato, impedendone la denuncia, è del tutto in contrasto con la condotta personale e professionale del mio assistito, che è sempre stata corretta, non essendo peraltro giammai emersa alcuna evidenza od ombra di sospetto da parte di altri soggetti, pur nell’esercizio di un ruolo pubblico che ha svolto quotidianamente, a contatto con molte persone per decenni".

GLI ATTI PERSECUTORI

"Quanto agli atti persecutori, ulteriormente riferiti dal Romano, come riportato nell’articolo pubblicato sul vostro giornale, e per i quali avrebbe “intrapreso una causa per stalking” nei confronti del prof. Masuelli e dei colleghi, segnalo che, a seguito di una ricerca circa le iscrizioni eventualmente presenti come indagato nel registro delle notizie di reato della Procura di Torino e di Ivrea a carico del mio assistito, alla data odierna quest'ultimo non risulta essere indagato per alcun reato (posso anche produrvi tali certificati)".

"Quanto agli ulteriori presunti atteggiamenti sempre vessatori che il prof. Romano avrebbe subito presso l’Istituto “C.I. Giulio”, per quanto il prof. Masuelli ha appurato nell'esercizio dei suoi compiti di vigilanza e comunque essendo sempre presente nell’istituto, quest’accusa non gli risulta anch’essa in alcun modo fondata".

"L’accusa esplicitamente attribuita nell’articolo al prof. Masuelli, nell’esercizio della specifica funzione pubblica di cui era investito, di aver “perseguitato” un docente in prova e, soprattutto, di aver coperto o favorito un traffico di stupefacenti all’interno della scuola, oltre ad essere totalmente falsa e infondata, è particolarmente diffamatoria in rapporto a quel comportamento professionale ispirato ai principi di “disciplina e onore” che lo stesso ha costantemente perseguito nell'attività professionale, durante la quale si è appassionatamente speso non solo nella conduzione della scuola, ma anche in un’intensa e continua collaborazione con l’amministrazione scolastica periferica e centrale, attraverso molteplici attività: partecipazione a commissioni ministeriali e provveditoriali di lavoro; organizzazione di convegni anche a livello nazionale e di corsi di formazione per docenti e dirigenti oppure presenza in essi in qualità di relatore a livello locale e nazionale; pubblicazione di articoli e libri sull’organizzazione scolastica o la formazione degli studenti (alcuni dei quali frutto di ricerche quali/quantitative); formulazione di proposte di carattere organizzativo/gestionale o inerenti la progettazione didattico-curricolare. E altro ancora. Tale collaborazione è attestata da numerosissimi atti e riconoscimenti di cui il prof. Masuelli conserva la documentazione, nonché dall’attribuzione da parte del Presidente della Repubblica delle onorificenze di “Cavaliere” (1992) e di “Ufficiale” (2006)".

"Seppure le affermazioni diffamatorie nei riguardi del prof. Masuelli contenute nell’articolo de La Voce si riferiscano ad un contesto di fatti avvenuti due decenni or sono, purtuttavia esse colpiscono tuttora nel vivo la credibilità e dignità della sua persona (con i familiari ed amici ed a quanti lo hanno conosciuto nel corso della sua vita)".

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